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Chi piangerebbe mai la morte anche violenta di un vivisettore?

Le pellicce le regalava Mike a Superflash, facciamo che restino confinate nella memoria di un tempo più barbaro, ok?

Noi di cineboom ormai da tempo abbiamo preso a segnalare le iniziative più nobili promosse dai nostri amici della LAV. Eccovi quindi il nuovo comunicato: mi raccomando, fate sempre tutto quello che potete.

Cari amici
nel 2006 siete stati vicini alla LAV e, anche grazie allo spazio dato alle nostre iniziative,
siamo riusciti a raggiungere importanti risultati, come il decreto interministeriale che ha inserito il bando di commercio, nel nostro paese di pellicce di foca e l’impegno di politici italiani e europei a occuparsi delle modalità di allevamento ed uccisione degli animali da pelliccia in Cina, violenze che la LAV denunciò pubblicamente lo scorso anno, con la diffusione del video denuncia su www.nonlosapevo.com

Questo sito ha già raggiunto gli 8 milioni di contatti, molti che non sapevano ciò che succedeva sono ormai informati e possono scegliere in modo responsabile come orientare i propri acquisti. Quest’anno ci stiamo impegnando per continuare a far conoscere questa realtà e per convincere chi queste pellicce le importa e le vende, la grande distribuzione organizzata, a dire finalmente Basta.

Abbiamo già convinto la COOP a non commercializzare più capi in pelliccia, adesso stiamo portando avanti un’azione di pressione verso le due maggiori aziende della grande distribuzione, per convincerle a seguire la stessa strada.

Potete aiutarci moltissimo inviando le cartoline di protesta online dal sito www.nonlosapevo.com (sezione BASTA), parlandone nei vostri spazi web e continuando a diffondere i nostri banner (in allegato) realizzati a supporto di questa campagna.

Vi ringrazio per quanto farete e colgo l’occasione per augurarvi buone feste e un felice 2007,
sperando di poter festeggiare insieme in questo nuovo anno importanti traguardi per la tutela dei diritti degli animali.

Non è necessario commentare

FRONTE DI LIBERAZIONE ANIMALE ANNUNCIA BLITZ, MACACHI LIBERATI

MILANO – “Centinaia di topi e 18 macachi sono adesso nelle nostre mani,
liberi”. In un volantino giunto stamani per posta all’Ansa di Milano con un
cd e una videocassetta che mostrano le varie fasi del blitz, il Fronte di
Liberazione Animale rivendica di aver liberato il 20 novembre scorso
roditori e scimmie dalle gabbie di una ditta di Correzzana (Milano) che
“alleva animali destinati alla vivisezione”.

“Attraverso una fessura dal locale degli impianti di aerazione – si legge
nel volantino – abbiamo trovato accesso al sottotetto. Sollevando porzioni
di controsoffitto e utilizzando una scala ci siamo trovati nelle stanze in
cui vengono allevati gli animali. Da qui ci siamo messi al lavoro per
portarne via più possibile, prendere documenti e distruggere macchinari”.
“Nelle celle frigorifere – afferma il foglio firmato ‘Fronte di Liberazione
Animale – abbiamo documentato la presenza di corpi che l’accanimento e la
furia di questi scienziati hanno reso completamente irriconoscibili: topo
con il cranio sfondato e crocifissi con delle puntine, ratti con il ventre
squarciato e conigli totalmente sfigurati”.

Canili da salvare

Cani e gatti in pericolo chiamano, Cineboom risponde:

Carissimi amici,

questo e’ un appello urgente per il nostro canile del Termine, a Sesto Fiorentino (Fi), che come tutti sapete rischia di essere raso al suolo il 27 dicembre prossimo.

In 60.000 hanno firmato la petizione contro lo smantellamento del canile imposto dall’Amministrazione Comunale, ma ancora niente si è smosso. E a tutt’oggi non siamo a conoscenza della sorte riservata alle centinaia di cani e di gatti ancora ospitati dentro il canile.

Vi prego, tutti, fate il possibile, date una mano a 500 cani e 200 gatti dal futuro sempre più incerto!

Contribuite come potete e fate girare: serve la massima diffusione e sensibilizzazione.

Da: Albertoalberti

Abbiamo bisogno di soldi per le spese legali e per le spese del canile.
La gente non invia più soldi forse perché ritiene che il canile sia già chiuso.
E’ emergenza piena.
Per aiutarci il Conto Corrente Postale è il N°11148509 intestato a:
Unione amici del cane e del gatto -o.n.l.u.s.- via S. Zanobi 82/r, 50129 Firenze
Se serve per chi usa la banca per fare il versamento, il codice ABI 07601 il codice CAB 02800.
La mancanza di soldi sarà la causa principale del nostro sterminio.
Disperatamente, Alberto
Per maggiori informazioni: Canile di Via del Termine – Sesto Fiorentino (Fi) – tel. 347.8345299-338.1746998 – www.unioneamicidelcaneedelgatto.it

Invece di fare gli indulti o far sparare ai cerbiatti…

Vediamo di rispettare un po’ il programma per cui vi abbiamo votato, eh.

