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del 27 06 2012

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Genova Film Festival - XV edizione

Riceviamo e pubblichiamo:

Giunto alla 15a edizione, il Genova Film Festival 2012 si svolgerà dal 2 all’8 luglio nella multisala The Space Cinema, nella suggestiva cornice del Porto Antico di Genova: una settimana intensa che propone oltre 120 proiezioni, tra anteprime, film inediti in Italia e rassegne internazionali, cui, come sempre, si affiancano incontri con gli autori, workshop, seminari, presentazioni editoriali.


Il più importante evento cinematografico ligure – organizzato dall’Associazione Culturale Daunbailò, diretto da Cristiano Palozzi e Antonella Sica e sostenuto da Comune di Genova, Regione Liguria, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Camera di Commercio di Genova, Fondazione CRT, Provincia di Genova, The Space Cinema, Goethe-Institut Genua, Instituto Cervantes di Milano – conferma più che mai quest’anno la sua originaria vocazione di Festival attento agli aspetti emergenti tanto della produzione interna, nazionale e territoriale, quanto di quella estera, che ne ha fatto, nel tempo, un precursore delle nuove tendenze glocal.


Di particolare rilievo, quindi, sono quest’anno le due sezioni che costituiscono tradizionalmente altrettante finestre aperte sul panorama internazionale. La sezione “ABCinema vedrà ospite uno dei più grandi produttori indipendenti europei, Lluis Miñarro (tra i suoi recenti successi, Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2010), cui il Festival dedicherà la prima retrospettiva italiana. La sezione “Oltre il Confine” è dedicata al cinema danimazione e al cinema documentario tedesco contemporaneo in collaborazione con il Festival Internazionale del documentario e del film danimazione di Lipsia, noto anche come DOK Leipzig, che nel2012 ha festeggiato la sua 55a edizione. Il Genova Film Festival rende omaggio alla manifestazione tedesca presentando un’antologia di 16 titoli, scelti tra quelli programmati nelle edizioni degli ultimi anni, che ben rappresentano l’eccellenza della manifestazione tedesca, principale appuntamento di settore in Germania e uno dei più importanti a livello europeo nellambito del cinema di animazione e del cinema documentario.


Attraverso un filo rosso che lega tutte le sezioni ai mutamenti globali, ai fermenti e alle trasformazioni in atto a livello mondiale, inevitabilmente riflessi nella più recente produzione cinematografica, il Festival si connota quest’anno per una diffusa presenza di film che affrontano temi di emergenza sociale o d’impegno civile. Sono diversi, infatti, i lavori, anche italiani, dedicati a chi ha combattuto e combatte contro la criminalità e l’illegalità, da Peppino Impastato ricordato dal corto Munnizza, di Licio Esposito a Pino Masciari, il testimone di giustizia diventato simbolo dell’opposizione alle mafie e alla corruzione, ospite a Genova per la proiezione del film di cui è protagonista, Pino Masciari - Storia di un imprenditore calabrese di Alessandro Marinelli.

Il cinema nazionale trova, come sempre, uno spazio privilegiato nella sezione “Ingrandimenti”, curata dal critico ed autore televisivo Oreste De Fornari, che quest’anno si focalizza su Stefano Sollima e sul suo recente film ACABAll Cops Are Bastards. Il critico analizzerà in un incontro con il regista, figlio d’arte, il suo percorso – condiviso anche in parte con il padre Sergio - lungo il cinema di genere, in particolare il poliziesco, scelto come mezzo privilegiato per raccontare la violenza e le contraddizioni irrisolte della società contemporanea.


Restringono, infine, ulteriormente il campo sul cinema d’impronta locale le sezioni “Obiettivo Liguria” e “Genova per noi”, al cui interno due documentari recenti gettano nuova luce sui tragici fatti del G8 2001: Black Block di Carlo A. Bachschmidt, che sarà presentato dal regista (il 6 luglio) nel giorno successivo alla lettura della sentenza di Cassazione sulle violenze alla Diaz, e l’anteprima genovese di The Summit, di Franco Fracassi e Massimo Lauria, che, reduce dai successi internazionali del Festival di Berlino, ricostruisce gli eventi e il contesto internazionale di quei giorni attraverso un massiccio lavoro di ricerca documentale.


