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Cosa non e’ uno stato laico

Grazinger!

Un bel consulto col papa è quello che ci vuole per un buon governo!

Non si potrebbe fare senatore a vita il papa, o magari vicepresidente del consiglio?

Ma quelli non hanno ANCHE uno stato loro? Vogliono anche il nostro? Perché da un po’ hanno iniziato a metter bocca su qualsiasi decisione statale?

Possiamo chiedere cosa ne pensano anche i Valdesi, Islamici (ah ah), Testimoni di Geova, Buddisti, Buddhisti e seguaci del Flying Spaghetti Monster?
Magari il loro Dio ha suggerimenti migliori, no?

I peti dei vescovi hanno un’eco da paura.

Ringraziamo ancora l’informazione che viaggia su carta stampata (e online) italiana per il consueto inginocchiarsi di fronte a qualsiasi scoreggia passi per la bocca di un qualunque prelato italiano. I vescovi sgridano Moretti e la Ferrari per la scenza di sesso di Caos calmo che sarebbe troppo spinta? Chissenefrega! verrebbe da dire, non e’ una notizia, verrebbe da dire, non l’hanno apprezzata? cazzi loro!, verrebbe anche da dire. E invece no. Articoli su articoli. Manco fossero critici cinematografici il cui giudizio ha senso tener presente. I vescovi sono nati per far prediche, ma che le rivolgano ai fedeli e lascino in pace chi non lo e’ e chi non ha bisogno di farsi dire cosa e’ troppo spinto e cosa invece andrebbe visto.

Inoltre sara’ un caso, ma proprio oggi in biblioteca un utente ha riportato il romanzo Caos calmo dicendomi che e’ pornografico. Fino all’anno scorso invece me lo riportavano con grandi elogi e basta. Vuoi vedere che alle propiezioni del film manderanno la polizia a fare i blitz come nell’ospedale di Napoli? Dove una donna e’ stata sottoposta a interrogatorio dopo aver affrontato uno dei momenti piu’ tragici della propria vita, magari per il guizzo isterico di un cosiddetto benpensante, magari per sottostare a questo clima di terrore che viene sempre dai prelati e a cui i media danno tanta importanza.

Dopo l’idea tanto omeopatica di mettere De Gennaro alla munnezza, chi metteranno nelle cliniche a presidiare le donne che decidono di abortire come permette loro una legge nazionale? Queste donne che senza la valida mano accusatoria di preti e di ferrara, tutti guarda un po’ sprovvisti di utero, chissa’ dove andrebbero a finire farebbero bene a prendere le distanze da questa follia medievale e sbattezzarsi.
Che se le infilino in culo le loro statistiche sul numero dei cattolici in Italia, i dannati preti senza utero.

Che palle!

Il moige (movimento italiano genitori) si scaglia contro la scelta di mediaset di trasmettere in prima serata Eyes Wide Shut in quanto il film di Kubrick sarebbe “pieno di immagini inquietanti, orgiastiche, nudi e abuso di sostanze stupefacenti non è certo adatto ad un pubblico di minori”.
Quanti sorveglianti della morale esistono in Italia? Perche’ non prevedono un qualche rito di massa che vada a danno loro, stile setta americana?
E, soprattutto, si scateneranno anche contro le vanzinate che sono ripiene “ma vaffanculo, anvedi che poppe”, gare di rutti e compagnia bella che occhieggiano indisturbate dalle emittenti ogni giorno in prima serata? No perche’ tra Panarea e Eyes Wide Shut non so cosa potrebbe turbare maggiormente i poveri bambini abbandonati davanti alla TV…
Ma quelli del moige magari ridono alle battute del cavalier zampetti, ammesso che quelli del moige ridano mai.

Puttanieri moralisti: Mele marce.

Come dice Grillini, di questi puttanieri moralisti ne abbiamo le palle piene. E anche degli adepti di Raffaele Morelli, come Cesa che vede nei coca-party con mignotte un grido di aiuto. Ok cattolico moralista, chiama aiuto, ma non scassare la minchia facendo la morale ai non cattolici (esitono in Italia!) visto che:
1) in ogni caso non te lo puoi permettere
2) sei un puttaniere moralista

Fatte salve queste brevi e concise battute, torno a rivolgermi ai catto, agli esponenti del clero e compagnia: vegliate sulle anime dei credenti e lasciate vivere in pace le altre.

