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del 08 09 2004

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Placido presenta un grande film comico

Risate durante tutto il film, scene di isteria, esplosioni di fischi, urla di scherno, chiusura con una decina di minuti di esternazioni di dissenso e derisioni di ogni sorta.

Questa l'accoglienza riservata da critici e giornalisti a Ovunque sei, film di Michele Placido che in molti giurano essere la boiata più pazzesca mai passata in concorso a Venezia.
Accoglienza migliore da parte del pubblico, molti sono usciti durante la proiezione ma quelli rimasti hanno applaudito un po', i maligni dicono che erano lì per quello.

Il film viene descritto da chi ha avuto la fortuna di poterlo sbeffeggiare in anteprima come un cielo sopra Berlino scritto da un imbecille. Un film presuntuoso all'inverosimile, che vuole essere un capolavoro metafisico ed è in realtà soltanto un'accozzaglia di frasi fatte e dialoghi terrificanti per banalità e inutilità. Del tutto gratuita poi sarebbe la scena di nudo della figlia del regista, Violante Placido, e di Stefano Accorsi, scena ugualmente accolta dallo scoppio di fragorose risate.

I telegiornali della RAI si sono affrettati a dire che non è successo niente, che il pubblico comunque ha gradito il film, che il film non è affatto così male e via dicendo.

I soliti maligni probabilmente non hanno tutti i torti quando sostengono che questa porcheria sia stata inserita in concorso, rubando il posto a L'amore ritrovato di Mazzacurati, soltanto per fare un favore alla produzione RAI Cinema.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 2 commenti

 
 
utente
Sara
  • commento Boiate in laguna: 1) sempre Placido-Accorsi Un viaggio chiamato amore, 2) Luce dei miei occhi con quella che si ostinano a chiamare attrice Ceccarelli
 
 
 
 
 
utente
Raffaella
  • commento Un putiferio di scherno per un film italiano pretenzioso? Ma ERA ORAAA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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