Casta presunta

Il TG1 non può evitare di dare la notizia, lo farebbe volentieri ma non può, ormai si sa, ormai lo hanno detto tutti. Occorre dunque darla sfoderando tutta la riverenza che si può: Lapo, il povero Lapo, vittima incolpevole di un cocktail di droghe, è finito in ospedale per una “presunta” overdose.
Presunta.
Ci sono cartelle mediche, ci sono referti, ci sono dichiarazioni di primari, ci sono analisi delle urine eppure… presunta.
Dunque il presunto giornalista del presunto primo telegiornale nazionale, non si pone minimamente il problema di quanto si stia distorcendo la notizia ed anzi calca con l’intonazione quel “presunta”, quasi a voler dire ai telespettatori: – Così hanno detto le malelingue ma noi in redazione non ne siamo tanto sicuri, noi qui lo sappiamo che Lapo è un bravo ragazzo, tanto sfortunato, e gli Agnelli sono dei luminosi sovrani illuminati dalle chiappe sempre linde.

L’Italia è l’unico paese al mondo dove prostrarsi ai potenti è un automatismo sociale.

Scommetto che gli Agnelli e la FIAT non hanno dovuto alzare nemmeno un dito per guadagnarsi tanta condiscendenza, figuriamoci, con un giovane in ospedale per droga hanno avuto probabilmente ben altro a cui pensare. No, nessuna pressione, ci giurerei, la deferenza verso il “signore” è un atteggiamento proprio di questi finti giornalisti che ammorbano le nostre tv ed i nostri giornali.

Non hanno mostrato lo stesso tatto e la stessa cautela con il povero Calissano, non ci hanno pensato per niente. Anzi, si sono comportati da avvoltoi com’è prassi quando hanno a che fare con soggetti che non possono minimamente influire sulla loro carriera, hanno frugato nella vita privata dell’attore, si sono affrettati a dipingerlo come uno spacciatore, lo hanno mostrato in manette, trascinato fuori dalla propria casa, ne hanno fatto un esempio da non seguire, un mostro, un bello e dannato sopraffatto dall’edonismo e dalle facili emozioni.

Ma Lapo no, Lapo è un simpaticone, sono tutti pronti a giurarlo.

Di fronte a tanto strabismo provo un disgusto finanche difficile da rendere a parole. Devo anche subirmi Vespa di sera che organizza la sua arringa difensiva sul rampollo FIAT senza sapere nemmeno cosa sia un cocktail di droghe.
Giuro, Vespa, ieri a Porta a Porta, il grande Vespa, il presunto giornalista di punta della RAI, pensava che Lapo avesse preso un bicchiere e ci avesse messo dentro un po’ di champagne, un po’ di cocaina, un po’ di eroina ed avesse mandato giù tutto. Vespa non sapeva di che cavolo si stesse parlando.

Vespa è, ahimé, un ignorante.

Ogni giorno, ogni maledetto giorno, muoiono chissà quanti ragazzi per droga, spesso da soli, spesso senza nemmeno la possibilità di venire curati in un ospedale. Ogni giorno i presunti giornalisti di questo sciagurato paese fanno finta di niente. Ogni giorno questi ragazzi, innocenti, adorabili e tremendi e sfortunati come chiunque altro, vengono pianti soltanto da chi li ha amati, avvolti dal dolore discreto di famiglie senza più forze.

Famiglie nobili quanto gli Agnelli.

Un pensiero su “Casta presunta”

  1. Io odio questa ipocrisia. Ma nessuno si rende conto di come questa farsa colossale sta umiliando l’intera nazione, la gente di ogni girono che lavora, non sa come risolvere i problemi economici, è triste, si sente sola e vuole comunque andare avanti. Come si fa a convincere una famiglia media che non arriva alla fine del mese che il povero Lapo ha sbagliato, sta male, è giovane. Ma cosa? Ma è solo l’ultimo ragazzino viziato che scende nel più basso dei bassifondi e ancora continuano a coprirlo, come se avesse avuto sfortuna, come se fosse normale finire quasi morto a casa di un transessuale dopo una notte passata a sfasciarsi. Poi sequestrano motorini, ti fanno un processo per pochi grammi di fumo, ti processano per le multe, non ti danno la liquidazione. Ma perchè dovrebbe farmi pena Lapo? Mi fanno pena tutti gli altri, me compresa, che devo farmi umiliare da chi ancora, pre proteggere pochi, non chiama le cose con il loro nome. Io so che quando si sveglia, ammesso che si sveglia, avrà un restyling dell’immagine nel giro di un anno, finirà in una casetta nel verde a curarsi e li avrà la vita che vuole. Noi che fine faremo, dopo che l’Italia, per colpa del sistema malato che ha, andrà sempre peggio?

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