Gli intoccabili

Bene, supponiamo per un istante che Dio, il dio dei cattolici, non esista.
Che ci crediate o no, questa è un’eventualità.
Supponiamo che sia così e che la Chiesa di Roma, quella che crede se stessa universale e destinata a rappresentare la volontà di Dio in Terra, non sia altro che un’organizzazione rigidamente gerarchica, discendente diretta delle strutture politiche e di culto di un Impero Romano morente, creata e continuata nei secoli in linea di massima per amministrare l’incredibile potere che deriva dall’avere in pugno la bilancia del peccato.
Supponiamo che sia così e che essa sia, di conseguenza, assolutamente fallibile.
Supponiamo quindi che un Vescovo, un Arcivescovo, un Cardinale, un Patriarca o persino il Papa stesso siano esseri umani come noi tutti, soltanto magari vestiti in modo decisamente più ridicolo, e che, in quanto esseri umani, siano fallaci come tutti e come tutti in grado benissimo di dire e fare macroscopiche stupidaggini.
Supponiamo che un comico abbia voglia di dire che per lui le alte sfere del Vaticano sbagliano… Cosa ci sarebbe di male nel dirlo?
Questo è ancora un paese libero e laico oppure no?
Si può ancora pensare, e dire, che forse Dio non esiste e che il cattolicesimo è una religione come qualunque altra oppure no?
Si può ancora pensare, e dire, che la Chiesa talvolta prende cantonate colossali oppure no?

Perché nessuno nella sedicente sinistra ha speso una parola per difendere Rivera?
Perché qualche imbecille si prende la briga di dare a Rivera del “terrorista” e nessuno si scandalizza?
Perché finanche i sindacati se la prendono con lui invece di difendere il suo sacrosanto diritto a fare satira e umorismo su quel che gli pare, Chiesa Cattolica compresa?

Possibile davvero che in Italia non si possa più dire che concedere i funerali religiosi ad un dittatore sanguinario e negarli ad un malato che non ha voluto più soffrire sia stata una abnorme cazzata?

Andrea, non ti preoccupare, avevi ragione tu.

Evviva Pippo Baudo

Se un uomo che vive di consensi come Pippo Baudo, si e’ sentito di poter dire a quel maschione di Ratzinger di smetterla di fare le menate alla gente per scelte che riguardano solo il singolo e la coppia e che non danneggiano la societa’ in alcun modo e di pensare piuttosto al declino di questa societa’ che negli stadi ha campo libero per far fuori la gente e che si lobotomizza via cavo, be’, chi siamo noi per non farlo?
Ratzinger, ascolta, lasciaci in pace. Rassegnati al fatto che in Italia i cattolici sono meno di quanto dichira la chiesa. Parla un po’ di cose serie per una volta e lascia quella parte di te cosi’ frivola (e cosi’ preponderante) alla scelta degli abbinamenti stola-scarpe-cappellino.

E Milingo ritorna

«La Chiesa cattolica non è aggiornata. Si contraddice rispetto a quello che ha sostenuto nel Concilio Vaticano II. Gesù, però, non ha mai detto di preferire un prete celibe, ha sempre trattato con tutti i supi apostoli. Credo che non sia vero che un buon sacerdote, per essere tale, non debba essere sposato» e bla bla bla
Ma qui viene il bello: «Maria è anche una brava cuoca – racconta – Spesso mi cucina prelibatezze della Corea ma io la porto anche fuori al ristorante per non farla stancare troppo».
Eccolo li’ il maschio medio schifoso.
1) la porto fuori: al guinzaglio?
2) per non farla stancare troppo: perche’ qui monsignore si ammazzera’ di lavoro e quindi a casa non fara’ niente!
Certo fare esorcismi dev’essere dura, eh?

Tutti reazionari dentro. Non c’e’ niente da fare.

Pedofili ok, stupratori di suore anche… ma sposati proprio no!

Ahinoi, quello che temevamo è successo: Milingo è ufficialmente scomunicato.

