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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Locandina
 
 
 
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Trama

Un professore, per spiegare la dittatura ai propri studenti, tenta di effettuare un esperimento che però gli sfuggirà presto di mano.

 
 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3.5/5
  • valutazione
  • L'Onda si ingrossa evocando inquietanti fantasmi.
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • senza voto
  • numero votanti
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Info

L'onda

di Dennis Gansel

 
    Dati
  • Titolo originale: Die Welle
  • Soggetto: Todd Strasser (romanzo)
  • Sceneggiatura: Dennis Gansel, Peter Thorwarth
  • Genere: Drammatico - Psicologico
  • Durata: 101 min.
     
  • Nazionalità: Germania
  • Anno: 2008
  • Produzione: Rat Pack Filmproduktion GmbH
  • Distribuzione: BIM
  • Data di uscita: 27 02 2009
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Sulle orme del nazionalsocialismo

di Roberta Folatti

I ragazzi protagonisti del film di Dennis Gansel assomigliano ai loro coetanei di dieci, venti, trent'anni fa. Forse anche a quelli che vissero la nascita e l'ascesa del nazionalsocialismo in Germania. L'istantanea scattata dal regista tedesco ci mostra dei giovani attenti, capaci d'ironia, che soffrono per il rapporto coi genitori - spesso assenti o troppo permissivi. Il loro tallone d'Achille è la mancanza di vere motivazioni, di obiettivi importanti, di quel motore interno che fece correre altre generazioni. Quando c'è penuria di ideali, quando si mitizza il nulla, anche la disciplina può apparire qualcosa di bello e giusto, diventando una specie di aspirazione.

L'onda ripercorre un episodio realmente accaduto negli Stati Uniti, riambientandolo nella Germania dei giorni nostri. Un professore tentò un esperimento in una classe di un liceo di Palo Alto, volle vedere se i suoi studenti si sarebbero piegati a quella forma di "obbedienza cieca" che fu alla base dell'affermarsi del nazismo. Facendo leva su alcuni aspetti abbastanza elementari come la disciplina, l'abolizione delle differenze, il senso di coesione, la difesa del gruppo dagli attacchi esterni, si venne a creare un clima di aggressività e di perdita della capacità critica che finì per diventare una minaccia per l'intera scuola. I ragazzi si erano in un certo senso spersonalizzati attraverso un'identificazione patologica con il gruppo. Il professore, impaurito da ciò che aveva innescato, decise di sospendere l'esperimento, che rimase però un punto di riferimento per gli studiosi di queste dinamiche. Ne nacque anche un romanzo "Die Welle" ("L'onda"), ispirato a questo episodio e diventato un classico della letteratura per ragazzi, lettura obbligatoria in molte scuole tedesche.

L'onda di Gansel si svolge una quarantina d'anni dopo l'esperimento americano ma l'attualizzazione della vicenda è assolutamente credibile. All'inizio del film i ragazzi esprimono pareri quasi annoiati sul nazismo, dimostrando di considerarlo un capitolo del tutto superato e irripetibile. Anche chi prende le distanze con maggior consapevolezza tende a pensare che i tedeschi (e il mondo intero) abbiano imparato la lezione. A questo punto il loro professore di storia, che soffre di un senso di inferiorità verso i colleghi più titolati e verso la sua stessa compagna, decide di affrontare il ciclo di lezioni che ha davanti in modo decisamente fuori dagli schemi provando ai suoi studenti che instaurare un'autocrazia sarebbe ancora possibile. E che anzi è più facile di quanto si immagini...

Il piegarsi progressivo della classe alla sua volontà, l'entusiasmo crescente dei ragazzi per quella sorta di setta che verrà battezzata "L'onda" (niente a che vedere con la protesta studentesca in Italia), l'annullamento all'interno del gruppo delle individualità per far posto a una discilpina acritica, rendono bene l'idea di come possa scattare quel meccanismo perverso che alla lunga può uccidere la democrazia e dar vita a un'deologia terrificante come quella nazista. Naturalmente c'è anche chi resiste all'omologazione, in particolare due ragazze che cominciano con l'opporsi al diktat della camicia bianca e poi combattono attivamente il dilagare de L'Onda, stampando e diffondendo volantini che tentano di aprire gli occhi ai compagni. Ma si tratta di una minoranza, la folla si lascia affascinare dall'obbedianza cieca.

Con la mente offuscata dall'euforia di vedere il suo esperimento realizzarsi, il professore non ascolta le perplessità della sua compagna, delle studentesse più accorte, di uno dei ragazzi che a un certo punto si "sveglia" e si rende conto di trovarsi dentro un mostruoso ingranaggio. La presa di coscienza del professore arriverà troppo tardi, eviterà il disastro ma non la fine tragica del suo studente più fragile, più suggestionabile.

L'onda è una pellicola ben costruita, la tensione sale e si percepisce in perfetto parallelo con l'esaltazione dei ragazzi. La loro trasformazione in piccoli fanatici, inclini alla violenza, mette i brividi ma appare anche estremamente plausibile, anzi diciamo che mette i brividi proprio perchè risulta plausibile. Vedere per credere.

 
 
 
 
 
 
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