Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Uno spaccato dolceamaro dei rapporti tra uomini e donne, da una prospettiva alquanto insolita.
Il voto dei lettori
- voto medio
- senza voto
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 0 lettori
- di Renate Costa
- dal 04 03 2011
- genere Drammatico
- tipo Documentario
- Sara Troilo
- di Sabina Guzzanti
- dal 07 05 2010
- genere Drammatico
- tipo Documentario
- Sara Troilo
- di Alex Gibney
- dal 22 05 2009
- genere Drammatico
- tipo Documentario
- Roberta Folatti
- di Michael Winterbottom, Mat Whitecross
- dal 15 09 2006
- genere Drammatico
- tipo Documentario
- Stefano Tirelli
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Eva e Adamo
di Vittorio Moroni
- Dati
- Titolo originale: Eva e Adamo
- Soggetto: Vittorio Moroni, Marco Piccarreda
- Sceneggiatura: Vittorio Moroni, Marco Piccarreda
- Genere: Drammatico - Documentario
- Durata: 77 min.
- Nazionalità: Italia
- Anno: 2009
- Produzione: 50Notturno
- Distribuzione: 50N
- Data di uscita: 25 09 2009
Le strade tortuose dell'amore
di Roberta Folatti
Si chiama Eva e Adamo, con precedenza al nome femminile perchè in questo documentario che racconta la vita vera sono soprattutto le donne a guidare i destini, a compiere le scelte scomode, a mettersi in gioco. Qualcuno dirà: come sempre. Vittorio Moroni prosegue sulla via del rigore, della coerenza, del rispetto per la verità dei suoi personaggi in un momento particolarmente difficile per il cinema italiano di qualità. C'è chi vorrebbe uniformare l'offerta ad un imbarazzante livello di povertà, nascondendo l'ignoranza dietro la veemenza ideologica.
Far uscire film come quelli di Moroni che non regalano nulla alla faciloneria televisiva, è diventata un'impresa rischiosissima, quasi da folli. Sì perchè quel "folle" di Moroni racconta di amori carichi di sacrificio, di scelte controcorrente, di sentimenti sussurrati e ambiguità striscianti. I protagonisti del suo film, incrociati per caso mentre accompagnava da distributore indipendente il suo precedente lavoro Le ferie di Licu, hanno facce scavate, portano sul corpo i segni dell'età o della malattia, vivono in case squallide e fanno i conti con le intemperie quotidiane. L'amore non scrive un lieto fine rassicurante, lascia aperti mille dubbi, insicurezze sul futuro, timori molto fondati. L'amore come lo concepiscono loro, le donne di Eva e Adamo, forse non esiste, però grazie alla loro caparbietà, a quella forza ostinata che non è solo idealismo, è anche solida concretezza, qualcosa si dipana e tesse trame sottili ma resistenti.
La signora settantenne sfida il giudizio delle figlie e prosegue la sua ardita ricerca di benessere, di felicità, forse l'illusione di un'eterna giovinezza. Lo considera un suo diritto e non si fa spaventare dalla disapprovazione o dalla curiosità morbosa che legge negli occhi della gente che incontra. Ha sposato un uomo di colore che ha la metà dei suoi anni, una delle sue figlie, avuta dal precedente matrimonio, si rifiuta di vederla da molto tempo. Lei stessa non si nasconde dei dubbi sulle vere intenzioni del giovane compagno che comincia a farle richieste economiche e preme perchè si trasferiscano in Senegal, ma il vento che la spinge ad assaporare ancora la vita è più forte di tutto. L'amore romantico che vorrebbe lo riversa nei romanzi rosa che scrive. Ma niente può impedirle di essere fiera quando cammina per strada mano nella mano con quell'uomo così diverso da lei.
La seconda storia è quella di un'attrazione che ha sfidato la malattia e ha scardinato i ruoli: lei si è assunta tutte le responsabilità familiari perchè ha scelto di sposare una persona malata di sclerosi multipla che col passare del tempo diventa sempre meno autosufficiente. Malgrado questo ha voluto due figli da lui e li sta crescendo praticamente da sola. Ma il suo compagno, anche se non parla e quasi non si muove più, rappresenta comunque una figura importante per i bambini, esiste una forma di comunicazione sotteranea fra loro e quella famiglia ha trovato dei binari personalissimi su cui correre.
Moroni, attraverso le interviste a queste coppie, soprattutto alle "Eve", dipinge un ritratto del mondo femminile tra emancipazione e anelito al sacrificio, tra voglia di libertà e bisogno di un ancoraggio forte.
La più giovane delle tre protagoniste è forse anche la più fragile, e fragile sembra quel rapporto costruito con un compagno ancora poco maturo per affrontare coscenziosamente una paternità. Tra liti e riappacificazioni, i due ragazzi dell'ultima coppia sembrano impreparati a sopravvivere in un mondo duro che tende ad emarginarli, e il futuro della loro bambina appare piuttosto incerto.
I tre racconti si chiudono con una serie di interrogativi: dureranno quegli amori, "Eva" ne reggerà il peso quasi interamente sulle sue spalle? "Adamo" saprà avere un guizzo di temerarietà per rinnovare l'incantesimo di una strana alchimia, di una inconsueta alleanza?
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.