MILINGO: VATICANO SCOMUNICA LUI E NUOVI VESCOVI SPOSATI

Il Vaticano condanna nel modo piu’ netto mons. Emanuele Milingo e i quattro sacerdoti sposati da lui consacrati illecitamente vescovi negli Stati Uniti. “Sia l’arcivescovo Milingo che i quattro ordinati sono incorsi nella scomunica latae sententiae, prevista dal canone 1382 del Codice di Diritto Canonico”, afferma oggi una nota della Sala Stampa della Santa Sede.

Quanto zelo, cara Chiesa Cattolica, quanto zelo quando non ce n’è alcun bisogno.

Quando Dio non guarda

Non parliamo di Padre Fedele, quella storia è stata trasformata, forse volutamente, in una farsa grottesca e pecoreccia degna di uno speciale di Studio Aperto.
No, parliamo di quanto non viene mai detto, mai mostrato, parliamo della sporcizia celata dai paladini della morale.
Il 18 febbraio 1995, il Cardinale Martinez Somalo, prefetto della Congregazione vaticana per la vita consacrata, posa per la prima volta gli occhi su un rapporto agghiacciante. Quelle pagine sono piene di accuse precise e circostanziate, tutta firmate con nome e cognome e già presentate, alcune più di una volta, ad altre autorità ecclesiastiche. Nel rapporto vengono portati alla luce numerosissimi casi di violenza sessuale perpetrata da preti e missionari su delle suore. In altre denunce addirittura si parla di religiosi che hanno forzato delle suore ad abortire per porre fine alle gravidanze frutto delle violenze subite.
Il rapporto era stato redatto e compilato da suor Maria O’ Donohue, all’epoca impegnata attivamente nella lotta alla diffusione dell’AIDS. Gli abusi e le violenze nel rapporto venivano descritti come “diffusi”.
Molti casi erano segnalati in Africa, per ragioni culturali correttamente individuate dalla suora. Suor Maria aveva infatti ben chiaro come in talune culture fosse “impossibile per una donna o un’adolescente dire no ad un uomo, specie ad un anziano e particolarmente ad un sacerdote”.
Ancora più raccapriccianti nel rapporto sono le motivazioni che spingono preti e missionari a cercare le suore per sfogare la propria libidine e la propria indole violenta, maschilista e prevaricatrice: nei paesi dove è particolarmente facile contrarre malattie veneree le suore sono viste dai religiosi come un insieme sicuro.
Possono quindi violentarle senza correre i rischi di infezione che correrebbero normalmente andando con delle prostitute.
Inoltre è anche gratis, e si sa quanto i preti amino essere parchi.
In uno dei casi denunciati addirittura si sono ritrovate incinte 29 suore contemporaneamente. Il loro gruppo era stato evidentemente trasformato in un vero e proprio bordello per preti. La Superiora chiese l’intervento del Vescovo, guadagnandosi così la rimozione dall’incarico con conseguente sostituzione. Forse il Vescovo era cliente affezionato, chissà.
Suor Maria non resta però un caso isolato: nel 1998 suor Marie Mc Donald presenta un secondo rapporto in cui denuncia “molestie sessuali e stupri perpetrati da preti e vescovi”.
Questi rapporti raggiungono poi l’opinione pubblica grazie alla pubblicazione dapprima sul National Catholic Reporter negli Stati Uniti e poi su alcuni quotidiani italiani.
La rottura della congiura del silenzio ad opera di queste coraggiose suore ed il successivo interesse della stampa impongono al Vaticano un pronunciamento ufficiale sul problema. Purtroppo il Vaticano minimizza.
Il 20 marzo 2001 Joaquin Navarro Valls, allora portavoce della Santa Sede, dichiara:

“Alcune situazioni negative non possono far dimenticare la fedeltà spesso eroica della stragrande maggioranza di religiosi, religiose e sacerdoti. [...] Il problema è conosciuto ed è ristretto ad un’area geografica delimitata. La Santa Sede sta trattando la questione in collaborazione con i vescovi, con l’Unione Superiori Generali e con l’Unione Internazionale Superiore Generali. Si lavora sul doppio versante della formazione delle persone e della soluzione dei casi singoli”.

