Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Non promette nulla questo film, e quindi non lascerà nessuno deluso. Impegno zero, violenza tanta, garanzia di 90 minuti di "spegnimento del cervello" senza alcuna controindicazione.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 2.7/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 2 lettori
- di George A. Romero
- dal
- genere Azione
- tipo Gore & splatter
- Stefano Tirelli
- di Darren Lynn Bousman
- dal
- genere Azione
- tipo Gore & splatter
- Carlo Griseri
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Doom
di Andrzej Bartkowiak
- Dati
- Titolo originale: Doom
- Soggetto: Dave Callaham
- Sceneggiatura: Dave Callaham - Wesley Strick
- Genere: Azione - Gore & splatter
- Durata: 101 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2006
- Produzione: John Wells - Lorenzo Di Bonaventura
- Distribuzione: UIP
- Data di uscita: 00 00 0000
Spara, spara e non pensare
di Carlo Griseri
Ma prima di proseguire in quest'analisi è meglio dire ancora due parole sulla trama. Nella base spaziale Olduvai, collocata su Marte, si registra un'emergenza. Il film si apre con una scena abbastanza truculenta, in cui un mostro rapidissimo, vorace non si ferma davanti a nulla e divora in un colpo solo una povera ragazza in fuga, lasciandone - si suppone a malincuore - solo una mano... Senza ricevere particolari spiegazioni dai propri superiori, la squadra comandata da Sarge (una sorta di SWAT del futuro, chiamata Rapid Response Tactical Squad - RRTS) è l'unica ad avere il permesso di entrare, a causa del pericoloso livello 5 di quarantena. Giungerà armata fino ai denti, e lì scoprirà la verità, che non diciamo per non cadere in territorio-spoiler - ma che non è comunque la cosa più importante!
I fan più incalliti dell'originale "Doom" godranno in particolare in una sola scena, girata interamente in soggettiva e che ripropone allo spettatore la stessa visuale della fase di gioco. Fucile puntato, in giro per corridoi semibui cercando di sparare a ogni minaccia pronta a saltare fuori dagli angoli, prima di essere colpiti a morte. Forse troppo poco, per chi voleva rivivere emozioni antiche, ma per tutti gli altri solo un doveroso omaggio che era giusto limitare per non appesantire troppo la visione.
A conti fatti questa è una pellicola che non offre nulla di particolarmente nuovo, ma garantisce 90 minuti di relax e disimpegno: a entrare in sala saranno ovviamente solo i veri appassionati, ma nessuno potrà uscirne deluso. Riproponendo situazioni già viste in centinaia di altri film, Doom è ciò che promette: uno svago da multisala, da gustare in compagnia, con barattoloni di popcorn annaffiati da bibite ghiacciate e da accompagnare con risate e con divertimento per il totale straniamento che regala. Non un film d'autore, neanche un film per famiglie, ma sicuramente una piacevole visione per "staccare" dalla realtà.
Regista di tutto ciò, il polacco Andrzej Bartkowiak che porta con sè una filmografia molto disomogenea. Anche se va detto che dietro la macchina da presa si è dedicato principalmente alle arti marziali: Romeo deve morire e Amici per la morte con Jet Li, Ferite mortali con Steven Seagal, nella sua più ampia carriera da direttore della fotografia può "vantare" Tredici giorni - con Costner, sulla crisi USA-Cuba del 1962, Gossip - teen-movie con Joshua Jackson, L'amore ha due facce, con la coppia Streisand-Bridges, Species-Specie Mortale, Voglia di tenerezza, e Un giorno di ordinaria follia con Michael Douglas.
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