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Perchè i creativi pensano che gli acquirenti siano imbecilli?

Petolalia

Avete notato la nuova ondata creativa che ha invaso gli spot pubblicitari delle nostre tv? Peti, enormi peti, peti roboanti.
Non sto scherzando.
I nostri crativi si sono innamorati delle flatulenze, pensano che siano comiche, divertenti, esilaranti. Diversi spot ultimamente si sono riempiti di strombazzamenti ma uno mi ha colpito più di tutti: Air Action Vigorsol.
Nello spot di cui parlo c’è un animaletto, tanto carino, uno scoiattolino che esce dalla sua tana e vede il bosco in fiamme. Non c’è più alcuna speranza. Una moltitudine di uomini cerca di correre ai ripari ma la situazione è disperata. La piccola bestiola, forse per caso forse colta da illuminazione, trangugia una caramella di quelle balsamiche iperfresche e, come se nulla fosse, spetazza per mezzo spot congelando tutto e tutti, fiamme comprese.
Ora, ho qualche domanda per gli ideatori:

1) Perché ogni giorno, mentre mangio, devo vedermi uno scoiattolo che mi scorreggia paraflu in faccia?
2) Che cavolo di messaggio vuole dare questa pubblicità? Che se qualcuno si distrae un attimo congela il sofà? Che a mangiar quelle caramelle si cagano calippi?
3) Ma siete scemi?

Hanno l’sms come il culo

Ieri, mentre sorseggiavo il mio caffé pomeridiano, mi giunge un sms.
E’ il mio operatore.
Mi comunica che, essendo buono bravo e bello, di sua sponte ha deciso di non farmi pagare più i costi di ricarica.

Penso:

Ma luride merde bavose, scarti di imprenditoria malsana, alfieri del sopruso, del malcostume italico di turlupinare i più deboli, carcasse putrescenti di capitalismo accattone, pensate sul serio che tutti i vostri clienti siano così ignoranti e disinformati?
Razza di associazioni a delinquere di stampo telefonico (cit. Beppe Grillo), ma davvero fate così affidamento sull’ignoranza dell’italiano medio?

Se questo governo non si fosse mosso contro i vostri balzelli indebiti, se Bersani non avesse deciso di rendere l’Italia un po’ più civile, voi sareste ancora là a farci pagare, unici in Europa, un costo fisso per ogni ricarica che non serviva assolutamente a niente se non a riempire le vostre lorde tasche.

Speravate con quell’sms di prendervi un merito del governo facendovi anche pubblicità?

Beh, andate pure a cagare, io leggo, io mi informo, io ho un cervello che funziona e voi siete delle aziende dai metodi criminali.
Tsé.

Le cassiere comuniste dell’Ipercooppe

Io, quando vado al supermercato, mi annoio.
L’umore mi resta decente per i primi venti minuti poi, inesorabilmente, di fronte ai muraglioni di variopinti vasetti di yogurt ed ai dubbi irrisolvibili che questi instillano solitamente negli astanti, mi deprimo.
Comincio a sognare di urlare.

- PRENDI UN CAZZO DI YOGURT A CASO!

Da solo, al centro del reparto latte e derivati.

- PRENDI UN CAZZO DI YOGURT A CASO!

Sogno anche di ficcare qualche bambino in un qualunque banco frigo, meglio se quello del pesce.
Sogno di strappare il contenitore delle caramelle a palline e riversarne il contenuto nella vaschetta del fiordilatte della gelateria. Sogno di alzare le gonne a tutte le giovani mamme.
Sogno di comprare i nuovi robottoni trasformabili… che belli che sono.
Sogno di essere l’inventore delle cassette verdi ripiegabili, e contemplo la loro perfezione, orgoglioso della mia idea geniale.
Sogno di dar fuoco al negozio di telefonini, tra le urla disperate dei commessi.
Sogno di rubare un intero espositore di cartucce per la mia stampante.
Sogno di tirare manichini contro i televisori giganti… di testa.
Sogno di mangiare un polletto arrosto ballando di fronte al riso integrale.
Sogno, sogno e intanto giro, dando risposte e pareri a casaccio, quasi sdraiato sul carrello, chiedendomi sempre perché si fanno le liste della spesa se poi non si rispettano mai.
Ci vogliono sempre ore prima di arrivare alla cassa, ed io faccio sempre il giro di tutti i miei sogni da supermercato, almeno un paio di volte.
Alla fine, poi, si arriva.

