Il voto del redattore
- voto
- 1.5/5
- valutazione
- Sole mare bikini e sangue: poteva essere, non è stato.
Il voto dei lettori
- voto medio
- senza voto
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 0 lettori
- di Darren Lynn Bousman
- dal
- genere Azione
- tipo Horror
- Stefano Tirelli
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Turistas
di John Stockwell
- Dati
- Titolo originale: Turistas
- Soggetto: Michael Ross - Michael Arlen Ross
- Sceneggiatura: Michael Ross - Michael Arlen Ross
- Genere: Azione - Horror
- Durata: 89 min.
- Nazionalità: Usa
- Anno: 2006
- Produzione: Stone Village
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: 00 00 0000
I soliti turisti fai da te...
di Carlo Griseri
Scrivere la recensione di un film come Turistas non è facile. A prima vista, lo ammetto, può sembrare molto semplice: poca complessità di trama, attori con pedigree di scarsa fama (a parte, eccezione unica, Melissa George), pretese quasi zero. Ma proprio per questi motivi a ben guardare la faccenda si complica: che dire? E poi, altra questione: rivolgersi al pubblico cosiddetto "generalista", dicendo banalmente che questo film non va visto, o cercare di parlare agli amanti dell'horror, a coloro che misurano la bellezza di una pellicola a litri di sangue? Non me ne voglia nessuno, ho scelto l'ultima di queste ipotesi. Partendo quindi da qui, devo subito dire che il film è una delusione. Molte delle caratteristiche tradizionali del genere sono rispettate, e ciò è un bene: un gruppetto di ragazzi (palestrati i "lui" - ma c'è sempre il nerd grassoccio e sfigatello, decisamente carine le "lei" - senza esclusione alcuna, of course) si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato, subisce efferatezze varie e perde in modo inventivo e cruento un buon numero di suoi membri (quando non tutti) per mano di un pazzo e misterioso assassino.
Turistas sembra mantenere fede a tutto ciò, ma non lo fa, e qui perde molto del suo fascino. Facciamo i conti (cercando faticosamente di evitare gli spoiler, anche se il fine di questa recensione non è quello di farvi andare al cinema a vedere il film, bensì il contrario!): il gruppetto di ragazzi è composto da 6 persone, tre ragazzi e tre ragazze. Fin qui tutto nella norma, ma se alla fine della storia sono tanti (solo chi lo vede saprà quanti!) a restare vivi e vegeti, e neanche sfigurati in qualche modo, solo un po' graffiati qua e là, non ci siamo proprio! E poi ancora minore è il numero di coloro che subiscono torture, che in questo tipo di film, dovrebbero abbondare. Solo una volta (non dirò di più!!!) avviene un'uccisione come Dio comanda, con squartamenti, annessi e connessi. Ma non basta, anche perché l'aguzzino agisce a fin di bene, vuole donare gli organi ai poveri malati brasiliani Anche la morale vuole fare, questo film.
Le ambientazioni sono decisamente attraenti, il Brasile (non lo avevo ancora detto vero che il tutto è ambientato tra le spiagge e la foresta del Paese carioca?) è davvero invitante, non fosse per i rischi che si possono correre a frequentare la gente del posto! E infatti il film, come prevedibile, ha suscitato le ire del locale ufficio del turismo, che ne ha denunciato l'immagine poco edificante che viene data del Paese
Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett, Max Brown, Raul Guterres sono i membri del cast. Solo i primi tre hanno un curriculum da segnalare: Duhamel è nel cast dei Transformers, la Wilde in quello di Alpha dog. Discorso più lungo per la George: dopo una folgorante ma breve apparizione da cantante in Mulholland drive, la si è vista nel remake di Amytiville horror, in Derailed con Clive Owen e in vari episodi di Alias. A dirigere il tutto, John Stockwell, già attore (Christine - La macchina infernale, Miliardi, Top gun), poi anche regista (suoi gli imperdibili Blue Crush e Trappola in fondo al mare, trait d'union tra questi film e Turistas belle ragazze in bikini e ambientazioni tropicali). Un lavoro senza infamia per un film senza lode. La pellicola si inserisce a pieno titolo nella serie di "torture movie", come vengono chiamati i vari Saw (1, 2, 3, ) e Hostel (1, 2, ), segnalandosi però come il peggiore di tutti, o almeno di quelli che hanno raggiunto le sale cinematografiche tricolore.
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