Da sempre importanti osservatori sulle nuove tendenze del giovane cinema italiano, il Concorso Nazionale per Cortometraggi, che quest’anno presenta 19 titoli in gara, e il Concorso Nazionale per Documentari, con 9 titoli in competizione, offrono ulteriori spunti di riflessione su fermenti sociali e fenomeni emergenti del nostro Paese. Quest’anno la sezione competitiva è frutto delle selezione delle opere di circa 500 registi che hanno partecipato ai bandi.


In occasione della presenza al Festival di Lucio Pellegrini e Camilla Filippi – entrambi nella giuria del Concorso cortometraggi – la sezione “Proposte” riserva un omaggio speciale al regista e all’attrice proiettando il recente film che li ha visti lavorare insieme, La vita facile.


Di tradizione invece consolidata l’irrinunciabile Omaggio a Vittorio Gassman, unico stabile dedicato all’attore in Italia, che coinvolge ogni anno un grande numero di appassionati. In quest’edizione sarà dedicato a Il successo, il film del 1963, diretto da Mauro Morassi, di cui l’attore genovese è nuovamente protagonista insieme con Jean-Louis Trintignant, come nel precedente Il sorpasso, e di cui parleranno i critici Claudio G.Fava, Oreste De Fornari e Aldo Viganò.


Tra gli appuntamenti dedicati alla formazione, infine, da segnalare l’incontro seminariale dedicato a Come si produce un film indipendente, con Lluis Miñarro, e il workshop Luci ed ombre, con il direttore della fotografia Luca Massa.


ingressi. L’ingresso è gratuito a tutte le proiezioni e gli appuntamenti del Festival.

info: tel. 010 5573958; segreteria@genovafilmfestival.org, www.genovafilmfestival.org

sede delle proiezioni: The Space Cinema, Porto Antico, Genova, tel. 010 0899720




LE SEZIONI DEL 15° GENOVA FILM FESTIVAL


ABCinema

Protagonista di “ABCinema”, sezione dedicata alla formazione e alle professioni del cinema, è Lluis Miñarro, il principale produttore spagnolo “indie” (oltre che regista) e uno dei più importanti in Europa. Alla sua produzione più recente, il film Medianeras, diretto dal regista argentino Gustavo Taretto, è affidata linaugurazione del Festival, lunedì 2 luglio, alle ore 21. La proiezione darà anche l’avvio alla retrospettiva dedicata a Miñarro, la prima in Italia, che ospita una selezione di titoli significativi del suo intenso percorso produttivo. Partendo da una carriera di successo nel mondo della pubblicità, Miñarro ha, infatti, fondato nel 1989 Eddie Saeta, la sua casa di produzione indipendente e, con essa, realizzato una trentina di film, che hanno rappresentato la Spagna nei principali festival internazionali e ricevuto premi in tutto il mondo (a Venezia, Karlovy Vary, Sitges, ma anche in Francia, Argentina, Messico, Taiwan, New York, Polonia, Belgio, Olanda, Canada, Londra, Marocco). Tra i registi prodotti da Miñarro figurano nomi di esordienti al loro secondo o terzo film accanto ad autori affermati: dal grande regista portoghese Manoel de Oliveira (Singolarità di una ragazza bionda), a José Luis Guerin (Nella città di Sylvia), ai talenti emergenti come Pablo García (Fuente Álamo: La caricia del tiempo) o il thailandese Apichatpong Weerasethakul, di cui ha realizzato Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2010. Ai film prodotti da Miñarro sono state dedicate rassegne in tutto il mondo: Parigi, Montevideo, Tangeri, Pechino, San Sebastian. Martedì 3 luglio, alle ore 16, il produttore e regista spagnolo parlerà specificamente delle sue esperienze professionali nel workshop dal titolo “Come si produce un film indipendente”.


