feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3/5
  • valutazione
  • Zombie, donne bellissime,minimoto ed eroi che non sbagliano un colpo. Rodriguez sa come accarezzare i propri fan.
  •  
 
votovotovoto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 4/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 2 lettori
  •  
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

Grindhouse - Planet Terror

di Robert Rodriguez

 
    Dati
  • Titolo originale: Grindhouse - Planet Terror
  • Soggetto: Robert Rodriguez
  • Sceneggiatura: Robert Rodriguez
  • Genere: Commedia - Gore & splatter
  • Durata: 105 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2007
  • Produzione: Dimension Films, A Band Apart, Eyetronics Usa, Troublemaker Studios, The Weinstein Company, Rodriguez International Pictures
  • Distribuzione: Medusa
  • Data di uscita: 28 09 2007
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

E' solo una questione di genere: femmine e maschi, comico e horror.

di Sara Troilo

Dopo la parte scritta e diretta da Tarantino esce, a completamento dell'opera Grindhouse, Planet terror, con la firma di Robert Rodriguez (e chi avrebbe potuto mai essere?). Si passa dal mondo di stuntmen e stuntwomen a quello degli zombie da contagio per armi chimiche con un unico punto di unione: l'ospedale dove in A prova di morte ricoveravano Kurt Russell. A partire dal trailer del flm Machete si inquadra bene l'opera: l'esasperazione di alcuni generi cinematografici crea l'effetto comico. Dall'incipit che vede schierati da una parte il Sayid di Lost  (Naveen Andrews)con fascia nei capelli, giacca argentata lucida e un contenitore di testicoli umani trattati alla stregua di trofei e dall'altra il super militare Bruce Willis con maschera che lo fa respirare da un contenitore di gas con design da fantascienza anni '70, il film cade sempre più nel baratro dello splatter ridicolo e dell'esasperazione citazionista. Pellicola invecchiata ad arte come già in A prova di morte e iconografia d'altri tempi, sceneggiatura più truce rispetto a quella dell'amico Quentin che comunque si dà sempre un tono, Rodriguez fa andare in visibilio i fan, rivolta gli stomaci degli spettatori e rende ancora più scettici i detrattori moderati. Altro discorso per chi è capitato in sala per sbaglio: quelli hanno ottime probabilità di uscirne disgustati e molto arrabbiati. Sì perchè qui il trucco è stare al gioco del regista senza porsi grandi domande. E, se si decide di giocare, ci si diverte. Se invece ci si aspetta un horror-splatter capace anche di mischiare i generi o un clone della prima parte dell'opera realizzata da Tarantino, di fatto se ci si aspetta qualcosa, la delusione sale prepotente.


Chiunque vada in sala a vedere Planet terror dovrebbe farlo a ragion veduta, conoscendo un po' l'opera del regista e anche la sua biografia. Cresciuto a cartoni animati nel Texas con dieci fratelli, Rodriguez studia cinema e guadagna i soldi per realizzare il primo film offrendosi come cavia in test medici. La sua carriera è segnata dai litri di sangue che scorrono e dal numero elevato di morti e di armi da fuoco. Sarebbe interessante sapere a quali esperimenti si sia sottoposto il regista, si fa strada l'ipotesi che abbia dovuto ingerire roba forte. Se con queste informazioni a qualcuno è rimasta la voglia di affrontare il film, allora non mi resta che mettere in guardia dalle pustole che esplodono emettendo schifo rosso e viscido prima di tornare ad occuparmi dell''opera in questione. Tra l'altro non ho intenzione di sconsigliarne la visione, questo film va solo preso per il verso giusto e cioè come un comico splatter, tutto qui. Altra (e ultima) avvertenza riguarda la tanto sbandierata emancipazione femminile messa in atto nel nome del rinnovamento del genere. Sì, nei film degli anni '70 qui citati le donne andavano difese ed erano sempre impaurite mentre le eroine di Rodriguez sono forti e coraggiose, ma questo non significa che non debbano sottostare a rigidi canoni estetici partoriti dalla mente maschile. Microgonne di pelle, spacchi inguinali e scollature vertiginose sono il solito corredo e ciò che lo spettatore affezionato si aspetta più di ogni altra cosa. Penso che da questo punto di vista il percorso non subirà svolte: sarà sempre il solito campionario di donne immaginate dagli uomini e niente di più, ma nessuno si aspetta nulla da un citazionista né da un autore di commedie splatter.


A causa del duello che apre il film inzia il contagio dovuto al pericolosissimo gas che viene sprigionato per dispetto dal dottor Abby (Naveen Andrews) e che trasforma gli esseri umani in spaventose creature purulente e cannibali. Si crea così un manipolo di persone ancora sane che tentano di resistere agli inguardabili zombie, leader indiscusso è El wrey (Freddy Rodrguez che non è un parente di Robert) affiancato dalla go-go dancer privata di una gamba Cherry Darling (Rose McGowan). La coppia funziona alla grande, tra dialoghi melensi e grotteschi i due diventano i capi del gruppo e lo guidano verso una terra promessa con vista mare. Anche gli altri personaggi sono ben costruiti, su tutti la coppia di dottori formata da Dakota (Marley Shelton) e da Block (James Brolin) in piena crisi dal momento che lei ha deciso di lasciarlo per il vero amore della sua vita: Tammy, una bionda mozzafiato. Poi ci sono i fratelli Hague: J.T. il mago della carne alla griglia che dirige un luridissimo ristorante il cui unico avventore è il cane Ruggine e lo sceriffo che detesta il fratello perchè vince le competizioni di carne alla griglia. Con i due fratelli Hague, Rodriguez dipinge bene il fare texano tra pistole, modi rudi da gente che prende sul serio il testosterone e bistecche alte e sanguinolente. Gli attori sono tutti fenomenali (onore al regista oltre che a loro), eccezion fatta per il solito monoespressivo Tarantino che sta diventando via via più gonfio e brutto e che incarna il personaggio più inutile di tutto il film e cioè il soldato che vuole stuprare la bella Cherry. Nell'inutilità della scena si potrebbe però azzardare una lettura di sconfitta della virilità nella liquefazione del pene del soldato, lettura per altro rafforzata dall'ironico "io non sbaglio un colpo" detto da El wrey, peccato che questa si polverizzi nel finale e che non salvi questa parte centrale del film.


Se nella prima parte, infatti, il ritmo è sorretto da una sceneggiatura grintosa e comica, dopo un po' la miscela, per quanto esplosiva, si affievolisce per lasciare spazio a un po' di noia. La seconda parte del film è decisamente inferiore alla prima, manca di ritmo e le poche battute riuscite ("Io non sbaglio un colpo" su tutte) fanno da deboli fondamenta al resto. Le leggende narrano che il regista texano, allora adolescente, al termine di 1997: fuga da New York abbia esclamato: "Anch'io sarei capace di girare quella roba!". Di fatto, ripercorrendo la sua filmografia, non l'ha ancora dimostrato e di certo non lo dimostra con Planet terror. Probabilmente la stessa affermazione sarebbe potuta uscire fuori dalla bocca di Rob Zombie se avesse visto questo film prima di realizzare il suo La casa dei 1000 corpi perchè, se si stratta di rivisitazione e sdrammatizzazione di generi, quel film supera questo di Rodriguez. Dell'esclamazione del dodicenne texano si possono apprezzare la spontaneità e la scelta di un ottimo punto di riferimento che evidentemente continua a guidare la sua opera: musiche di Carpenter costellano tutto Planet terror.


Ora sta a voi, vi piace giocare al dottore che cura i morti viventi? Allora questo è il film che fa per voi.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 0 commenti

 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.