Le cassiere dell’Ipercooppe di Navacchio sono delle dee moderne.
Si parlano, da una cassa all’altra. I consumatori, giustamente, non esistono. Loro parlano attraverso, vedono attraverso.

- Oh bella, ti devo chiedere una ‘osina
- Oh me la devi proprio chiedere?
- Essì, eh.
- Dimmi, dai.
- Ma te dimmi, l’hai mi’a visto quel Perlana là, quello con l’estratto di cachemire?
- Deh, ccerto.
- Ecco, scusami, eh, ma il cachemire un l’è mi’a una lana?
- Eh.
- Eh che cazzata è? Spremono la pecora nel fla’one?
- Ma tu pensa a quelli che lo compran.
- E ci stanno, ci stanno.

Saggezza cassiera.

Memento: Buy Nothing Day

un piccolo promemoria:

vi manca qualcosa per la cena in programma da voi nel week end? Non avete piu’ nemmeno uno straccetto da indossare? Le vostre scarpe da tennis hanno tirato le cuoia proprio ieri? Le scatolette dei vostri adorati gatti stanno per finire? Comprate oggi quello che vi serve (se proprio vi serve) perche’ domani 25 novembre 2006 torna l’appuntamento mondiale con il Buy Nothing Day (ecco un’immagine del 2002):

consumismo:cacca

Qualcuno uccida i creativi

Tutti, anche i miei amici che fanno questo sciagurato lavoro.
Ora, dico, come vi salta in mente di fare il Dixan al profumo di Vernel?!?
Ma cosa vuol dire? O Dixan o Vernel!
Son cose diverse.
Ma perché dovete farmi un detersivo che profuma di ammorbidente? Ma quale ricerca di mercato avete fatto per proporre un prodotto così idiota?

Allora fatemi la Punto che romba come una Twingo.
Fatemi il Buondì al sapore di tegolino.
Fatemi lo sfogliavelo di Giovanni Rana ripieno di tortellini Fini.
Fatemi il maxicono Motta al sapore di cornetto Algida.

Ma cosa avete in testa?
E cos’hanno in testa i dirigenti che approvano le vostre cavolate?

D’estate poi è l’apoteosi dell’idiozia.
Già il fatto che la Tim si fosse affidata a Cristian De Sica e la Vodafone a Massimo Boldi era massimamente discutibile, l’intreccio però continua, come una mostruosa metastasi amalgamante che ricopre tutto il mondo della pubblicità telefonica con un unico indistinto velo di sudaticcio. Adesso pure la Tre tira dentro il vigile. Tutti incrociano con tutto, rubicchiandosi le idee vicendevolmente, giocando di rimandi, inseguendosi in un girogirotondo di scontata stupidità, tanto questi gonzi comprano comunque, penseranno.
Prendete la nuova papera che scappa col Muccino.
Avete presente?
Quella che molla il marito sull’altare e salta in moto.
Forse voi non ve lo ricorderete ma cominciava esattamente nello stesso modo una saga di spot di qualche anno fa, realizzata però – indovinate un po’ – dalla Tim. Sempre tipa papera che molla marito sull’altare, incredibile, vero?
Ma io non ho solo memoria, ho anche le prove.
Ecco cosa scrivevamo in quei giorni io (L per Luigi) e la caporedattrice (S per Sara) in merito alla saga Tim di allora:

13 febbraio 2003

S: – Ehi, ma questa qua di stare in groppa al prete bavoso e’ gia’ un balzo enorme di qualita’ per la mentecatta, pensa a quando si beava tra i mascalzoni latini.
(Mascalzone latino. Io voglio andare a vivere in Francia.)

L: РLa peggiore ̬ in assoluto la prima, diario di una smidollata che non ha mai avuto un pensiero proprio nella vita. Che ragazze hanno avuto i creativi della Tim?

