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del 25 11 2007

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Il cinema di Eyal Sivan

Riceviamo e pubblichiamo:

DUBITARE DISOBBEDIRE COMBATTERE

IL CINEMA DI EYAL SIVAN

Cinema Gnomo 28 novembre - 2 dicembre 2007

Israele Palestina, la Shoah, ma anche lo spionaggio della Stasi, l'Africa, l'America post 11/9 e la Polonia: lo sguardo analitico di Eyal Sivan (nato a Haifa, Israele nel 1964, da vent'anni residente in Europa) smonta le costruzioni ideologiche e le ambiguità dei totalitarismi e offre allo spettatore la possibilità di capire la realtà cercando dentro di sé. Uno dei documentaristi più importanti di oggi, analista raffinato e grande costruttore di forme cinematografiche.

Mercoledi 28 novembre

h 18.30 Aqabat-Jaber, vie de passage (1987, 81') 16mm

La vita ad Aquabat-Jaber, uno dei sessanta campi profughi costruiti in Palestina dall'Onu nel 1948, è da sempre improntata alla precarietà. Oggi il campo assomiglia a un villaggio fantasma, eroso dal vento e coperto dalla sabbia del deserto. Premio della giuria al Cinéma du Réel di Parigi.

h 20.30 Izkor: Les esclaves de la memoire (1991, 98') video

Izkor in ebraico significa "Ricordati!" ed è proprio la memoria, ampiamente manipolata, il perno ideologico del progetto educativo della scuola israeliana. Israele raccontata a partire dai fondamenti ideologici dello Stato.

h 22.30 Aqabat-Jaber: Paix sans retour? (1995, 61') 16mm

Ritorno a Aqabat-Jaber dopo l'Intifada. I soldati israeliani abbandonano la zona ma gli abitanti del campo non possono tornare nelle case dei loro avi. Storia di una pace difficile.

Giovedì 29

h 18.30 Israland (1991, 58') video

Durante la Guerra del Golfo, a Tel-Aviv un ingegnere israeliano, due manovali palestinesi e un architetto georgiano costruiscono un parco divertimenti. Il racconto pungente di piccoli odi in un'impresa volta al piacere.

h 20.00 Uno specialista di Eyal Sivan e Rony Brauman (1999, 128') 35mm

Il processo a Gerusalemme di Adolf Eichmann interamente ricostruito attraverso le immagini d'archivio. Ispirato a La banalità del male di Hannah Arendt, è una descrizione del funzionamento della macchina dello sterminio, della sua terrificante normalità.

h 22.30 Jerusalems: Le syndrome borderline (1994, 64') 16mm

Tra finzione e documentario, il film s'ispira alla sindrome che colpiva molti dei turisti che arrivavano a Gerusalemme, città dai mille volti, sacra, simbolo d'orgoglio.

Venerdì 30

h 18.30 Route 181, fragments d'un voyage en Palestine-Israel - Sud di Eyal Sivan e Michel Khleifi (2003, 85') video

h 20.00 Route 181, fragments d'un voyage en Palestine-Israel - Centre (103') video

h 22.00 Route 181, fragments d'un voyage en Palestine-Israel - Nord (85') video

Un regista israeliano e un regista palestinese viaggiano lungo la linea che, secondo il decreto 181 dell'Onu del 1947, avrebbe dovuto separare Palestina e Israele. Uno sguardo comune sulle genti di un paese diviso, un film che è esso stesso il tentativo di un dialogo.

Sabato 1 dicembre

h 15.30 Izkor: Les esclaves de la memoire replica

h 17.30 Itgaber: Le triomphe sur soi/1: De la science et des valeurs (1993, 85') video

h 19.00 Itgaber: Le triomphe sur soi/2: De l'Etat e de la loi (1993, 85') video

Il professor Yeshayahou Leibowitz, filosofo e scienziato, riflette sull'Uomo, la volontà e la libertà. Le sue parole, a sostegno dei soldati che si rifiutano di operare nei territori occupati, sono un richiamo alla responsabilità di uomini e cittadini.

h 21.00 Burundi: sous la terreur (1996, 13') 35mm

Burundi, 21 ottobre 1993: il presidente N'Dadaye, eletto democraticamente, è ucciso da un gruppo di ufficiali. In seguito ai disordini, cittadini diventano dei rifugiati nel loro stesso paese.

Itsembatsemba: Rwanda un genocide plus tard (1996, 13') 35mm

Le immagini di una strage passata sotto silenzio dai grandi media delle potenze mondiali.

h 21.30 Irak: Quand les soldats meurent… (2005, 54') video

Dei soldati americani morti in Iraq restano solo dei volti appesi a un muro. Partendo da cinque immagini, il film racconta il dramma di cinque famiglie.

h 22.30 Pour l'amour du peuple di Eyal Sivan e Audrey Maurion (2004, 98') 35mm

Un agente della Stasi racconta il controllo della popolazione nella Repubblica Democratica Tedesca. Realizzato a partire dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, un saggio sul funzionamento dei regimi autoritari.

Domenica 2

SEMINARIO CON EYAL SIVAN, Teatro i, via Gaudenzio Ferrari, 11. h. 10.30 - 13; 14.30 - 18 (iscrizioni dal 20/11: 02 3313411, fmkmi@tiscali.it)

h 15.00 Route 181, fragments d'un voyage en Palestine-Israel - Sud replica

h 17.00 Route 181, fragments d'un voyage en Palestine-Israel - Centre replica

h 19.00 Route 181, fragments d'un voyage en Palestine-Israel - Nord replica

h 20.45 Citoyens K (2007, 54') video

Ritratto dei fratelli Kaczynski, presidente e primo ministro della Polonia. Immagine, gestione del potere, ambiguità: due politici a loro modo esemplari.

h 22.00 Pour l'amour du peuple (2004, 98') replica

Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli italiani

In collaborazione con Teatro i, via Gaudenzio Ferrari, 11, Museo del cinema di Torino

 
 
 
 
 
 
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