Come sempre Cineboom sostiene la LAV, anche nella nuova campagna:

Campagna LAV

Giornate Nazionali per i diritti degli animali

Gentili amici,

il 4 e il 5 novembre la LAV ritornerà in piazza per le due consuete Giornate Nazionali di sensibilizzazione sui diritti degli animali, questa volta saranno finalizzate a ricordare al governo le promesse scritte alla pagina 153 del programma politico nazionale “Per il bene dell’Italia”.

Progressiva abolizione della vivisezione e sviluppo di metodi alternativi; nuove norme su allevamento, trasporti, riconoscimento degli animali nella costituzione, sono alcuni degli impegni presi a pagina 153.

Promesse che la LAV chiede di trasformare in realtà.

Il vostro aiuto è indispensabile per far sentire la nostra voce e richiedere immediatamente nuove leggi che migliorino in modo concreto la vita di milioni di animali.

Potete aiutarci diffondendo i banner realizzati a supporto di questa inziativa linkati all’home page www.lav.it

banner 120*60

banner 155*55

banner 468*60

Cordiali saluti

Annamaria d’Emilio

Ufficio Comunicazione
LAV

ASL de L’Aquila: cazzo, complimenti!

http://www.infolav.org/home/5079.htm

Randagio catturato e poi morto (L’Aquila)
31/08/2006-
Resi noti i risultati del rapporto di prova parziale, relativo all’esame
anatomo-patologico di Sebastiano, il cane randagio morto in circostanze
misteriose durante la cattura da parte di veterinari e tecnici del Servizio
Veterinario ASL di L’Aquila.
Le Associazioni animaliste, in attesa di sporgere formale denuncia,
pretendono da parte degli organi amministrativi competenti che sia fatta
chiarezza al più presto.

In seguito al drammatico episodio, avvenuto il 31 luglio 2006 nei pressi
dell’ufficio dell’INPS di L’Aquila, che ha portato alla terribile fine di
Sebastiano, incrocio di pastore abruzzese catturato dal personale del
Servizio Veterinario ASL solo per aver “infastidito” una cagnetta padronale
in calore, sono pervenuti i primi risultati dell’esame necroscopico eseguito
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo.

Dalla visione del referto si evince la presenza di ferite
contusive-compressive all’asse del collo, lesioni multiple di presumibile
natura traumatica e una grave emorragia interna, che palesano un ragionevole
dubbio sul trattamento al quale sia stato sottoposto il cane nelle varie
fasi della cattura, al punto da provocarne la morte.

Il dato ormai certo comunque è che il cane è transitato dal marciapiede
(dove dormiva inerme) al furgone della ASL Veterinaria per ritrovarsi,
infine, all’interno di un secchio della cella frigorifera della medesima
struttura, annegato in una pozza di sangue, scavalcando suo malgrado tutte
le tappe sancite dalla Legge.

Pertanto, le associazioni LAV, Animalisti Italiani, LEAL, Lega Nazionale per
la Difesa del Cane, chiedono al Sindaco della Città, al Prefetto, alla
Presidente della Provincia di L’Aquila, al Presidente della regione Abruzzo
e all’Ordine dei Medici Veterinari di L’Aquila:

- che sia avviata in tempi brevi un’inchiesta ufficiale che chiarisca la
dinamica dei fatti;
- che, una volta identificati i veterinari ed i tecnici del Servizio
Veterinario ASL responsabili dell’accaduto, siano presi immediatamente tutti
i provvedimenti previsti dalla legge ed eventualmente, anche il sollevamento
dall’incarico ricoperto;
- che siano chiarite eventuali responsabilità della dirigenza del Servizio
Veterinario di Sanità Animale della ASL n.4 dell’Aquila – Dipartimento di
Prevenzione, il cui operato è già oggetto di un procedimento penale in corso
per episodi analoghi;
- che sia predisposto un nuovo piano di controllo dell’emergenza randagismo
che preveda una rinnovata e proficua collaborazione fra Associazioni
Animaliste e Enti all’uopo preposti dalle normative vigenti, attraverso l’istituzione
di un tavolo di lavoro permanente sul randagismo, nonché l’assunzione di
nuovo personale in grado di svolgere le proprie funzioni istituzionali e
collaborare fattivamente con gli altri enti interessati.

E’ fondamentale che chi gestisce un servizio veterinario pubblico, allo
scopo di tutelare insieme valori fondamentali quali la salute dei cittadini
ed il benessere degli animali, agisca sempre rispettando i criteri della
massima legalità e trasparenza come sancisce l’art. 96 della Costituzione.
Si chiede, inoltre, che il Sindaco di L’Aquila vigili sulla popolazione
canina residente nel territorio comunale, affinché sia ristabilito al più
presto in città un più corretto e sereno rapporto fra uomo e animale e
perché simili azioni non abbiano a ripetersi in futuro.