Queste parole sono sembrate probabilmente troppo blande all’Unione Europea la quale, con solerzia ragguardevole, il 5 aprile 2001 fa pubblicare sulla propria Gazzetta Ufficiale il seguente testo:

19. Diritti umani: Atti di violenza contro religiose cattoliche

Risoluzione del Parlamento europeo sulle violenze sessuali ai danni delle donne e in particolare di
religiose cattoliche

Il Parlamento europeo,

visti la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e la Convenzione europea sui Diritti dell’Uomo,

vista la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea,

vista la sua risoluzione del 16 settembre 1997 sulla necessità di organizzare una campagna a livello dell’Unione europea per la totale intransigenza nei confronti della violenza contro le donne,

vista la sua risoluzione del 10 marzo 1999 sulla violenza contro le donne e il programma Daphne,

vista la Convenzione delle Nazioni unite sull’eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione contro le donne,

A. ribadendo la ferma condanna sua e delle altre istituzioni comunitarie di qualsiasi forma di violenza ai danni delle donne e in particolare degli abusi sessuali,

B. vivamente preoccupato per il contenuto di un rapporto comparso nella rivista americana «National Catholic Reporter», in cui si segnalano numerosi casi di stupro, in almeno 23 paesi, commessi da preti nei confronti di religiose cattoliche,

C. considerando che la Santa Sede ha confermato di essere a conoscenza di casi di stupro e di abusi sessuali ai danni di donne, e anche di suore, da parte di preti cattolici, stante il fatto che dopo il 1994 sono stati trasmessi al Vaticano almeno cinque rapporti su questo tema,

D. considerando che malgrado i responsabili ufficiali fossero stati correttamente informati circa queste violazioni dei diritti umani, gli stessi non hanno reagito come avrebbero dovuto,

E. sottolineando che, secondo questi rapporti, numerose religiose stuprate sono state anche costrette ad abortire, a dimettersi e, in taluni casi, sono state infettate dall’HIV/AIDS,

F. prendendo atto delle dichiarazioni del portavoce del Vaticano, Joaquin Navarro Valls, il quale ha affermato che «il problema è noto ma è geograficamente limitato», ma sottolineando che, al contrario, questo fenomeno si estende ben al di là dell’Africa,

G. rammentando che l’abuso sessuale costituisce un reato contro la persona umana e che gli autori di questi reati devono essere consegnati alla giustizia,

1. condanna ogni violazione dei diritti della donna nonché gli atti di violenza sessuale, in particolare nei confronti di religiose cattoliche ed esprime la sua solidarietà alle vittime;

2. chiede che gli autori di questi reati vengano arrestati e giudicati in tribunale; chiede alle autorità giudiziarie dei 23 paesi citati nei rapporti di garantire che sia fatta piena luce in termini giudiziari su questi casi di violenza nei confronti delle donne;

3. chiede alla Santa Sede di considerare seriamente tutte le accuse di abusi sessuali commessi all’interno delle proprie organizzazioni, di cooperare con le autorità giudiziarie e di rimuovere i responsabili daqualsiasi incarico ufficiale;

4. chiede alla Santa Sede di reintegrare le religiose che sono state destituite dai loro incarichi per aver richiamato l’attenzione delle loro autorità su questi abusi e di fornire alle vittime la necessaria protezione e compensazione per le discriminazioni di cui potrebbero essere successivamente oggetto;

5. chiede che sia reso pubblico il contenuto integrale dei cinque rapporti citati dal «National Catholic Reporter»;

6. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alle autorità della Santa Sede, al Consiglio d’Europa, alla Commissione per i diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, ai governi del Botswana, del Burundi, del Brasile, della Colombia, del Ghana, dell’India, dell’Irlanda, dell’Italia, del Kenya, del Lesotho, del Malawi, della Nigeria, della Papua Nuova Guinea, delle Filippine, del Sudafrica, della Sierra Leone, dell’Uganda, della Tanzania, di Tonga, degli Stati Uniti d’America, dello Zambia, della Repubblica democratica del Congo e dello Zimbabwe.

Noi di Cineboom probabilmente non siamo autorevoli come il Parlamento Europeo tuttavia un appello ci sentiamo in dovere di farlo al nuovo Papa:

- Ehi, Ratzinger, per favore, non è che ti andrebbe di smetterla di coprire pedofili, aguzzini e stupratori?

Grazie.