Due "material girls", che capiscono solo il linguaggio dell'apparire, si ritrovano di botto alle prese coi problemi delle ragazze normali e, dopo lo shock iniziale, provano ad arrangiarsi e a risalire la china. Questa in sunto la trama del nuovo film di Martha Coolidge, che riesce - in alcuni punti - a far riflettere su come l'eccessivo benessere abbia forgiato le nuove generazioni, rendendole superficiali e in fondo insicure, così poco abituate a contare su se stesse e a valorizzare i propri talenti. Ava e Tanzie Marchetta sono due sorelle ventenni cresciute nel lusso e nell'ozio più assoluto se si esclude la partecipazione ai party più "in", lo shopping sfrenato, l'essere perennemente in tiro. La loro vita si svolge sotto gli occhi dei paparazzi, una è fidanzata con l'attore televisivo più amato dal pubblico, l'altra sogna in segreto di emulare il padre, fondatore di un impero industriale che sembra non avere battute d'arresto anche dopo la sua morte. Marchetta padre inventava cosmetici e creme di bellezza ed era venerato dalla sua clientela femminile, le figlie ereditiere sono le preferite dai mass-media che le trattano come icone glamour, modelli da seguire nell'universo del consumismo più spensierato.

Ma qualcuno che sembrava fidato intesse complotti nell'ombra, e da un giorno all'altro le ragazze vincenti si ritrovano sul lastrico, con la reputazione rovinata, evitate come la peste dai presunti amici e dai fidanzati celebri. Tutto sembra perduto, le "nuove povere" sono costrette a rifugiarsi nella modesta abitazione della governante, un'immigrata sudamericana che da anni fa le veci dei loro genitori, morti entrambi prematuramente. Quando Ava e Tanzie toccano il fondo, si risveglia in loro l'orgoglio e scoprono per la prima volta di sapersela cavare da sole. Un pizzico di spy story vivacizza la vicenda, con l'indagine condotta dalle due sorelle per individuare chi ha ordito la trappola: Material girls in qualche punto riesce ad essere spigliato e guizzante, con un buon sense of humour.

Martha Coolidge ha scelto le sorelle Duff per interpretare le protagoniste del suo film e le giovani attrici si dimostrano perfettamente in grado di dare ritmo alla storia e di conquistarsi le simpatie del pubblico. Così ne parla la regista: "Hanno molto talento, sono volenterose e hanno interagito benissimo con il resto del cast e dello staff. Nonostante la loro giovane età ambedue hanno apportato un contributo notevole alla realizzazione della commedia, anche con l'essere celebri debuttanti nella vita reale - caratteristica principale comune ai loro personaggi." Le due infatti hanno una carriera avviatissima, Hilary è una cantante di successo e Haylie è stata di recente la protagonista della commedia fenomeno in America "Napoleon Dynamite". Al cast si aggiunge una Anjelica Huston sorniona e ironica più che mai, che interpreta una cattiva non troppo cattiva.

Insomma Material girls è leggero leggero, si lascia dimenticare volentieri ma è meglio di tante altre bufale estive, spacciate da esercenti e distributori come pellicole imperdibili.