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Prima ti sposo e poi a San Valentino
A S.Valentino, martedì 14 febbraio, al Cineforum Cinit Frari di Venezia in programma la rassegna
"Prima ti sposo e poi "
Cambiamenti di genere: l'evoluzione/involuzione della Sophisticated Comedy
Da Cary Grant e Katharine Hepburn a George Clooney e Catherine Zeta-Jones per finire con
Francesca Inaudi e Riccardo Scamarcio
Dal 1940 ad oggi, tre intrighi amorosi, tre divertenti commedie sull'amore e le sue complicazioni. Partendo dal sofisticato Scandalo a Filadelfia di George Cukor, una delle migliori commedie del periodo d'oro di Hollywood, per arrivare alla commedia di respiro europeo L'uomo perfetto di Luca Lucini passando per l'irriverente e cinico ritratto dei fratelli Coen Prima ti sposo e poi ti rovino. Nel film di Cukor, l'ereditiera Tracy (Katharine Hepburn) è in procinto di sposarsi per la seconda volta con un uomo politico, ma proprio alla vigilia delle nozze un intraprendente giornalista si insinua nella vita di Tracy e ne smorza le asperità del carattere; in Prima ti sposo e poi ti rovino la bella Marylin (Catherine Zeta-Jones), classica mangiatrice d'uomini, non appena ottenuto il divorzio dal facoltoso e donnaiolo marito si mette alla ricerca di un nuovo "pollo da spennare", ma questa volta la sua preda è il più celebre tra gli avvocati divorzisti Nella pellicola L'uomo perfetto di Luca Lucini, Lucia e Maria sono grandi amiche, peccato che Maria stia per sposare Paolo, l'amico amato segretamente dall'adolescenza da Lucia. Quest'ultima non si dà per vinta e, disposta a fare qualsiasi cosa pur di riconquistare il "suo" uomo, decide di ingaggiare Antonio (Riccardo Scamarcio), un attore squattrinato
Ore 18: Scandalo a Filadelfia - di George Cukor (1940)
Un'aristocratica ragazza di Filadelfia, affascinante ma dotata d'un carattere impossibile, mette alla porta il marito e progetta un nuovo matrimonio con un arricchito. Durante i preparativi per le seconde nozze, sotto gli occhi sornioni di una coppia di giornalisti, il respinto riuscirà a riguadagnare il cuore della giovane dopo una memorabile sbronza che le farà abbassare le arie. Da una commedia di Philip Barry, un sognante capolavoro del grande Cukor. Una sorta di romance travestito, quasi "Sogno di una note di mezza estate" in un raffinato gioco di equivoci, tradimenti, conflitti sottili di classe e di stile. Stewart vinse l'Oscar. Grant offrì il suo cachet alla causa bellica, la Hepburn diede un'interpretazione memorabile. Oscar anche alla sceneggiatura.
Ore 20: Intolerable Cruelty (Prima ti sposo, poi ti rovino) - di Ethan e Joel Coen (2003)
Miles Massey (George Clooney) è un avvocato divorzista di successo: tutti lo temono e lo invidiano perché, qualunque sia il processo, riesce sempre a far vincere il suo assistito. Sua amata rivale è l'algida mantide Marylin Rexroth (Catherine Zeta Jones), interessata più agli alimenti che al matrimonio. Una commedia frizzante, ricca di colpi di scena, battute ironiche e intelligenti, l'ennesima prova di bravura dei fratelli Coen. Dopo vari snodi narrativi, i due protagonisti si innamorano (ne siamo certi?) ma la trama, solidissima, ci porterà fino alla fine senza certezze. Impeccabili gli attori, specialmente Clooney, che si manifesta molto più a suo agio in queste parti che in quelle seriose da sex symbol.
Ore 22: L'uomo perfetto - di Luca Lucini (2005)
Milano, oggi: Lucia (Francesca Inaudi) è amica di Giulia, che sta per sposare Paolo. Ma Lucia da anni ama segretamente proprio Paolo. Assolda allora Antonio (Riccardo Scamarcio), uno squattrinato attore, perché, costruito su misura dell'uomo ideale di Giulia, la conquisti mandando all'aria il matrimonio. Fin dalle prime scene si intuisce già come il film potrà andare a finire, ma "L'uomo perfetto" risulta comunque un film simpatico e gustoso. Tra sorprese, colpi di scena, trovate divertenti e altre più prevedibili, si srotola comunque una commedia piacevole, con buon ritmo e ben recitata. L'uomo perfetto è una commedia made in Italy dove però finalmente si respira un'atmosfera internazionale. Un piccolo esempio di cinema italiano senza troppe pretese, leggero ma ben fatto che poco o nulla ha da invidiare a quello made in Usa.
Informazioni: Patronato dei Frari (041.710487) dal lunedì al sabato dalle 16 alle 18.
Ideazione e programmazione del Cineforum Cinit Frari a cura di Giovanni Santoro (info@nonsolocinema.com)
Le iniziative del Cineforum Cinit Frari sono realizzate grazie alla collaborazione tra il Cinit - Cineforum Italiano, il Patronato dei Frari e di S.Simeon, l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e NonSoloCinema-Rivista on line di informazione cinematografica e culturale (http://www.nonsolocinema.com/) .
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