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del 22 12 2006

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Retrospettiva Alain Resnais a Villa Medici

Riceviamo e pubblichiamo:

ALAIN RESNAIS

RETROSPETTIVA

Sabato 13 - Domenica 21 gennaio 2007

Dai primi documentari agli anni 90: 6 cortometraggi e 11 lungometraggi.

Tutti i film verranno proiettati in pellicola in versione originale con sottotitoli in italiano.

 

In collaborazione con Cineteca di Bologna, Alliance Française de Bologne, Fondazione Cineteca Italiana, Ambasciata di Francia (BCLA), Centro Espressioni Cinematografiche di Udine.

«Alain Resnais è considerato uno dei padri del cinema moderno. Dopo l'eclatante esordio avvenuto a Cannes con Hiroshima mon amour nel 1959, Resnais ha portato avanti un cinema particolare, basato su singolari rappresentazioni del tempo, in particolare considerandolo nella sua dimensione più intima ed enigmatica: quella della memoria.

Fin dai cortometraggi, il suo cinema ha sondato le tracce del tempo che si sedimentano nelle pieghe del vissuto, sia che si tratti delle onde sismiche propagate dagli eventi bellici che hanno squarciato il secolo appena trascorso: Guernica (1950), Auschwitz (Notte e nebbia, 1955), la guerra d'Algeria (Muriel, il tempo d'un ritorno, 1963), la guerra civile spagnola (La guerra è finita, 1966), sia che si tratti dell'immaginario nato dalla creatività dell'uomo: quello derivante dalla pittura (Van Gogh, 1948, premiato con l'oscar), dalla letteratura (Providence, 1976). Strettamente legato alla dimensione del tempo, l'altro grande asse su cui si articola la modernità del cinema di Resnais è la sperimentazione del linguaggio cinematografico, attraverso l'esplorazione di generi diversi al fine di creare forme sempre nuove di racconto, cosa che ne fa un regista che sfugge ad ogni classificazione.

Resnais, regista della memoria? Questa definizione necessita però più di un chiarimento. Secondo il regista francese infatti esistono due modi per far cinema: riprendere la realtà nei suoi accadimenti quotidiani; esplorare con la macchina da presa la coscienza delle persone. Resnais è convinto cioè che, oltre al livello visibile, è perfettamente reale anche il frutto del pensiero, delle sensazioni, della memoria dell'uomo, giacché tutti questi elementi contribuiscono alla comprensione delle cose e del mondo.

Il mondo, nella visione di Resnais, sembra assumere la forma di un puzzle, fatto di elementi eterogenei che attestano la complessità dell'uomo moderno e della sua storia.»

Roberto Zemignan, curatore del convegno "Lo sguardo dei maestri" dedicato quest'anno a Alain Resnais (Pordenone, 2-3 febbraio 2007).

Nel 1995 Alain Resnais ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera.

Sala cinema Michel Piccoli

Per informazioni: www.villamedici.it

 
 
 
 
 
 
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