feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 5/5
  • valutazione
  • Un impero della mente da cui non potrete uscire.
  •  
 
votovotovotovotovoto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 4.2/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 19 lettori
  •  
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
Recensione 1
La mala educacion
  • di Pedro Almodovar
  • dal 08 10 2004
  • genere Drammatico
  • tipo Noir
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 2
Hollywoodland
  • di Allen Coulter
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Noir
  • Francesca Paciulli
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 3
False verità
  • di Atom Egoyan
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Noir
  • Alice Trippolini
 
votovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 4
Match Point
  • di Woody Allen
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Noir
  • Eduard Le Fou
 
votovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 5
Un giorno per sbaglio
  • di Julian Fellowes
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Noir
  • Carlo Griseri
 
votovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

INLAND EMPIRE

di David Lynch

 
    Dati
  • Titolo originale: INLAND EMPIRE
  • Soggetto: David Lynch
  • Sceneggiatura: David Lynch
  • Genere: Drammatico - Noir
  • Durata: 168 min.
     
  • Nazionalità: USA, Polonia, Francia
  • Anno: 2006
  • Produzione: Studio Canal
  • Distribuzione: Bim Film
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

Tutti sudditi di Lynch

di Antinoo

Una luce taglia in due lo schermo. I rumori industriali tanto cari al regista, invadono la sala. Una puntina scivola, gracchiante e tagliente, su un vinile. La scena si apre su uno stereotipato vialetto americano dove una strepitosa Grace Zabriskie (gia' osannata nei panni della signora Palmer in quel capolavoro assoluto che e' Twin Peaks e nel prequel di questo, Fuoco Cammina con Me) si aggira con occhi sgranati e andatura incerta, fino a giungere ad un elegante cancello. Qui si presenta come nuova vicina a Nikki Grace (una Laura Dern in totale stato di grazia), attrice in attesa di tornare alla ribalta, e non solo le anticipa che otterra' la parte da lei desiderata, quella di Susan Blue, in un film diretto dal regista Kingsley Stewart (Jeremy Irons), ma le fa vedere di fatto la scena, mostrandole cio' che nessuno dovrebbe mai vedere: il proprio doppio. Ma mi sono già spinto troppo in là e ognuna delle parole appena scritte Mi sembra irrispettosa per coloro che andranno a vedere INLAND EMPIRE, perche' svelano gia' troppo e perche' e' inutile cercare una trama in questo film. Ci sono due modi per ammirare l'arte piu' visionaria (parlo di Hieronymus Bosch, Magritte, Dali' o Picasso, ad esempio): munirsi di comoda guida che sciorini tutti i significati nascosti e riconducibili a periodo, tecnica e simbologia personale; lasciarsi invadere totalmente da cio' che si sta guardando, limitandosi a disporsi alla possessione senza voler comprendere necessariamente ogni cosa e, proprio per questo, comprendendo cio' che a Noi e' destinato. Mi ero ripromesso quest'ultimo approccio, come faccio sempre nei confronti di cio' che mi interessa vedere e non guardare soltanto.

Mi spiace per i commenti che ho sentito da un pubblico di presunti addetti ai lavori prima della proiezione ("Dune e Fuoco Cammina con Me sono davvero brutti, degli scivoloni per un regista cosi' dotato", "No, non ho visto Una Storia Vera perche' l'ambientazione mi e' sembrata cosi' provinciale") e per la gente che a meta' se n'e' andata, quando conosco persone che avrebbero venduto la dentiera della nonna per esserci. E Mi sento solo di aggiungere che Lynch qui tira le fila di moltissimi semi sparsi in questi anni: scopriaMo che la misteriosa Axxon N. e' una sorta di soap radiofonica tra i solchi di un consunto vinile e ritroviaMo scene di Rabbits l'allucinogena sit-com che ha per protagonisti conigli umanoidi.

La novita' principale e' la decisione di girare totalmente in digitale, inoltre qui vengono toccati temi che in Lynch non riscontro spesso, come la critica allo show business (gia' presente in Mullholland Drive), ai talk show e ad una certa immagine patinata della Hollywood fisica: dalle celebri colline agli ancora piu' celebri viali "stellati", quasi una tragica e sublime parodia del sogno di ogni Pretty Woman. Molti, invece, sono i temi feticcio, dalla scelta della protagonista (attrice per eccellenza di Lynch), alle tende rosse, alle lunghissime soggettive che dipanano porte su porte e pareti su pareti, l'opera d'arte all'interno dell'opera d'arte, agli occhiali da sole come maschera di seduzione esplicita, allo schioccare delle dita ancora ed ancora, fino al pericolo totale a cui l'amore, di qualsiasi natura, espone sempre e comunque. Un film perturbante e disturbante di cui, alla maniera della mistica, non si puo' dire, ma sperimentare esclusivamente sui propri sensi.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 11 commenti

 
 
utente
Dudoski
  • indirizzo IP 83.103.92.98
  • data e ora Lunedì 19 Febbraio 2007 [17:04]
  • commento Troppo criptico e allucinato per i miei gusti (meraviglioso l'incipit). Ho preferito i suoi ultimi due.
 
 
 
 
 
utente
Tetsuo
  • indirizzo IP 131.114.253.146
  • data e ora Mercoledì 21 Febbraio 2007 [12:43]
  • commento Sono passati diversi giorni e ancora non ho deciso se è vero che non mi è piaciuto. Ma ho molti dubbi: se anziché un collage di sequenze oniriche già conosciute e apprezzate da molti spettatori, tra i quali io, fosse stato un collage di frammenti sconosciuti, ci avrei riflettuto così tanto? Forse questo film fa leva su uno dei grandi punti deboli della critica, ovvero "è di Lynch, quindi deve essere per forza bello"? D'altronde lo stesso effetto mi fece Lost Highways, che apprezzai molto in seguito, ma che al confronto di I.E. è un film lineare e definito. Mentre lo guardavo non facevo che "desiderare" di vedere piuttosto The Grandmother, o Eraserhead o Six Figures Getting Sick. Erano necessarie 3 ore? Era necessario usare il digitale? Perché scegliere di rappresentare immagini così esteticamente imperfette? Una buona rappresentazione cinematografica della stream of consciousness sarebbe meravigliosa, eppure non mi sembra che qui ci sia la necessaria coesione per permettere di ammirare appassionatamente questo caos.
 
 
 
 
 
utente
Dudoski
  • indirizzo IP 83.103.92.98
  • data e ora Mercoledì 21 Febbraio 2007 [14:34]
  • commento Io sono ancora nella fase "ripensamento" ma, pur apprezzando la grandezza della regia di Lynch, non riesco ancora a staccarmi dall'idea che questo film è troppo insistito e volutamente eccessivamente
 
 
 
 
 
utente
Dudoski
  • indirizzo IP 83.103.92.98
  • data e ora Mercoledì 21 Febbraio 2007 [14:37]
  • commento criptico e fuorviante. Lost Highway è forse più "immaturo" e in via di definizione, ma l'ho "goduto" (proprio a livello di fruizione) maggiormente. E forse sì, 3 ore per l'impegno intellettuale che
 
 
 
 
 
utente
Dudoski
  • indirizzo IP 83.103.92.98
  • data e ora Mercoledì 21 Febbraio 2007 [14:39]
  • commento comporta il suo modus narrandi sono un po' troppe (anche se poi non è questo il punto).
 
 
 
 
Pagine: 1 2 3
 
 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.