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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Il voto del redattore

  • voto
  • 3/5
  • valutazione
  • Grande spettacolo visivo, ma qualcosa, rispetto ai primi episodi, si è perso.
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 2.2/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 44 lettori
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Info

Harry Potter e il Calice di Fuoco

di Mike Newell

 
    Dati
  • Titolo originale: Harry Potter and the Goblet of Fire
  • Soggetto: J.K. Rowling
  • Sceneggiatura: Steve Kloves
  • Genere: Fantastico - Fantasy
  • Durata: 156 min.
     
  • Nazionalità: Regno Unito
  • Anno: 2005
  • Produzione: Heyday Films
  • Distribuzione: Warner Bros Pictures
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

La svolta dark del maghetto

di Riccardo Lupoli

Tenebrosi incubi tormentano il sonno di Harry Potter che, avvertendo più dolore del solito al graffio preconizzatore, decide di andare in cerca di un po' di svago alla Coppa del Mondo di Quidditch, con i suoi  amiconi  Ron ed Hermione. Durante il gioioso evento, però, un lugubre avvenimento rovina la festa a tutti: i cieli del campo di gioco sono infiammati dal marchio del perfido Voldemort, accompagnato dai suoi adepti, i Mangiamorte, che non avevano più osato comparire in pubblico dalla notte in cui il loro capo aveva assassinato i genitori di Harry. Il ragazzo è così rassicurato dal fatto di dover far presto ritorno all'interno delle magiche mura di Hoghwarts, sotto l'ala protettrice del professor Silente. Ma quest'anno le cose sembrano dover andare diversamente.

Silente, annuncia infatti che Hoghwarts ospiterà il prestigioso quanto pericoloso Torneo Tremaghi, a cui partecipa un campione per ciascuna delle tre scuole di magia più importanti. Selezionare i partecipanti è compito del magico Calice di Fuoco; in lizza, oltre ai compagni di Harry, ci sono le eleganti fanciulle dell'accademia francese di Bauxbatons e i  vigorosi ragazzi bulgari dell'istituto Durmstrang. Durante la cerimonia di selezione,  dopo aver designato i tre campioni, il Calice estrae però a sorpresa il nome di Harry Potter. Harry ha infatti solo 14 anni, è troppo giovane per poter partecipare al torneo, per cui serve essere più grandi di almeno tre anni. Sospettato di aver violato il regolamento inserendo il suo nome abusivamente, il ragazzo è comunque tenuto a partecipare, poiché la decisione del Calice è sacra. Temendo che dietro questo avvenimento ci sia un deliberato tentativo di mettere in pericolo la vita di Harry, Abus Silente incarica Alastor "Malocchio" Moody, il burrascoso professore di difesa contro le Arti Oscure, di vegliare attentamente sul giovane mago. Draghi sputafuoco, le profondità torbide di un grande lago, un labirinto avente vita propria sono le prove che attendono il ragazzo, ma questo è niente a confronto dell'inevitabile e annunciato scontro con il male in persona.

Sarà per via della scomunica della Santa Sede, ma il nuovo capitolo della saga del maghetto occhialuto, si presenta ancora più plumbeo e oscuro del precedente. Sin dalle prime battute del film, la sensazione è quella che i toni fiabeschi dei primi due episodi siano ormai stati abbandonati definitivamente; questa volta tocca all'inglese Mike Newell, celebre più che altro per commedie romantiche come Quattro matrimoni e un funerale, approfondire e affinare ulteriormente la strada tenebrosa già in parte percorsa dal suo predecessore Alfonso Cuaron. Tuttavia, è necessario scacciare subito le chimere censorie che hanno gravato il film di sfilze di divieti in tutto il mondo: è vero, il maghetto e suoi amici se la vedono brutta questa volta, ma non così tanto come ci volevano far credere. E' un Harry Potter tormentato quello di quest'ultima avventura, in perenne lotta fra il pegno da pagare per  il proprio ruolo di predestinato e la ricerca di sé. Taglio indubbiamente interessante che rende possibile una sorta di maturazione cinematografica parallela a quella del protagonista. Non è scontato però che la stoffa sia finita nelle mani dei sarti giusti; fughe volanti da draghi sputafuoco, immersioni in acque limacciose e  peregrinazioni in labirinti viventi, che tanto avevano turbato il bacchettonismo vittoriano, sono certamente un grande spettacolo visivo, così come una risorsa in più dalla quale attingere per donare al film un respiro più ampio, a cavallo fra vari generi.

Quello che però si è perso è l'ironia, lo svago, l'accattivante scoperta della quotidiniatà di Hoghwarts dei primi episodi, che qui pare essere stata assorbita da uno sfondo ben pittato, ma vagamente confuso. Forse, proprio il tanto vituperato Cuaròn, era in fin dei conti riuscito a trovare un equilibrio fra le due anime della narrazione e a farle convivere nelle due ore utilizzate. In due ore e mezzo invece, Newell dà a sorpresa il meglio di sé nelle scene d'azione, lasciando un po' in chiaroscuro tutto il resto. Daniel Radcliffe, a giudicare dall'acconciatura quasi definitivamente pronto per entrare negli Oasis, è un po' sempre lo stesso, con le labbra serrate e i lineamenti più irrigiditi dai turbamenti adolescenziali, mentre il tributo maggiore va al senza naso Voldemort-Ralph Fiennes: dieci minuti dieci di assoluta grandezza, in movenze alate da quasi remake del serial killer di Red Dragon. Quando si dice che  la classe non è acqua.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 20 commenti

 
 
utente
Biby
  • indirizzo IP 87.18.30.9
  • data e ora Giovedì 11 Gennaio 2007 [15:33]
  • commento Il quinto film nn mi piace ma Rupert Grint è troppo bello!
 
 
 
 
 
utente
Addie
  • indirizzo IP 87.18.30.9
  • data e ora Giovedì 11 Gennaio 2007 [15:35]
  • commento Rupert 6 troppo booooooooooooono, il film del quinto libro nn deve essere troppo bello. Ma lui sì.
 
 
 
 
 
utente
gemelli
  • indirizzo IP 82.49.206.140
  • data e ora Domenica 08 Aprile 2007 [18:02]
  • commento nn voglio commentare ma chiedere a chi piace harry potter!!!!!!!!risp
 
 
 
 
 
utente
Luigi
  • indirizzo IP 151.65.229.247
  • data e ora Lunedì 09 Aprile 2007 [20:13]
  • commento Ma piacere fisicamente? :)
 
 
 
 
 
utente
gnoma
  • indirizzo IP 87.11.34.14
  • data e ora Domenica 22 Aprile 2007 [15:04]
  • commento vogliono cambiare gli attori..ma dico, ho capito che sono troppo grandi..ma è assurdo che li cambino a ,metà serie.. il film...dai c'è di meglio..non male cmq ma non mi entusiasta..
 
 
 
 
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