feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 4/5
  • valutazione
  • Una grande scommessa quella vinta da Kechiche con questo bellissimo film di strada che scavalca i tradizionali clichet della periferia fatta a tutti i costi di crimini e misfatti.
  •  
 
votovotovotovoto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 1.8/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 53 lettori
  •  
 
votovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
Recensione 1
Cinqueperdue - Frammenti di vita amorosa
  • di Francois Ozon
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Sentimentale
  • Laura De Gregorio
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 2
Il regista di matrimoni
  • di Marco Bellocchio
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Sentimentale
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 3
The Artist
  • di Michel Hazanavicius
  • dal 09 12 2011
  • genere Drammatico
  • tipo Sentimentale
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 4
La pelle che abito
  • di Pedro Almodóvar
  • dal 23 09 2011
  • genere Drammatico
  • tipo Sentimentale
  • Anna Romana Sebastiani
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 5
The Tree of Life
  • di Terrence Malick
  • dal 18 05 2011
  • genere Drammatico
  • tipo Sentimentale
  • Sara Troilo
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

La schivata

di Abdellatif Kechiche

 
    Dati
  • Titolo originale: L'esquive
  • Soggetto: Abdellatif Kechiche
  • Sceneggiatura: Ghalya Lacroix, Abdellatif Kechiche
  • Genere: Drammatico - Sentimentale
  • Durata: 117'
     
  • Nazionalità: Francia
  • Anno: 2005
  • Produzione: Lola Films, Noe Preductions Int.
  • Distribuzione: Mikado
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

In periferia vestiti da Arlecchino

di Riccardo Lupoli

Siamo in un sobborgo della periferia parigina. Un gruppo di ragazzi prova incessantemente la commedia teatrale "Il gioco dell'amore e del caso" di Marivaux, da inscenare come recita scolastica di fine anno. La protagonista femminile della commedia, Lydia, dopo aver contrattato incessantemente col sarto, riesce finalmente ad acquistare il suo vestito da principessa del 700' e corre subito entusiasta a mostrarlo ai compagni. Quando Krimò, un giovane introverso di origine magrebina la vede, se ne innamora perdutamente. Ma il ragazzo non è fatto per smancerie e parole dolci, così baratta con un amico (è costretto a cedere playstation e scarpette da calcetto) la parte di Arlecchino nello spettacolo per poter affiancare la sua bella, confessandole il suo amore attraverso i "marivaudages". Le cose non saranno però semplici, perchè Krimò non è molto bravo a recitare e la risposta di Lydia tarda ad arrivare.

Una grande scommessa quella vinta da Kechiche con questo bellissimo film di strada che scavalca i tradizionali clichet della periferia fatta a tutti i costi di crimini e misfatti.

Mentre faceva il casting, nel corso del quale ha incontrato moltissimi giovani, il regista magrebino è rimasto colpito in negativo dalla deformazione che le rappresentazioni caricaturali abituali dell'universo periferico operavano su di loro. Kechiche chiedeva loro improvvisazioni e in cambio riceveva agghiaccianti scenette di stupri di gruppo e matrimoni combinati. Alla fine di una di queste Kechiche ha chiesto loro di non conformarsi ai film o ai reportage che avevano già visto, lui voleva solo fare un film sulla storia di un ragazzo innamorato. Da quel momento i ragazzi hanno iniziato a distendersi, a palare d'amore con le parole. E il risultato va al di là di ogni aspettativa.

"La schivata" non è solo il classico film giovanile che si adagia sul carino, è un'opera intelligente e coraggiosa che restituisce dignità al concetto di periferia in tutti i suoi rimandi. E' un quadro lucente quello offerto dal film, splende di ragazzi che passano il loro tempo facendo teatro e che portano un rispetto verso persone e cose mai visto prima. Ma non per questo risulta inverosimile, poggia anzi su una sceneggiatura che non trasuda mai incredulità, tutta giocata a fil di macchina da presa con intensissimi controcampi che non ritraggono mai le ambientazioni con intenti didascalici.

L'omaggio al teatro di Marivaux è poi cosa gradevolissima perchè riportata in un contesto inusuale, "Il gioco dell'amore e del caso" è un'opera finissima, nella quale i poveri giocano a fare i ricchi, diventano uomini e donne che hanno diritto ad una psicologia complessa. Anche in questo caso la metafora è scritta al neon. Di questi attori-raggazzacci presi dalla strada come nella miglior tradizione pasoliniana, non si può dire nient'altro che sono straordinari. È un compito difficilissimo il loro, devono recitare due volte, nella finzione teatrale e in quella cinematografica e sostenere dialoghi serratissimi (hanno spesso e volentieri la macchina da presa puntata in faccia), ma lo assolvono pienamente con grande naturalezza e espressività da  professionisti.Oltretutto la cosa li riguardava da vicino, quindi doppio plauso per la sfida vinta. Ovviamente il doppiaggio italiano non ha perso l'occasione per svuotare la pellicola con sfrontati eccessi romaneschi e improbabili slang in stile "pali e dispali". Ho visto per la prima volta questo film in lingua originale con il risultato che, nonostante mi sia sfuggiata la maggior parte delle battute, sono riuscito ad apprezzarlo ugualmente e molto e ho potuto misurare la reale bravura dei ragazzi. Il consiglio è quello di vederlo e rivederlo, magari dopo aver fatto un giro in periferia vestiti da Arlecchino.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 25 commenti

 
 
utente
SPINOZA
  • commento MI CORREGGO ... "POCLORITRO", VEDI CHE EFFETTO FA ANCHE SOLO A LEGGERLA ?
 
 
 
 
 
utente
Angelus
  • commento Ma di che stai parlando?
 
 
 
 
 
utente
Angelus
  • commento Ah, del commento di Guz? E tu gli dai pure retta? :))))
 
 
 
 
 
utente
Matt32
  • indirizzo IP 85.18.14.32
  • data e ora Giovedì 20 Aprile 2006 [17:37]
  • commento Per me questo film è orribile, il più brutto che ho mai visto
 
 
 
 
 
utente
guido
  • indirizzo IP 87.8.230.20
  • data e ora Lunedì 03 Luglio 2006 [18:33]
  • commento Finalmente un lungometraggio senza retorica, in grado di esprimere, attraverso una scenneggiatura sincera, una realtà complessa qual è quella della banlieu parigina. Un piccolo capolavoro.
 
 
 
 
Pagine: 1 2 3 4 5
 
 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.