Il voto del redattore
- voto
- 2.5/5
- valutazione
- Le avventure di Bombon e del suo padrone riescono, a tratti, a scaldare il cuore. E anche se il film non riesce sempre a mantenersi all'altezza, sembra già un motivo valido per vederlo.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4.4/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 6 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Bombón - El Perro
di Carlos Sorin
- Dati
- Titolo originale: El Perro
- Soggetto: Carlos Sorin
- Sceneggiatura: Santiago Calori, Salvador Roselli, Carlos Sorin
- Genere: Drammatico - Sociale
- Durata: 97 min.
- Nazionalità: Spagna, Argentina
- Anno: 2006
- Produzione: Romikin S.A., Guacamole Films
- Distribuzione: Mikado
- Data di uscita: 00 00 0000
Il dogo, l'orgoglio argentino
di Carlo Griseri
E' il momento dei cani nella sale cinematografiche italiane. Se qualche settimana fa a comparire sui nostri grandi schermi era stato solo Il cane giallo della Mongolia, ora sono ben tre le pellicole cinofile in visione.
Ce n'è per tutti i gusti, come all'interno di un negozio di animali (o di un canile municipale, a scelta): l'horror di bassa levatura The breed -
E poi c'è Bombon, il cane protagonista di El Perro, pellicola diretta nel 2004 dall'argentino Carlos Sorin e solo ora giunta da noi. Il film è ambientato in Patagonia, dove il meccanico disoccupato Juan, 52 anni, cerca di vendere per strada i suoi coltelli fatti a mano, con poco successo.
L'obiettivo è quello di sbarcare il lunario, dopo il licenziamento dalla stazione di servizio in cui lavorava che lo ha costretto a chiedere un letto all'abbondante famiglia della figlia. Sua moglie non la vede da anni. Ma non si sa bene perché.
In questo suo peregrinare, Juan aiuta una ragazza rimasta con l'auto in panne e riceve da lei - o meglio, dalla madre di lei - un pagamento speciale: Bombon, un giovane dogo (razza argentina di recente storia ma già di alto valore), eredità del marito recentemente scomparso e dotato di un signor pedigree.
La strana coppia è formata, e la vita di Juan sembra subito volgere al meglio: un cane simile gli apre porte fino a quel momento chiuse e gli permette di vedere possibile una vita nuova, magari anche ricca di denaro e soddisfazioni. Con l'aiuto di un appassionato allevatore, prende la strada delle esposizioni canine e dell'accoppiamento per riproduzione. Ma dovranno superare validi concorrenti e l'apparente mancanza di libido del cane.
Il film si dipana leggero, tra quadretti paesaggistici che a volte sembrano ritoccati da un pittore e gli sguardi teneri e sinceri del protagonista, lui come tutto il cast selezionato rigorosamente tra attori non professionisti. E, lui come tutto il cast, straordinariamente capace di dare vita alle sue emozioni e di rapire lo sguardo. E Sorin, che approva e apprezza, insiste su tutti - anche sul cane - con ripetuti e strettissimi primi piani.
Una storia qualunque, ambientata in un luogo unico. La speranza dei personaggi è però comune a tanti altri di altre pellicole: raggiungere l'America, terra dei sogni dove tutto è possibile e tutti possono avere una nuova possibilità di successo.
Bombon, che per lunga parte del film viene erroneamente chiamato Le Chien, è stranito e sembra anche un po' a disagio nell'affrontare le prove che gli vengono richieste, siano esse gare, accoppiamenti o semplici pose.
Una pellicola piacevole e riuscita, che permette allo spettatore di sentirsi quanto mai un voyeur della vita vera di gente vera. Accompagnato dalle musiche del figlio del regista, Nicolas Sorin, Bombon - El perro giunge con colpevole ritardo in Italia, in una stagione forse non proprio indicata per film così piccoli e sinceri. Un film non perfetto, certo, come non lo è il protagonista che a volte riesce ad irritare per la sua eccessiva bontà e abnegazione. Ma sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire questo affresco di vita di un autentico dogo argentino
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