S: – Potrebbero essere ragazze, no?
O sono troppo cretine le pubblicita’ e tu sei un sessista che imputa le schifezze del mondo ai soli uomini? ;)

L: – No, io sono una persona equilibrata (rotfl) che di solito divide equamente la cretinaggine fra entrambi i sessi però, come ho più volte esposto in passato, ho motivo di ritenere che il mondo dei creativi delle pubblicità sia composto da gente che ha un po’ di punti fermi forse appartenenti più all’immaginario collettivo degli uomini deficienti che non a quello delle donne deficienti:
1) I consumatori sono coglioncelli da raggirare.

S: – E fin qui appare chiaro a tutti.

L: – 2) Le donne, fra tutti i consumatori, sono quelle più sceme e si possono indurre a comprare di tutto soltanto dando ai prodotti nomi o colori carini da diario di quarta ginnasio.

S: – Oh, ieri nella mia edicola c’era una specie di fiera dell’abbigliamento allestita con i regali di gioia.
C’erano svariate sciure che sceglievano il colore giusto per la mantella-poncho e poi arrivo io e zac, l’edicolante, con colpo da vera
maestra mi dice “te, chesta chi la va bene dume’ per ti” (tieni, questa qua va bene solo a te) ed estrae una sottoveste nera… io ho preso gioia solo per l’inserto, c’era gioia-sposa :)

L: – 3) Gli uomini non ridano, magari si credono furbi ma con un paio di tette messe dove c’è bisogno gli vendi pure quello che è già loro. Ecco, la campagna telecom, dal primo spot fino ad oggi, segue perfettamente
il dogma.

Complimenti quindi alla Vodafone per la sua nuova campagna 00 summer: un’idea vecchia di tre anni, rubata alla concorrenza e già assolutamente irritante allora.
La sposina di allora dopo la fuga andava a rapire la nonna e a farsi guardare le mutande da un prete, quella di adesso promette bene, è già a mollo al terzo spot e fa già vedere il reggiseno candido da sposa.

American Dream

Come forse non saprete perché i Tg nazionali, ahinoi, dicono solo quel che piace a Berlusconi, tutti gli istituti italiani che si occupano di sondaggi d’opinione danno il centrosinistra in ampio vantaggio sul centrodestra.
Attualmente la situazione è più o meno:

Csx 51.5 %
Cdx 47%

Ma allora “gli americani” di Berlusconi? Bevono?

Faccio una premessa dichiarando quali sono stati secondo me, fazioso, i fatti:

1) Uno, Berlusconi la spara grossa sul sondaggio americano
2) Gli fanno notare che l’ha sparata troppo grossa e che non potrà non presentare dati stavolta
3) Cercano qualcuno in America che possa avvalorare i dati falsi inventati da Berlusconi
4) La ricerca comincia ad andare male. Le seconde linee cominciano a parlare di sondaggio “non necessariamente USA”
5) Finalmente trovano qualcuno, non è proprio un’azienda di sondaggi, organizzano più che altro campagne elettorali per i potenti del mondo e spesso, in passato, in alcuni paesi in cui agli Stati Uniti interessava l’andamento della politica interna, hanno usato finti sondaggi per influenzare l’opinione pubblica. Talvolta violando anche la legge. Andrà bene comunque, è sempre una firma americana, buona per dimostrare che il Premier non ha mentito. C’è però il problema dei dati.
6) Tremonti parla di sondaggio italiano.
7) Gli americani “firmano” i soliti numeri inventati periodicamente dalla paleontologa

Ora invece analizziamo i numeri:

- Se si svolgessero oggi le elezioni politiche, per quale partito voterebbe?

dicembre

csx 58%
cdx 41%

febbraio

csx 48%
cdx 48%

Purtroppo, chiunque ne sappia qualcosa, sa che spostamenti di voti dell’ordine di dieci punti percentuali, contestuali ad un recupero completo di uno svantaggio di 17 punti, in meno di un mese, sono una barzelletta in un paese politicizzato in larga misura quale è l’Italia.

