feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Trama

George Falconer è un professore inglese di 52 anni e, dopo la morte del proprio compagno, tenta di trovare un senso nella propria vita.

 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 1/5
  • valutazione
  • Storiella pretenziosa di un anziano professore che perde il compagno dopo 16 anni, decide di uccidersi ma scopre che la vita può riservare sempre delle sorprese. Ma solo se son belle, e magari griffate Tom Ford.
  •  
 
voto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • senza voto
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 0 lettori
  •  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
Recensione 1
Fratellanza - Brotherhood
  • di Nicolo Donato
  • dal 02 07 2010
  • genere Drammatico
  • tipo Psicologico
  • Papupop
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 2
Segreti di famiglia
  • di Francis Ford Coppola
  • dal 20 11 2009
  • genere Drammatico
  • tipo Psicologico
  • Antinoo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 3
Il cacciatore di aquiloni
  • di Marc Forster
  • dal 28 03 2008
  • genere Drammatico
  • tipo Psicologico
  • Elena De Dominicis
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 4
Primo amore
  • di Matteo Garrone
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Psicologico
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 5
Il nastro bianco
  • di Michael Haneke
  • dal 30 10 2009
  • genere Drammatico
  • tipo Psicologico
  • Severino Faccin
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

A Single Man

di Tom Ford

 
    Dati
  • Titolo originale: A Single Man
  • Soggetto: Christopher Isherwood (dal romanzo Un uomo solo)
  • Sceneggiatura: Tom Ford, David Scearce
  • Genere: Drammatico - Psicologico
  • Durata: 99 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2009
  • Produzione: Artina Films, Depth of Field, Fade to Black Productions
  • Distribuzione: Archibald
  • Data di uscita: 15 01 2010
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

Le ferite d'amor non può guarirle che chi le ha fatte. Ma la carne fresca è un ottimo emostatico.

di Antinoo

Un corpo nudo, virile, immerso in un'acqua che non capisci immediatamente se simboleggi la rinascita in un nuovo liquido amniotico o il lasciarsi sommergere dalla sofferenza: è con questa scena tutta tesa a sedurti, complice il più che tronfio commento musicale di Abel Korzeniowski in coppia con Shigeru Umebayashi, che inizia il racconto dell'intera giornata di George (Colin Firth), forse la più illuminante della sua vita. E non ho usato il termine a caso: l'uomo è un grigio insegnante universitario di 52 anni che, da pochissimo, ha perso il proprio compagno dopo 16 anni di amore. Tutto, da allora, è divenuto per lui opaco, privo di interesse e assolutamente accessorio: come i tanti oggetti con cui, maniacalmente, si circonda e che gli ricordano istanti della sua felicità passata. Nel buio di questa giornata, attimi di luce, istanti di opportunità, squarceranno i suoi progetti suicidi: un invito dalla sua storica amica Charley (Julianne Moore), l'incontro fortuito con il bellissimo e disponibile Carlos (Jon Kortajarena) e la corte, serrata ma discreta, di un suo giovane, e forse ancora inconsapevole, studente: Kenny (Nicholas Hoult). Brevi e fugaci attimi in cui le immagini si riscaldano a testimoniare che la vita vale sempre la pena di essere vissuta, nonostante la mancanza, il dolore ed il lutto: perché la possibilità di un futuro è sempre possibile. Specie se al gusto di carne fresca.

È questa, in realtà, la modestissima e davvero sopravvalutata morale di A single man, prima fatica di Tom Ford alla regia. Ora toccherebbe spiegargli che un film non va organizzato e pensato come il backstage di una sfilata: se ambienti un film negli anni '60, suvvia siamo seri, non puoi davvero credere che la gente di ogni giorno ed in ogni luogo sembri appena uscita da un numero di Flair.

Inoltre, se devi esibire tutti i luoghi comuni del genere, dalla famigliola felice e pseudo progressista dall'altra parte dello steccato al marchettaro ispanico al supermercato; dall'amica frociarola irrimediabilmente sola e innamorata di te nonostante 20 anni di omosessualità garantita e certificata che non si trattiene dal metterti la lingua in bocca senza alcun ritegno per la tua esibita vedovanza, allo studentello sbarbato ed ambiguo che si fa trovare ovunque tu vada non necessariamente vestito, non c'era mica bisogno di mettere tanta cura nei dettagli estetici, utilizzare il patetico artifizio della luce che va e viene ed organizzare un casting di modelli. Bastava un po' più di onesta intellettuale e fare un filmino patinato pride oriented senza tante pretese o decidere per una cosa nazionalpopolare ma con un minimo di sentimento alla Le fate ignoranti. Se, invece, Tom Ford voleva davvero descrivere visivamente la sensazione di andare alla deriva per la scomparsa della persona più importante della propria vita, la sorda disperazione che ti spinge a desiderare di morire piuttosto che sopravvivergli e lo stupore dello scoprirsi vivi nonostante tutto, che la vita continua malgrado Noi stessi, non ha soltanto ancora tanto da imparare: ha proprio sbagliato film.

Sprecato il talento di Nicholas Hoult ed il suo fascino ambiguo, anche a causa di una inspiegabile tinta castana, sprecata la fugace ed evocativa apparizione di Jon Kortajarena, direttamente dalle passerelle di Gucci, sprecata la fisicità di Colin Firth, che appare credibile solo negli ultimi istanti quando è sospeso tra il desiderio di lasciarsi alle spalle il suo lutto, spogliandosi letteralmente di ogni nastro nero, e sprecati i tratti di Julianne Moore, costretti in una maschera da macchietta che davvero fa rimpiangere i serial più stereotipati sull'argomento, da The L World a Queer as folk.

Insomma, se eravate affascinati da ciò che il trailer e le aspettative promettevano, un film sincero e potente, che raccontasse una storia d'amore di respiro universale, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, continuate tranquillamente a guardare I segreti di Brokeback Mountain: A single man è una specie di mondo plasticoso in cui Ken trova il suo Big Jim, lo perde e poi scopre che, tutto sommato la versione Boyz delle bambole Bratz non è poi così male. Confezione compresa.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 0 commenti

 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.