Oltre il Confine

La sezione “Oltre il Confine” è dedicata al cinema danimazione e al cinema documentario tedesco contemporaneo in collaborazione con il Festival Internazionale del documentario e del film danimazione di Lipsia, noto anche come DOK Leipzig, che nel 2012 ha festeggiato la sua 55a edizione. Il Genova Film Festival rende omaggio alla manifestazione tedesca presentando un’antologia di 16 titoli, scelti tra quelli programmati nelle edizioni degli ultimi anni, che ben rappresentano l’eccellenza della manifestazione tedesca, principale appuntamento di settore in Germania e uno dei più importanti a livello europeo nellambito del cinema di animazione e del cinema documentario.

Sismografo dei grandi cambiamenti avvenuti negli anni nella società e nella produzione cinematografica tedesca, il Dok Leipzig sarà presentato e rappresentato al Festival (giovedì 5 luglio, alle ore 21) dal regista Dieter Schumann, il cui documentario, Wadans Welt - Il mondo di Wadan, sulla crisi di un grande cantiere navale della Germania orientale, racconta di fatto mutamenti globali in cui il dramma del lavoro, ormai senza confini, gemella idealmente città come Wismar e Genova.

Fondata nel 1955 dal Club dei creativi cinematografici della Repubblica Democratica Tedesca con il nome di “Settimana di Lipsia del film culturale e del documentario di tutta la Germania”, la manifestazione rappresentò il primo festival cinematografico indipendente dell’ex DDR. Durante gli anni della Guerra Fredda fu uno straordinario punto d’incontro e di scambio per i filmaker della Germania Est e Ovest.

Dopo la caduta del muro di Berlino, la manifestazione è diventata una delle più dinamiche nel settore del documentario e dell’animazione, distinguendosi per l’elevata qualità dei suoi programmi. Cinema d’essai, storie raccontate in modo sublime, occhio critico, osservazioni acute, ricerca delle origini e analisi della “memoria delle immagini” si integrano in una programmazione tradizionalmente dedicata a film ispirati ai valori della pace e della dignità umana, in sintonia con la lunga storia di un festival che ha sempre celebrato e difeso la libertà di creazione, di pensiero e di parola.


Ingrandimenti

Sotto la lente di ingrandimento di Oreste De Fornari – nella particolare sezione curata dal critico ed autore televisivo che offre ogni anno punti di vista originali sul cinema nazionale e sulla sua storia – c’è in quest’edizione Stefano Sollima, che ha esordito al cinema quest’anno con ACAB, All Cops are Bastards, dopo una lunga carriera di regista televisivo, culminata nella direzione della fortunata serie di Romanzo criminale. Nel corso dell’incontro con il regista (mercoledì 4 luglio, alle ore 20.30), si parlerà anche del legame artistico fra Stefano Sollima e il padre Sergio, autore, oltre che del noto sceneggiato televisivo Sandokan, di alcuni film polizieschi cult come Città violenta e Revolver. Nell’occasione verrà proiettato ACAB - All Cops Are Bastards, il film tratto dall'omonimo libro di Carlo Bonini che, attraverso la storia di tre “celerini” e sullo sfondo dei più sconcertanti e tragici fatti di cronaca accaduti in Italia negli ultimi anni – dal G8 di Genova fino alla morte di Gabriele Sandri – racconta una violenza urbana onnipervasiva, diventata lo specchio deformante di una società esasperata.


Concorso nazionale

L’attenzione da sempre dimostrata dal Genova Film Festival verso il cortometraggio e il documentario viene premiata dalla risposta da parte dei filmaker di tutta Italia, che di anno in anno mostrano sempre maggior interesse nei confronti del Concorso Nazionale: alle selezioni per quest’edizione hanno, infatti, partecipato circa 500 registi di ogni parte d’Italia.