Preferenze singoli partiti.

cdx 48.4 %

Forza Italia 24.9%
Alleanza Nazionale 12.2%
UDC 4.9%
Lega Nord 4.6%
DC + Socialisti 1.5%
Alternativa Sociale 0.1%
Altri 0.2%

Interessante come tutti i dati siano in linea con i nostri sondaggisti nazionali ritenuti storicamente più affidabili, tranne uno. Guarda caso quello di Forza Italia, il committente. Incredibilmente l’unico dato su cui evidentemente si concentra tutto l’errore sistemico dei nostri sondaggisti nazionali. Ed un errore macroscopico poi, doppio rispetto all’errore standard, visto che è una sottostima quasi intorno al 5%. Insomma, un’altra barzelletta.

Csx 48.2 %

DS 25.9%
DL 10.1%
RnP 1.1%
Udeur 0.3%
Verdi 0.7%
PdCI 1.9%
IdV 1.1%
RifCom 6.1%
Altri 1%

Interessante come qui, contrariamente a quanto avvenuto per l’area precedente, tutti i dati siano sottostimati rispetto ai nostri sondaggisti nazionali ritenuti storicamente più affidabili, tranne qualcuno. Nella fattispecie sembrano in linea soltanto i partiti discendenti dal PCI, con una leggera sottovalutazione per Rif Com ed una abnorme sopravvalutazione per i DS. Incredibilmente l’unico dato su cui evidentemente si concentra tutto l’errore sistemico dei nostri sondaggisti nazionali è la forza dei “comunisti”. Ed è un errore macroscopico poi, doppio rispetto all’errore standard, visto che è una sottostima dell’area quasi intorno al 4%. Insomma, un’altra barzelletta.

Sovrapponendo le due analisi se ne deduce che i nostri sondaggisti nazionali non sono in grado di capire chi vuole assolutamente votare per Forza Italia, non sono in grado di capire che nessuno vuole votare per i piccoli dell’Unione e non sono in grado di capire che i “comunisti” sono ovunque, in totale sono ben il 34% dell’elettorato.

Altri 3.4 %

Sarei davvero curioso di sapere a chi si fa riferimento visto che fuori dalle coalizioni non è rimasto praticamente nessuno. L’ennesima barzelletta.

Ribadisco che, secondo me, questo sondaggio è semplicemente falso, ed il nostro presidente del Consiglio, tanto per cambiare, si conferma un cazzaro.

Dai, così spudorantemente no! Nemmeno al liceo col compito di greco.

Qualche tempo fa, guardando la trasmissione Random, su Rai Due, pensai:

- Ma tu guarda, hanno usato lo stesso font che ho usato io per Cineboom. Beh, anche alcuni colori ricordano molto. Anche le forme tondeggianti e gli stroke. Ok, dai, sarà tutto un caso.

Oggi mi arriva una mail di un caro amico, mi dice di dare un’occhiata ad un’immagine presa dal suo monitor mentre navigava. In particolare mi dice di osservare il banner della Nokia. Guardo il banner è penso:

- Però, bravo ‘sto grafico, guarda che bell’abbinamento di colori, un rosa più tenue ed uno più deciso, guarda quel carattere tondeggiante da caramella, guarda la scritta tono su tono, chiara all’interno e col rosa più forte sul contorno… mi piacerebbe usare una grafica del genere per un mio sito… Ehi! Un momento! Io ho usato una grafica del genere per un mio sito. Io ho usato una grafica IDENTICA per Cineboom. E l’ho fatto più di un anno e mezzo fa. Incredibile, guarda tu che coincidenza!

Anch’io Spera

Incredibile a dirsi forse, per una volta, i DS non si sono affidati a degli incompetenti per la campagna elettorale.

“La Famiglia Spera” è insieme il nuovo claim ed il nuovo gruppo di testimonial per la campagna.
Cinque corti, con protagonista la particolare (quanto normale) famiglia, da mandare nelle sale cinematografiche ed un sito web per distribuirli online, www.famigliaspera.it.
Il tutto è ancora molto embrionale tuttavia il primo dei corti, realizzato da Gianni Troilo e Graziano Conversano, è davvero geniale ed efficace.

Potete vederlo cliccando qui.

Ovviamente si spera che una versione ridotta per la tv venga mandata dai DS solo sulle reti Rai.