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Leoni per agnelli
di Robert Redford
- Dati
- Titolo originale: Lions for Lambs
- Soggetto: Matthew Michael Carnahan
- Sceneggiatura: Matthew Michael Carnahan
- Genere: Drammatico - Politico
- Durata: 91 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2007
- Produzione: Andell Entertainment, United Artists, Wildwood Enterprises
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Data di uscita: 21 12 2007
Il flebile ruggito di Redford
di Federico Lommi
Gli spunti ci sono e sono ottimi, i giochi di potere, i "dietro le quinte" della guerra, ciò che non ci viene detto, sono tutti elementi che contribuiscono alla verve del film, che in ogni caso rimane decisamente troppo lungo, tuttavia puzza tutto di già visto e di già sentito, di già pensato, lo spettatore medio ha un'idea ben precisa sull'America e sulla sua posizione nella guerra post 11/09. L'undici settembre è stata una data che ha cambiato decisamente il nostro pianeta e che quindi ha cambiato radicalmente anche il cinema, specialmente quello americano; Oliver Stone, serie tv (come CSI) commedie, libri . Gli USA sembrano essersi fossilizzati su questo evento, certo è sbagliato dimenticare, ma è ancor più sbagliato stare fermi e osservare, cosa che invece non sembra essere molto chiara al cineasta americano. Il suo film, alla fine, più che farci riflettere rischia di farci fraintendere su quale sia il vero messaggio che vuole divulgare: i soldati muoiono, l'ingiustizia trionfa, la libera stampa viene controllata e plagiata, il governo vince, gli USA perdono, solita vecchia morale che, tutto sommato, non sconvolge più nessuno.
Il vero cinema impegnato, quello sì che dovrebbe smuovere gli animi, scuotere anche l'utente medio e arrivare là, dove giornali, libri e persone non si sono mai spinte. Quest'opera non è tutta da buttare ma non va assolutamente sopravvalutata poiché capolavoro non è e non sarà mai! L'attenzione rimane sempre viva e le buone parti action/patriottistiche sono giustapposte a quelle più riflessive/statiche di colloquio, i "leoni", che dovrebbero essere i soldati mandati in guerra dagli "agnelli" al potere, ruggiscono e ringhiano rischiando quasi di indurci una compassione che davanti a certe immagini parrebbe innegabile e di condurci verso valori che forse prima di entrare in sala non avremmo mai condiviso. Davanti alla morte tutti diventano più comprensivi e americani e il cinema è uno dei mezzi più potenti al mondo per trasmettere determinati valori, il nostro compito è quindi fondamentale, mantenere salde le nostre idee senza farci condizionare dai media.
Nell'era del post-modernismo, dove tutti i valori rischiano di perdersi nel gran calderone, è più essenziale che mai entrare al cinema convinti di ciò che si pensa, per non rischiare magari un giorno di prendere lucciole per lanterne.
I lettori hanno scritto 1 commento
- indirizzo IP 213.140.11.141
- data e ora Mercoledì 16 Gennaio 2008 [19:10]
- commento Hai ragione: un ruggito alquanto flebile
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