feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
30 01 2012
 
 
 
 
 
30 11 2011
 
 
Speciale 3
Addio a Ken Russell, cantore della perversione umana
  • tipo Monografia
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
28 11 2011
 
 
 
 
 
15 11 2011
 
 
Speciale 5
Festival internazionale del film di Roma 2011
  • tipo Festival
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info
 

Festival

Speciale del 11 09 2004

 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Speciale

Venezia 61 - Di tutto un po'

di francis purocotone

c'è elettricità nell'aria: non so se sia dovuta all'imminenza delle premiazioni o ad una sapiente distribuzione dei generatori, ma c'è.
le voci, sempre più insistenti, candidano per il leone un orientale: pare che il gioco sia tra kim ki-duk e hayao miyazaki. personalmente spero nel secondo, così da potermi gustare "hauro no ugoku shiro" (il castello magico di howl, o qualcosa del genere), inevitabilmente mancato finora.

con un gioco di prestigio sono invece riuscito ad assistere alla prima ufficiale di "eros", l'atteso tris di wong kar wai, soderbergh e antonioni.
ad essere sincero, ero disposto a perdere il secondo espisodio, soprattuttto dopo aver letto sui cartelloni il sottotitolo "da tre grandi maestri del cinema": c'era qualcosa nella numerazione che decisamente mi sfuggiva.
dopo aver proposto il simpatico carosello d'interviste e presentazioni, il rituale non ha più niente di plausibile da frapporre tra gli spettatori e l'inizio del film, deve così esaurirsi rassegnato al magro bottino di soli tre quarti d'ora di ritardo: buio in sala.
i titoli di testa presentano un curioso accoppiamento: disegni di tratto orientale si accompagnano ad una struggente controparte musicale in italiano, tanto per chiarire le cose.

il primo è "la mano", l'episodio cinese, osannato da quanti hanno avuto accesso all'anteprima; grazie ad un flashback iniziale dopo un minuto la trama è chiara, come, credo, la volontà di puntare sul caratteristico e di prendersi moolto sul serio: penombre azzurre e sussurri si susseguono in un crescendo di pathos fino alla chiusura del cerchio e ad un finale magistrale quanto atteso.

tocca a "equilibrium", potrei andare in bagno, ma decido che non sono abbastanza popolare in sala per permettermi un azzardo simile dal centro della fila: l'istinto al lavoro, credo. il secondo episodio infatti è veramente azzeccato: musica giusta, tempi giusti, mai banale, anche nelle citazioni, e decisamente erotico, a modo suo. una piacevole sorpresa.
(applausi in sala)

chiude "il filo pericoloso delle cose" (mi pare; sicuramente c'erano "filo", "pericoloso" e "cose" nel titolo). secondo me il maestro sbaglia una cosa fondamentale: il film è ambientato in una meravigliosa toscana, ma è recitato principalmente in inglese, cosa che da un tocco d'incredibilità al tutto; le attrici si destreggiano anche bene (pure la bellucci in "she hates me" se la cava, tra l'altro), ma l'emozione non viene mai fuori, salvo i (neanche rari) momenti in cui le donzelle si denudano, a liberare tutta la loro pù intima comunicatività.
"eyes wide shut" secondo antonioni, direi.

(applausi e si riaffaccia il rituale)

scappo in sala perla dove danno "come inguaiammo il cinema italiano: la vera storia di franco e ciccio" in cui ciprì e maresco ripartono esattamente da dove avevano lasciato: dalla trinacria cinematografica a franco e ciccio il passo è breve e loro sono fantastici, come i "critici" che interpellano (francesco puma forever).

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 0 commenti

 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.