Riceviamo e pubblichiamo:

Con grande acclamazione e commozione è stato accolto il film "IL NATALE RUBATO" di Pino Tordiglione al concorso cinematografico Maremetraggio di Trieste.

"Il premio più bello che io abbia mai potuto ricevere è quello che Voi conserviate nei vostri cuori il messaggio d'amore di questo film a significazione di una Italia desiderosa di amare e di riscoprirsi nei valori, la vostra commozione è stata per me il premio dell'anima di Trieste", ha dichiarato il regista alla conferenza stampa.

Alle domande dei giornalisti sul futuro del cinema italiano il regista ha affermato:

"Oggi il cinema italiano è virtuale, povero di storie e contenuti, un cinema pessimista e senza senso che amplifica le cose peggiori del nostro paese, un cinema privo d'internazionalità imprenditoriale e politica propositiva, insomma un cinema senza anima. Ritengo che l'Italia minore, mi riferisco ai Piccoli Comuni, abbia tanto da dare al cinema mondiale, tante realtà e tante fiabe da raccontare al mondo, quindi non solo Pinocchi. Se potessi decidere riorganizzerei l'asset produttivo della cinematografia di questo Paese, più storie originali indirizzate ai mercati internazionali, più capitale internazionale e più capacità imprenditoriale".

Alla domanda sulla distribuzione atipica e del successo di pubblico de "Il Natale rubato" il regista conclude:

"Ho dimostrato che la distribuzione per i film nazionali non esiste, tranne per qualche sporadico natalizio fenomeno, oggi c'è una domanda sempre più crescente di film come il mio -definito atipico da qualcuno e autentico da altri- ed un'offerta che manca; Ho indirizzato l'offerta ad un mercato sottovalutato e misconosciuto quello della gente ovvero dei centri sociali, delle parrocchie, delle piccole sale dei comuni, dei comitati. Un mercato nicchia, insomma, fatto di tanta gente desiderosa di stare insieme e di riscoprirsi attraverso un cinema che ti fa commuovere e sognare nella semplicità".