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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 2.5/5
  • valutazione
  • Per uscire dal dannato clima natalizio.
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 4.1/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 23 lettori
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Info

Matrimoni & Pregiudizi

di Gurinder Chadha

 
    Dati
  • Titolo originale: Bride and Prejudice
  • Soggetto: Jane Austen (romanzo)
  • Sceneggiatura: Paul Mayeda, Berges, Gurinder Chadha
  • Genere: Commedia - Musical
  • Durata: 105'
     
  • Nazionalità: Gran Bretagna
  • Anno: 2004
  • Produzione: Gurinder Chadha e Deepak Nayar
  • Distribuzione: BIM
  • Data di uscita: 10 12 2004
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Dopo Beckham, la Austen.

di Sara Troilo

La regista del successo mondiale Sognando Beckham torna sul grande schermo con una produzione multietnica e con tre troupe a disposizione: una indiana, una inglese e una americana. Mantenendo il percorso volto a dimostrare come l'incontro tra due civilta' sia non solo possibile, ma auspicabile per l'accrescimento di tutti, Gurinder Chadha adatta un classico della letteratura inglese come Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen all'impianto scenico tipico di Bollywood. Il risultato e' una commedia sull'insana fissazione di far prender marito alle figlie femmine. Meglio se ricco. Tra personaggi da fotoromanzo, balli e canti, scenografie sfarzose almeno quanto i costumi e trucco pesante come Giuliano Ferrara di tutte le attrici in scena, scorrono i minuti e avviene tutto nel totale disimpegno, anche i contrasti sociali e culturali se li porta via un balletto.

La grandezza del cinema indiano sta proprio nella spettacolarizzazione come elemento primo e costitutivo di un film, le coreografie la fanno da padrone e le seguono lo humor, le scazzottate e un'esasperata castita' in cui nemmeno i baci sono concessi. La storia e' quella della Austen riadattata. La famiglia Bakshi e' composta da quattro figlie femmine con una madre molto decisa a farle sposare con ottimi partiti e un padre piu' attento ai desideri delle regazze. L'evento del momento e' il ritorno (temporaneo) in India di Balraj, maschio ricco e celibe che viene colpito dalla bellezza di Jaya Bakshi, figlia maggiore. L'amico del maschio celibe e' un altro maschio celibe e molto ricco, un americano, Darcy appunto, che non smette mai di guardare i begli occhi di Lalita Bakshi. Mentre i primi due si frequentano senza grandi intoppi, l'agguerrita Lalita non concede vita facile all'americano, ma anzi si diverte a provocarlo sulla presunzione e su tematiche piu' politiche. L'entrata in scena prima di un tenebroso balordo e poi di Mr. Kholi, una specie di giullare arrapato, complichera' le cose.

La protagonista (nel romanzo Lizze Bennet) e' una giovane e bellissima indiana interpretata da Aishwarya Rai, definita da Julia Roberts "la donna piu' bella del mondo", il Darcy della situazione e' un mascellone inespressivo che risponde al nome di Martin Henderson. Il fine dichiarato della regista Gurinder Chadha e' quello di unire occidente e oriente in un prodotto accessibile a chiunque, la strada della semplicita' e della malìa, in effetti, si adatta bene a questo scopo. I canoni di Bollywood vengono rispettati nel dettaglio: c'e' la storia d'amore tra giovani bellissimi, ci sono gli ostacoli, i genitori dei protagonisti sono quantomeno ingombranti, l'eroina non ha altra funzione se non quella di essere desiderata dall'eroe (questo e' come a Hollywood, a meno che l'eroina non si armata), interagiscono forze maligne e comicita' che stempera il tono, si tende al compromesso fra tradizione e modernita', si punta a un film che si guardi in massa, che galvanizzi il pubblico e che abbia come contenuto la forza dell'amore per superare le difficolta' che sono sempre presenti. Consigliato a chi ha bisogno di svago.

 
 
 
 
 
 
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