Nel Concorso Nazionale per Cortometraggi, la presenza, nei 19 film in gara, di nomi e volti noti del cinema e della televisione, conferma il forte interesse nei confronti del formato breve. I titoli selezionati esplorano ambiti molti diversi della fiction. Molti i film che trattano la complessità dei rapporti familiari – Ainult Meie Kolm - Solo noi tre di Giampietro Balia, Di  dal vetro di Andrea Di Bari con Erri De Luca e Isa Danieli, L'intruso di Filippo Meneghetti con Roberto Citran, Pòppitu di Roberto De Feo e Vito Palumbo, La scatola nera di Alessandra Bruno con Sandra Ceccarelli, Una volta fuori di Renato Chiocca – o che raccontano storie di solitudine (In fondo a destra di Valerio Groppa con Sergio Fiorentini, La sera prima di Massimo Fallai con Giorgio Colangeli). Altri titoli si misurano con diverse urgenze sociali, dalla violenza sulle donne (La casa di Ester di Stefano Chiodini con Cecilia Dazzi), all’emarginazione e all’infanzia negata (L'estate che non viene di Pasquale Marino, Tiger boy di Gabriele Mainetti). Il coraggio civile, l’aspirazione alla libertà, la lotta alla sopraffazione ispirano diversi altri lavori: Cusutu 'n coddu di Giovanni La Pàrola con Giovanni Calcagno, Los aviones que se caen di Mario Piredda, Lutto di civiltà di Pierluigi Ferrandini, Munnizza di Licio Esposito su Peppino Impastato. Molte anche le storie che declinano in varie gradazioni il genere della commedia: Chasing Bobby di Adel Oberto, Il giorno che vuoi che sia di Alessio De Nicola, Il numero di Sharon di Roberto Gagnor, Sotto casa di Alessio Lauria.

La giuria ufficiale del Concorso nazionale cortometraggi è composta dall'autore televisivo e critico Filippo Casaccia, dall'attrice Camilla Filippi e dal regista Lucio Pellegrini. Il Premio per il miglior cortometraggio consiste in servizi per il valore di 1500 euro offerti da Augustuscolor (Roma) e Servizi per il valore di 1000 euro offerti da E-Motion (Genova). La giuria assegnerà anche il Premio per la Miglior Colonna Sonora.


Nel Concorso Nazionale per Documentari i 9 titoli in gara spaziano attraverso temi ed ambientazioni molto differenti. Il confronto interetnico tra culture e tradizioni diverse raccontato attraverso storie individuali – Jeans e Martò di Clio Sozzani e Claudia Palazzi, Heroes and heroines - Eroi e eroine di Filippo Papini, Danilo Monte – si alterna alla dimensione più intima della ricerca spirituale (Tre anni, tre mesi, tre giorni di Nicolas Franik e Anouchka Lazarev), della realizzazione creativa di sé (Emma Dante Sud Costa Occidentale di Clarissa Cappellani) o dell’affermazione personale (Hit the road, nonna di Duccio Chiarini). Molti i titoli che contribuiscono a disegnare uno spaccato significativo dell’Italia contemporanea, da Nord a Sud: dalla passione civile che ha spinto Pino Masciari a ribellarsi alla 'ndrangheta diventando testimone di giustizia (Pino Masciari - Storia di un imprenditore calabrese di Alessandro Marinelli), all’inseguimento dei sogni di gloria televisiva (Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi di Vito Palmieri), al disagio degli "invisibili", degli emarginati della società dei consumi (Adesso come adesso di Michele Casiraghi, Zavorra di Vincenzo Mineo).

La giuria ufficiale del Concorso Nazionale Documentari è composta dai registi Carlo A. Bachschmidt, Giovanni Covini e Massimo Lauria.
I cortometraggi e i documentari finalisti partecipano anche all’assegnazione del Premio della Critica (giuria composta da cinque membri del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: Claudio Bertieri, Massimo Lechi, Massimo Marchelli, Anna Parodi e Barbara Zorzoli) del Premio Daunbailò, che consiste in due giorni di utilizzo gratuito della sala di posa del videoporto di Genova Cornigliano e

al Premio del Pubblico, che vede la partecipazione di The Space Cinema. The Space Cinema, oltre ad ospitare e rendere possibile l’edizione 2012 del GFF, quest’anno metterà a disposizione anche un premio speciale, destinato a rendere il pubblico protagonista. Nel corso della serata finale, tra tutti i votanti, verrà infatti estratto un nominativo cui sarà assegnata una Vip Pass The Space, valida per un anno di cinema gratis. Lo stesso premio verrà assegnato allautore dellopera più votata dal pubblico del Festival.


