Ringraziamenti

Salva a tutti, vorrei esercitare il mio diritto di cittadino italiano e sfruttare uno dei pochi privilegi che mi sono concessi per fare un ringraziamento.

Vorrei ringraziare tutti gli spokesman della chiesa, CEI, Bertone, Bagnasco e qualsiasi vescovo per la loro quotidiana direzione dell’opinione pubblica. E’ una gioia vedere che la non-interferenza tra stato e chiesa venga ignorata. Sappiamo che in Italia esistono leggi assurde e per questo le ignoriamo. E’ ora che i preti escano dai confessionali e si piazzino davanti alle urne. Sempre, però, non solo quando si tratta di referendum per la procreazione assistita!
La prima pagina di ogni giornale dovrebbe essere dedicata all’opinione della chiesa, quindi di Dio (i.e. quello cattolico) per dare finalmente una direzione al paese. Anzi, vedo in questi cenni di evoluzione politica un’ottima opportunità che la chiesa non dovrebbe farsi sfuggire. Mi chiedo solo come mai abbiano permesso una sigla così pericolosa: PD. Capisco che PM fosse ambiguo, ma almeno non sarebbe stato reato, PD!

Infine un ringraziamento a tutti i vari fattorini (al secolo giornalisti) che danno sempre il giusto risalto alle buone notizie.

Grazie! Non vedo l’ora di poter votare per Dio! Anzi, per PD!

6 pensieri su “Ringraziamenti”

  1. Il signor Dio, anzi PD, dice che questo post non gli piace. No te lo dico perche’ NON E’ GIUSTO prescindere dall’opinione di Dio, anzi PD.

  2. L’Italia ha una Costituzione? Ma no, dai, non è possibile. Se avessimo una Costituzione ci sarebbe, come minimo, scritto che la sovranità appartiene al popolo e che gli italiani sono tutti uguali nei diritti e nei doveri. Non esisterebbero degli sfacciati privilegi, come una religione che non paga alcune tasse o dei politici che godono di diritti negati ai comuni cittadini. Secondo me l’Italia non ce l’ha una Costituzione. Se l’avesse non se ne potrebbero infischiare tutti in questo modo, no?

  3. Forse hai ragione. O forse se volessimo un certificato di Sana e Robusta Costituzione non ce lo rilascerebbero perche’ la poverina e’ li’ emaciata, tisica e nessuno la cura.

  4. Giusto, ho usato in maniera fuorviante la parola “diritto” che più spesso si riferisce a qualcosa tutelato da leggi e istituzioni. In questo caso si tratta di “diritto” di fatto, non garantito da leggi (se non accompagnate da buoni avvocati) né da istituzioni (se non quelle che contengono gli amici). Specialmente queste ultime sono sempre di grande ispirazione quando si tratta di trovare privilegi da sfruttare a proprio agio.

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