Caprioli ancora

AGGIORNAMENTI SULLA QUESTIONE “CAPRIOLI”

Da Agire Ora:

Aggiornamento sulla questione “protesta per i caprioli”, che poi in realta’ e’ una protesta contro il concetto stesso degli “abbattimenti selettivi”, di qualsiasi specie si tratti.

Continuiamo coi presidi, almeno ancora per il prossimo giovedi’ e sabato, e poi aspettiamo l’esito del TAR del 6 settembre e vediamo.

I prossimi presidi sono:
giovedi’ 31 agosto
ore 9.30-12.30 – per le uccisioni dell’alba
ore 19.30-22.30 – per le uccisioni del tramonto
posti:
Ovada, via Piave 4 (centro del paese)
Acqui Terme, Zona piscina Strada Passeggiata dei Colli n. 17
(un po’ fuori del centro)

sabato 2 settembre
stessi orari, stessi posti

Ci si divide un due gruppi piu’ o meno della stessa numerosita’, non ci sara’ un “presidio principale”.

*Scrivete al piu’ presto* a piemonte@agireora.org per comunicare quali turni potete coprire (piu’ d’uno, possibilmente) e se preferite Ovada, Acqui o vi fa lo stesso e decidiamo noi in base alle necessita’.
Specificate anche il vostro numero di cellulare e da dove arrivate, grazie!

Poi: se c’e’ qualcuno della zona che conosce i posti in cui si caccia, si faccia vivo e si offra di guidare un gruppetto di persone in giro per i boschi!

Infine: scriviamo alla Bresso per dirle che non la voteremo piu’! Se l’avete votate, scrivetele per dirle che siete pentiti!
Oggi c’era un cartello che diceva “Forse Ghigo (l’altro candidato) avrebbe fatto lo stesso, ma sono stato piciu e ho votato la Bresso” (piciu vuol dire stupido in piemontese).

Ebbene: ditele che la voterete piu’:
presidente@regione.piemonte.it
fax 011.4323650

Sollecito nuovamente tutti a partecipare ai prossimi presidi ad Acqui Terme e a Ovada per protestare contro l’abbattimento dei caprioli.

Vi prego di prendervi una mezza giornata per questa protesta, perche’ non e’ “solo” la questione dei caprioli di quella provincia, ma e’ l’occasione per una protesta “globale” contro questa prassi dell’abbattimento degli animali, che si fa ogni anno e dappertutto, ed e’ particolarmente importante farsi sentire, quest’anno che la protesta ha molta risonanza, al contrario di tutti gli altri anni.

Per cui, fate uno sforzino, e venite!

Appuntamenti:
giovedi’ 31 agosto e sabato 2 settembre, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 19.30 alle 22.30, ad Ovada e ad Acqui Terme.

Per favore, date la vostra disponibilita’ (giorni, orario, luogo) scrivendo a piemonte@agireora.org

Grazie a tutti, ciao.
Marina Berati

Che soddisfazioni votare a sinistra!

La presidente diessina della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, vuole ammazzare 600 caprioli.

puah

capriolini

Perche’? Perche’ sono troppi e distruggono la flora.
Ah, be’. Non ci sono altre soluzioni, no? Lo sterminio e’ l’unica che hanno preso in considerazione nella Provincia di Alessandria e nella Regione Piemonte. Il presidente della Regione Calabria si e’ offerto di ospitarli tutti e 600 i poveri caprioli. Ma in Piemonte preferiscono dargliene solo 100 e fare sparare dai cacciatori ai restanti 500.
Ha anche risposto infastidta la signora Bresso alle proteste contro lo sterminio.
Ha detto una cosa originale, ha detto che non ci si preoccupa dei bambini che muoiono in Libano, ma dei caprioli. Una bella risposta da bar circolo di caccia. Complimenti alla diessina piemontese!

Perche’ se io mi indigno per la sorte di 600 (600!) caprioli significa AUTOMATICAMENTE che me ne fotto dei bambini in Libano.
Signora Bresso, usi argomentazioni migliori e tenga le sue sporche mani giu’ dai caprioli.

Sul sito della LAV:

TESTO E-MAIL:

Gentile Presidente della Regione Piemonte
gentile assessore all’agricoltura
gentile Presidente della Provincia

Le alternative all’abbattimento dei 600 caprioli esistono, non date soddisfazione a chi è solo alla ricerca di trofei di caccia a buon mercato con la scusa di presunti danni all’agricoltura, per i quali comunque esiste un fondo apposito delle amministrazioni provinciali proprio per evitare conflitti o ritorsioni nei confronti della fauna selvatica. Salvate i caprioli.

INDIRIZZI A CUI INVIARE:

presidente@regione.piemonte.it
assessore.agricoltura@regione.piemonte.it
presidenza@provincia.alessandria.it
renzo.penna@provincia.alessandria.it