Genova per noi


La sezione “Genova per noi”, dedicata a registi, protagonisti e set liguri, presenta quest’anno quattro nuove opere, tra cui due titoli che ricostruiscono con materiali inediti i tragici eventi del G8 del 2001. Black Block di Carlo A. Bachschmidt viene proiettato (venerdì 6 luglio, alle ore 17.40), a ridosso della lettura della sentenza di Cassazione sulle violenze alla Diaz. Il regista, che ha intervistato alcuni giovani stranieri presenti nella caserma la notte di quel tragico 2 luglio e restituisce nel documentario la loro versioni dei fatti. Anche The Summit, diretto da Franco Fracassi e Massimo Lauria, getta nuova luce, a dieci anni di distanza, su molte zone d’ombra del G8 genovese e del suo epilogo di sangue, di cui ricostruisce dinamiche e meccanismi servendosi del lavoro di oltre 50 persone e attingendo da un’immensa mole di materiali documentali. La Banda di Piazza del Caricamento di Alessandro Plaia racconta la nascita e la storia del sempre più noto ensemble multietnico di stanza a Genova e del suo originale spettacolo eco-sostenibile Musicycle, alimentato unicamente dall'energia prodotta da biciclette. La proiezione sarà seguita da un concerto acustico della Banda di Piazza Caricamento, in collaborazione con il Festival Musicale del Mediterraneo.

Angelo Licata, torinese di origine ma ligure d’adozione, infine presenta al Festival Dark Resurrection Volume 0, secondo fan film ispirato all'universo di Star Wars di George Lucas realizzato dal regista con basso budget ed alti effetti speciali e interpretato, tra gli altri, da Fausto Brizzi e Marco Martani.



Omaggio a Vittorio Gassman

Il consueto “Omaggio a Vittorio Gassman”, che il Festival propone dal 2001 in ricordo del grande attore nato a Genova e in accordo con la sua famiglia e che coinvolge ogni anno un grande numero di appassionati, ripropone quest’anno la visione de Il successo (martedì 3 luglio alle ore 21), nell’ambito di un incontro con Oreste De Fornari, Claudio G. Fava e Aldo Viganò. Nel film del 1963, diretto da Mauro Morassi (cui poi subentrerà Risi, ma senza firmare), sceneggiato da Maccari e Scola, Gassman recita accanto a Jean Louis Trintignant. Il “team” è, quindi, lo stesso de Il sorpasso, realizzato l’anno precedente, di cui Il successo rappresenta “un sequel. O quasi”, secondo la definizione adottata dal critico Oreste De Fornari nel suo libro I filobus sono pieni di gente onesta. Il sorpasso 1962-2012, la cui riedizione (da Falsopiano) viene presentata nel corso della serata.


Proposte

In omaggio al regista Lucio Pellegrini e all’attrice Camilla Filippi, giurati del Concorso cortometraggi, il Festival propone, venerdì 6 luglio, alle ore 21, La vita facile, il film ambientato in Kenya (che ha come protagonisti Pierfrancesco Favino e Stefano Accorsi) che li ha visti lavorare insieme.

In collaborazione con il Festival Suq, viene proposto, inoltre, La straniera, di Marco Turco, storia di un difficile amore interetnico ambientata a Torino.



Obiettivo Liguria

La sezione competitiva regionale, da sempre vero vivaio di talenti liguri, presenta quest’anno 21 film in concorso.

La giuria di questa edizione di Obiettivo Liguria è composta dalle giornaliste Francesca Baroncelli ed Emanuela Mortari e dal presidente di E-Motion Nello Brancaccio.



Premiazione & festa

La premiazione del Festival (sabato 7 luglio, dalle ore 21.30) sarà seguita dalla proiezione di The Summit, in anteprima genovese, e quindi da una festa finale a ingresso dalle ore 24 in poi al Banano Tsunami, al Porto Antico.

 

 

 
 
 
 
 
 
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