Letterina ad un Pontefice single

Caro Papa,

mi dicono che tu sia un grande teologo. Non ho motivo di dubitarne. In realtà ho sempre trovato abbastanza assurda la teologia, però, visto che esiste, esisteranno anche degli eminenti teologi, certo.
Certo che… un uomo che studia Dio… bah!
E’ un po’ come se i pupazzetti della lego si facessero delle grosse discussioni intorno a mio nipote, no?
Ma non divaghiamo, ti scrivo per chiederti un favore.
Caro Papa, puoi smettere per favore di dire che il mio amore per la mia compagna è un amore debole, un amore inferiore, un amore minimo?
Davvero, lo trovo offensivo, oltre che fastidioso, naturalmente.
E’ superfluo farti notare come tu, in quanto single, non abbia alcuna competenza in fatto di amore e di rapporti di coppia.
Tu, caro Papa, non sai nemmeno cosa vuol dire amare una donna, non mi sembra carino da parte tua appioppare epiteti riduttivi agli amori altrui, no?
E poi, caro Papa, detto fra noi, guarda che il matrimonio non cambia proprio niente, eh.
Ma niente niente.
Sapessi quante persone che non si amano affatto si sposano di gran carrierra, e con che pompa!
Sapessi invece quante persone si amano profondamente e non sentono alcun bisogno di firmare per questo un contratto, religioso o civile che sia.

Caro Papa, ti dirò di più, sapessi quante persone ci sono in giro che si amano profondamente, pur essendo dello stesso sesso.

Mi spiace, Papa, ma sai cosa? Se Dio esiste credo di averci capito più io di te, con tutto il rispetto per la teologia, eh.

Un bacio.

Luigi

11 pensieri su “Letterina ad un Pontefice single”

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