Mussi (SA) completa la presa in giro sull’aumento delle borse di studio di dottorato

12 Aprile. Domani si vota.

Il tempo è scaduto. Mesi di incontri, di rassicurazioni, mancava solo una firma, quella di Mussi, a promulgare il decreto attuativo per l’aumento delle borse di dottorato, emendamento inserito in finanziaria, già coperto finanziariamente, che poteva lanciare un segnale di tutela verso la distrutta ricerca italiana e poteva dimostrare che SA, in parlamento, poteva fare qualcosa di utile.

Bertinotti sulla domanda fa lo gnorri, esattamente come l’esponente del PD e Boselli che non risponde proprio:

http://www.dottorato.it/

Chi vota Sinistra Arcobaleno vuole forse dare un voto CONTRO, ma la casta è anche lì dentro. L’unico effetto è quello di dare, all’atto pratico, un aiuto ad andare al governo al peggior politico degli ultimi sessant’anni, allo zimbello d’europa, che sta già affilando le armi per distruggere ogni radice di cultura, di solidarietà e di tutti i valori che la sinistra, quella vera, quella che ormai è viva solo nei circoli dei paesi e nel cuore di chi ci credeva veramente. E senza radici, non ricresce più nulla.
L’unico modo per tutelarla è distruggere politicamente Berlusconi, imponendogli una sconfitta. Ciò significa votare Italia dei Valori o PD alla camera. Per le regioni in cui, invece, il premio di maggioranza al senato andrà senza dubbio al PdL (sicuramente Lombardia e Veneto) la cosa migliore è votare SA al senato. Questa è la mia opinione, perché vorrei votare per una vera sinistra, ma sento chiaramente che questa volta proprio non me lo posso permettere.
Quando il fascista sarà sedato, potremo lottare e votare nuovamente contro gli esponenti della casta per fare un’opposizione che sortisca veramente qualche effetto. Con le dittature, le opposizioni si ritirano sull’Aventino e lì muoiono.

Votate in modo responsabile.

8 pensieri su “Mussi (SA) completa la presa in giro sull’aumento delle borse di studio di dottorato”

  1. Certo che Grillo è proprio un genio. Antipolitica, antipolitica, ed ecco il risultato: quelli che rubavano “di meno” fuori dal parlamento, quelli di gran lunga più ladri saldamente al comando. Fantastico.

  2. La tv già non se lo caga più, fine del fenomeno Grillo. Lo hanno sbattuto in prima pagina, e usato, soltanto per danneggiare la sinistra. E lui tutto contento. Pirla.

  3. Non so quanto Grillo possa aver influito sulla debacle di SA. A sentire chi li votava, il malcontento era proprio nella base, per le scelte politiche e quant’altro.
    Inoltre se c’è un movimento vicino a Grillo è quello di Di Pietro, che ha decisamente fatto il botto e, per ora, non ha ancora dimostrato di aver rubato più di alcun altro partito rappresentato o ex-rappresentato.

  4. La base della SA era composta da quattro gatti, nemmeno troppo furbi. Rifondazione, senza saperlo, era principalmente un partito d’opinione, e così verdi, comunisti italiani e simili. Opinione logorata profondamente dall’antipolitica fomentata da Grillo. L’antipolitica non ha intaccato un solo voto del PdL e dei suoi alleati. Chi vota Berlusconi o sa che non è uno stinco di santo ma se ne fotte per interesse o è completamente tonto. Su entrambe le categorie l’antipolitica non fa presa. L’ex unione, nei voti, è crollata a sinistra, è appurato, così come l’esplosione della lega è dovuta al drenaggio dei voti degli strati più bassi della popolazione del nord, voti un tempo catturati dalla sinistra estrema. Di Pietro ha fatto il botto, sì, ma molto meno della Lega, purtroppo, e lo ha fatto raggranellando il consenso degli antiberlusconiani più convinti più che appoggiandosi sull’antipolitica. E riguardo al suo partito, beh, spero che abbia imparato la lezione dal 2006, perché io genialate come la candidatura di De Gregorio non gliele ho ancora perdonate.

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