feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3.5/5
  • valutazione
  • In apparenza innocuo, questo documentario instilla tarli che rosicchiano le coscienze
  •  
 
votovotovotovoto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • senza voto
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 0 lettori
  •  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
Recensione 1
The Agronomist
  • di Jonathan Demme
  • dal
  • genere Drammatico
  • tipo Documentario
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 2
108 - Cuchillo de Palo
  • di Renate Costa
  • dal 04 03 2011
  • genere Drammatico
  • tipo Documentario
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 3
DRAQUILA - L'Italia che trema
  • di Sabina Guzzanti
  • dal 07 05 2010
  • genere Drammatico
  • tipo Documentario
  • Sara Troilo
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 4
Taxi to the Dark Side
  • di Alex Gibney
  • dal 22 05 2009
  • genere Drammatico
  • tipo Documentario
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 5
The Road to Guantanamo
  • di Michael Winterbottom, Mat Whitecross
  • dal 15 09 2006
  • genere Drammatico
  • tipo Documentario
  • Stefano Tirelli
 
votovotovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

Occupation: Dreamland

di Ian Olds, Garrett Scott

 
    Dati
  • Titolo originale: Occupation: Dreamland
  • Soggetto: Ian Olds, Garrett Scott
  • Sceneggiatura: Ian Olds, Garrett Scott
  • Genere: Drammatico - Documentario
  • Durata: 78 min.
     
  • Nazionalità: U.S.A.
  • Anno: 2005
  • Produzione: GreenHouse Pictures
  • Distribuzione: Fandango
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

I portatori di democrazia visti da vicino

di Roberta Folatti

La considerazione che ti viene spontanea già dalle prime scene di Occupation: dreamland è che i giovani soldati spediti a presidiare Falluja, spandendo il seme della democrazia e contemporaneamente catturando i cattivi, sono impreparati, ingenui, a volte esaltati. Di sicuro mandati allo sbaraglio, in un ambiente che diffida di loro (e per ottime ragioni), in attesa di ordini e direttive da superiori forse ancora più sprovveduti.  Le ultime notizie sulla strage di civili compiuta dai marines nella città di Haditha ci parlano di militari Usa che uccidono a sangue freddo bambini e donne, una realtà molto più raccapricciante, ma anche la quotidianità dell'82esima armata aviotrasportata non dà della potenza americana un quadro particolarmente brillante.

Il documentario di Garrett Scott e Ian Olds è stato realizzato a Falluja nel gennaio 2004, prima che la città venisse messa a ferro e fuoco dall'esercito statunitense, incattivito dal fallimento dell'operazione <arrivano i liberatori>. Una decina di militari si raccontano davanti alle telecamere, esprimendo anche opinioni contrarie all'occupazione dell'Iraq, in certi casi dimostrando una buona consapevolezza riguardo gli interessi economici mimetizzati dietro i presunti ideali. Qualcuno di loro è partito con le migliori intenzioni e sembra provare a mettersi nei panni degli abitanti di Falluja, la cui città viene improvvisamente invasa da uomini armati che, come minimo, li guardano con sospetto. Ma è l'assunto di partenza ad essere sbagliato, perchè nessuno può imporre pace e democrazia con la forza; non lo può fare in particolare in l'Iraq, dove l'onore è il valore primario e decenni di dittatuta e di guerre hanno abituato la popolazione a sacrifici estremi.

Lontanissimi dal farsi accettare come i liberatori, i militari americani non fanno altro che peggiorare di giorno in giorno la situazione, creando rapporti sempre più tesi e ostili con la gente di Falluja. Gli attentati contro di loro dilagano insieme ai rastrellamenti e agli arresti indiscriminati, compiuti per ritorsione. Una spirale di violenza che nessuno è in grado di gestire. E vedendo Occupation: dreamland si ha la netta sensazione che l'esercito americano non abbia neppure la volontà di farlo, come se si intendesse giungere alla resa dei conti finale, in cui le bombe distruggeranno ogni residua speranza di dialogo. James Wood, uno dei giovani militari intervistati, racconta che l'incontro con i due cineasti, insieme a quello con il giornalista di The Nation Christian Parenti, è stato determinante per le sue scelte successive. Tornato in America infatti ha lasciato l'esercito e ora fa parte dell'associazione "Iraqui veterans against the war", che si oppone attivamente alla guerra.

Non devono essere poche le defezioni e le crisi all'interno delle truppe americane se l'esercito organizza continuamente corsi per convincere gli indecisi a rimanere. Nel film di Scott e Olds si assiste a uno di questi "indottrinamenti" (alis tentativi di lavaggio del cervello), durante il quale i relatori descrivono come vuota e priva di valori - molto spesso preda di alcool e droghe - la vita dei giovani americani senza uniforme.

Occupation: dreamland ha ottenuto diversi riconoscimenti, purtroppo Garrett Scott è scomparso prematuramente alla vigilia della premiazione del film agli Indipendent Spirits Awards 2006.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 0 commenti

 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.