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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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  • Da vedere, sempre che ve la sentiate.
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  • dal 11 09 2009
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Sara Troilo
 
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Rec, la paura in diretta
  • di Jaume Balagueró, Paco Plaza
  • dal 29 02 2008
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Chiara Orlandi
 
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  • di Mikael Håfström
  • dal 23 11 2007
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Gianni Malotto
 
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Paranormal Activity
  • di Oren Peli
  • dal 05 02 2010
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Sara Troilo
 
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Black House
  • di Terra Shin
  • dal 25 07 2008
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Sara Troilo
 
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Info

Hostel : parte II

di Eli Roth

 
    Dati
  • Titolo originale: Hostel : part II
  • Soggetto: Eli Roth
  • Sceneggiatura: Eli Roth
  • Genere: Giallo - Horror
  • Durata: 96 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2007
  • Produzione: Raw Nerve, Screen Gems Inc., Lionsgate, International Production Company, Next Entertainment
  • Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
  • Data di uscita: 22 06 2007
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Ritorno all'ostello degli orrori

di Salvatore Padula

Beth, Lorna e Whitney sono tre ragazze statunitensi in vacanza in Italia. A Roma conoscono Axelle, avvenente modella che le convincerà a visitare il suo paese d'origine, la Slovacchia. Dopo qualche giorno trascorso tra villaggi caratteristici e feste popolari, si stringerà la tela tessuta da una spietata organizzazione criminale a loro insaputa e danno. Scopriranno infatti che l'ostello che le ospita insieme a decine e decine di altri turisti, tutti stranieri ed adolescenti, è in realtà una trappola dove i ragazzi vengono sequestrati, venduti in una segretissima ed esclusivissima asta tra ricchi, e poi da questi barbaramente torturati e uccisi in una fabbrica abbandonata. Sono ricchi. Ricchi e annoiati. Le donne, la droga, i soldi e il successo non danno più alcuna emozione. Come vincere l'apatia del quotidiano? Come spezzare l'insopportabile routine? Basta avere le giuste conoscenze. Qualcuno ti invia un e-mail, all'e-mail è allegata la foto di un ragazzo o di una ragazza. Basta rispondere con un'offerta e sperare che gli altri membri di questa "confraternita" non la superino. Chi riesce ad assicurarsi il "pezzo" prende un aereo per la Slovacchia, dove, in una fabbrica abbandonata ed isolata, potrà disporre come meglio crede del proprio acquisto. Disporre come? Niente sesso o cose simili, passatempi banali e ormai alla portata di tutti, ma tortura, sevizie, mutilazioni e infine, solo infine, assassinio.

Nuovo episodio e quindi nuovo campionario di violenza e atrocità varie. Innanzitutto si rassicuri chi ha apprezzato il primo perchè questo Hostel : parte II sembra immune dalla famigerata "sindrome da sequel". Spesso infatti, quando un film incassa parecchio, le case produttrici sfornano raffiche di seguiti per spremere l'interesse del pubblico con risultati a volte più che scadenti. Questo perché un'idea, per quanto originale essa sia, se sfruttata esageratamente fa presto ad inflazionarsi e a diventare banale. Hostel : parte II, invece, riesce al pari del primo nell'intento di nauseare e inorridire, con un nuovo catalogo di sevizie e torture stomachevoli quanto e se non peggiori di quelle viste in Hostel. Certo il concept di base non è stato toccato, e a tratti si ha l'impressione di vedere un clone del primo episodio, ma bisogna pur tener conto che questo non è uno di quei film che si va vedere perché si è attratti dalla trama, ma solo perché si ha voglia di misurarsi con il proprio stomaco. Nonostante ciò sono presenti sottili sfumature che differenziano i due lavori. Nel primo i fatti erano narrati esclusivamente dal punto di vista delle vittime e i milionari assassini erano più delle figure indefinite e spersonalizzate. Qui invece l'attenzione è forse maggiormente spostata su questi ultimi, sul loro lato umano, su quel loro combattere contro una noia insopportabile e insopprimibile che li mostra a loro volta come perseguitati.

Sottile ma allo stesso tempo chiaro è lo spirito antiamericano che ispira il film. Questi americani ricchi e scocciati che con i loro soldi pensano di poter disporre della vita degli altri per puro gioco, appare palesemente come una pesante stoccata al "Bush-pensiero" e al "leaderismo" statunitense. Un altro spunto interessante invece, è sicuramente simboleggiato dall'uso sfrenato dell'ironia che accompagna di pari passo le sequenze più repellenti e sanguinolente. L'intento è sicuramente quello di sdrammatizzare il tutto, ricordando agli spettatori che quelli sullo schermo sono pur sempre solo effetti speciali, e che il genere horror-splatter in fondo non va preso troppo sul serio. Gli effetti speciali sono tutti ottimi e curatissimi. Hostel : parte II raggiunge livelli di realismo a dir poco impressionanti, il tutto a scapito della quiete delle vostre viscere. Mutilazioni, squarci nella carne e fiotti di sangue (anche dal punto di vista sonoro) sembrano veri come non mai. La sceneggiatura invece funziona maluccio, come del resto nella maggior parte degli horror, ma qui in particolar modo, dove i dialoghi sembrerebbero più adatti ad un "teen movie" piuttosto che ad un film di questo genere.


In conclusione, di Hostel : parte II si può dire che è un film ben fatto, sicuramente non esente da difetti ma a cui non mancano interessanti spunti concettuali. Il sangue scorre a fiumi, e sicuramente saranno pochi quelli che non resteranno nauseati dalla violenza e dalla brutalità delle scene. E' quindi un decisamente da sconsigliare ai deboli di stomaco, ma che gli amanti del genere non dovrebbero assolutamente perdere, in quanto Hostel : parte II (così come lo stesso Hostel ) ha già un posto prenotato tra i film cult dell'horror.

 
 
 
 
 
 
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