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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Locandina
 
 
 
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Trama

Quando fondi una religione devi stare attento a chi scegli come aiutante.

 
 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 2.5/5
  • valutazione
  • Al film manca qualcosa, da Anderson è lecito aspettarsi di più
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Il voto dei lettori

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Info

The Master

di Paul Thomas Anderson

 
    Dati
  • Titolo originale: The Master
  • Soggetto: Paul Thomas Anderson
  • Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
  • Genere: Drammatico - Religioso
  • Durata: 137 min.
     
  • Nazionalità: U.S.A.
  • Anno: 2013
  • Produzione: Annapurna Pictures, Ghoulardi Film Company
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Data di uscita: 03 01 2013
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Il Maestro, il discepolo e l'America che si lecca le ferite

di Roberta Folatti

Rispetto alla sinossi ufficiale e alle note di produzione io ho visto un altro film.

Non un "appassionato e violento scontro tra due volontà", dato che i due protagonisti sembrano essere entrambi manipolabili e non possedere personalità dominanti.

 

Lo spaesamento e il vuoto di certezze, rase al suolo dagli anni della Seconda guerra mondiale, sono le premesse che rendono significativa questa storia, che acquista un senso forse solo se inquadrata in un simile contesto. Freddie e Lancaster, detto il Maestro, non si somigliano in nulla e nessuno scommetterebbe un centesimo sul loro incontro, ma il retroterra comune, l’esperienza della guerra e ancora più della sua fine, il loro ritrovarsi reduci in un mondo che non riconoscono, li unisce al di là di qualunque altra, più ragionevole, affinità.

 

Le differenze fra loro sono enormi, apparentemente incolmabili. Lancaster è ricco e sembra avere la strada spianata verso qualche forma di successo, Freddie è chiaramente un perdente. Ma gli basta guardarsi per capire che vengono dal medesimo abisso, per condividere quell’indicibile angoscia e il bisogno di placarla in un modo o nell’altro.

 

Da principio Lancaster accoglie Freddie solo perché ha bevuto uno dei suoi potentissimi intrugli alcolici (che possono uccidere le persone normali) e  vuole che gliene prepari altri. Per Freddie sono un passaporto verso lo stordimento, al fondatore della Causa servono per vedere più lontano. O forse, come sospetta il figlio, per inventarsi spiegazioni bizzarre che incantino i suoi adepti.

 

Il bisogno di essere trasportati fuori dal tunnel della paura e dell’annientamento però c’è - ed è fremente -  nella società americana degli anni ‘50. Ma c’è anche una grande energia che chiede di essere incanalata. Così descrive il periodo P. T. Anderson: - … è stato quello in cui le persone hanno cominciato a guardare avanti con grande ottimismo proprio mentre elaboravano dolore, morte e perdite, ancora presenti e visibili nello specchietto retrovisore. Si dice che ogni momento sia quello buono per la nascita di un movimento spirituale o di una religione ma un momento particolarmente propizio è proprio quello successivo a una guerra… -

 

Lancaster, oltre a una confusa teoria su corpo e mente e sulla loro stretta interconnessione, ha dato vita a uno strano surrogato di famiglia, composta dai figli avuti dalle ex mogli, da assistenti fedeli, allievi e ammiratori. Una folla eterogenea e a suo modo amalgamata, su cui svetta l’ultima giovane compagna, che a tratti appare come il vero deus ex machina, la manovratrice, il mastice che tiene insieme la variegata compagnia.

 

La simpatia che suo marito dimostra a Freddie non le riesce comprensibile, forse avverte che tra loro spira qualcosa che sfugge al suo controllo e si rende conto che l’influenza che quello strano essere impulsivo, inconcludente e rapace esercita su Lancaster rischia di far deragliare la Causa. Ma il Maestro, malgrado dipenda in modo quasi imbarazzante da lei, rifiuta intromissioni sull’argomento, così Freddie - da cavia per esperimenti - finisce per diventare una sorta di suo braccio destro entrando nella ristretta elite dei fedelissimi.

 

- Quando guardo il film – spiega il regista – vedo Freddie e il Maestro come due persone che vorrebbero disperatamente stare insieme e creare un legame. Credo che ognuno dei due trovi la sua forza nell’altro ma che allo stesso tempo provi l’impulso di far emergere le debolezze dell’altro. Li vedo entrambi come uomini generosi con modi molto diversi di comunicare ciò che hanno da offrire -.

 

E qui mi convinco di non aver assistito allo stesso film di cui parla Anderson o di disporre di un diverso vocabolario dei sentimenti e delle emozioni. Forse è vero che tra Freddie e Lancaster nasce un affetto ma quelli che attraversano la mente dell’ex reduce alla deriva sono pensieri dissonanti, stonati, impregnati di alcol.  Lui ruba, desidera, aggredisce senza alcun filtro, esegue meccanicamente ciò che gli chiede il Maestro, forse l’unica occasione in cui si dimostra generoso e sensibile è nell’incontro con la ragazza che aspetterà invano il suo ritorno.

 

The Master è stato letto da tutti come la ricostruzione del percorso di Ron Hubbard, con la creazione di Dianetics e di poi Scientology e in parallelo con le sue arzigogolate vicende personali, ma Anderson preferisce non sottolineare troppo le somiglianze insistendo sulla valenza storica della vicenda, radicata fortemente nel clima dell’immediato dopoguerra. E racconta come il personaggio di Freddie gli abbia in un certo senso preso la mano diventando sempre più determinante, nello stesso modo in cui nel film da outsider acquista peso sempre crescente presso il Maestro, influenzando di conseguenza l’intera Comunità.

 

Se lo sviluppo della storia è chiaro, lo è meno il perché Anderson l’abbia voluta narrare in questo modo. E quale sia alla fine la tesi che il film sottintende. Rimane il fatto che i giurati del Festival di Venezia l’hanno premiato con il Leone d’argento – cosa che mi crea delle perplessità – e hanno riconosciuto la prova attoriale di Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman, innegabilmente superba. A me è sembrata una pellicola non risolta, come se la vicenda avesse preso una piega inaspettata lasciando impreparato il regista. E il finale lascia insoddisfatti noi…

 
 
 
 
 
 
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