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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Locandina
 
 
 
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Trama

Due star hollywodiane a Venezia tra intrighi e sparatorie. Angelina e Johnny in terra italiana.

 
 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 1.5/5
  • valutazione
  • Può una coppia glamour e niente più risollevare le sorti di una commedia giallo-rosa noiosa e prevedibile? No, se lei è troppo impegnata a non spettinarsi e lui a cercare il suo miglior sguardo da tenero imbranato.
  •  
 
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • senza voto
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 0 lettori
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Info

The Tourist

di Florian Henckel von Donnersmarck

 
    Dati
  • Titolo originale: The Tourist
  • Soggetto:
  • Sceneggiatura: Julian Fellowes, Christopher McQuarrie, Jeffrey Nachmanoff
  • Genere: Azione - Thriller
  • Durata: 94 min.
     
  • Nazionalità: USA, Francia
  • Anno: 2010
  • Produzione: GK Films, Spyglass Entertainment, Studio Canal
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Data di uscita: 17 12 2010
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Jolie-Depp, coppia da sbadiglio

di Francesca Paciulli

"Io sono Elise."

"Io sono Frank."

"E’ terribile come nome."

"E' l’unico che ho."

"Possiamo trovartene un altro."

Su un treno in viaggio per Venezia, con questo dialogo trito e ritrito, condito dallo sguardo languido di Angelina Jolie e dagli ammiccamenti a metà tra l’imbranato e “sono ancora la star più sexy di Hollywood” di Johnny Depp, prova a decollare uno dei film più attesi della stagione. Preceduto da infiniti lanci di agenzia sugli assalti dei paparazzi lungo le calli veneziane e sulla generosa presenza di attori italiani arruolati nel cast (dall’onnipresente Christian De Sica, ai bellocci Raoul Bova e Daniele Pecci, dall’impegnato Alessio Boni al televisivo Nino Frassica),The Tourist si rivela in realtà una tediosa carrellata di immagini patinate. Venezia bella e irreale come in una datata cartolina, abiti e gioielli da sogno, una coppia di protagonisti che peggio assortita non si può. Sulla carta il film del regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck (Le vite degli altri), poteva essere un nuovo Caccia al ladro. Ma anche solo citare il capolavoro hitchcockiano sembra un sacrilegio perché niente in The Tourist ricorda la classe e l’ironia dell’immortale spy story d’ambientazione monegasca. Angelina Jolie non è Grace Kelly e Johnny Depp non è Cary Grant. Quando l’inquadratura insiste sul loro malizioso gioco di sguardi, la noia impera e va anche peggio quando ripetutamente la macchina da presa indugia sulla assodata bellezza della Jolie. Tutto il coinvolgimento della trama evapora e con esso la voglia di scoprire dove andrà a parare l’affair tra la misteriosa donna inglese inseguita dalla polizia internazionale e il professore americano in fuga da una delusione amorosa.

Langue il ritmo, mancano le invenzioni di sceneggiatura (si stenta a credere che a firmarla ci siano Julian Fellowes, di Gosford Park, e Christopher McQuarrie de I soliti sospetti), manca la tensione emotiva e il brio nelle scene action. Resta da chiedersi cosa ci abbiano mai visto i selezionatori della 68ª edizione dei Golden Globe Awards per assegnare a questa innocua commedia giallo-rosa ben tre nomination (miglior film commedia, miglior attore e attrice protagonisti).

Di cosa stiamo parlando? Di una avvenente donna del mistero (Jolie), Elise Ward, che si porta sulle tracce del suo ex amante, un criminale inglese legato alla malavita russa che ha rubato una somma spaventosa e si è poi sottoposto a una plastica del volto. Elise si sposta da Parigi a Venezia per incontrarlo e si lascia inseguire dalla polizia di mezzo mondo. Sul treno che la porta nella Serenissima incontra fortuitamente un baffuto professore del Wisconsin, Frank Tupelo (Depp). L’uomo è un grande appassionato di storie di spionaggio e si lascia ben presto convincere da Elise ad accompagnarla in un hotel extralusso e a fingersi suo marito. Scambiato da tutti per il pericoloso criminale dovrà fare di tutto per salvarsi, incluso darsela a gambe sui tetti dell’hotel in pigiama e pantofole (la scena vi ricorda qualcosa? Tranquilli il film era Frantic e il malcapitato in fuga Harrison Ford, tutta un’altra pasta) e dare fiato alla bocca per far uscire perle come “Siamo andati troppo oltre”, “Non sono affatto pentito di averti baciata”. Jolie in tutto questo si muove con la spontaneità di un rolex farlocco, sbatte a ripetizione le lunghe ciglia, ammicca con la bocca oversize, cambia continuamente abito e gioielli. E lascia che ogni esemplare del genere maschile (il nostro Bova non fa eccezione) la ricopra di apprezzamenti più o meno eleganti. Zero credibilità alla coppia di interpreti e al film, passo falso di un regista che aveva fatto davvero ben sperare con l’esordio di Le vite degli altri, premio Oscar come miglior film straniero, e che speriamo di ritrovare rinsavito dopo questo passo falso hollywoodiano.

Resta la curiosità di recuperare l’originale che ha ispirato questo fiacco remake, il thriller francese Anthony Zimmer interpretato da Sophie Marceau. Un’altra possibilità è rispolverare il caro vecchio Hitckcock e il suo intramontabile Intrigo internazionale (eccola una scena di “corteggiamento su rotaia” con i fiocchi) o, per restare ai giorni nostri, i thriller d’atmosfera The Interpreter con la sublime coppia Nicole Kidman-Sean Penn o The International, thriller con vista sulla Stazione Centrale milanese.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 1 commento

 
 
Sara Troilo
Sara Troilo
  • indirizzo IP 79.21.20.136
  • data e ora Giovedì 06 Gennaio 2011 [12:54]
  • commento Il regista de Le vite degli altri è caduto così in basso? :( e anche gli sceneggiatori! Ma che tristezza!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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