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Editoriale

Come stare tra color che son sospesi

di Sara Troilo, Luigi Faragalli

Ci siamo quasi. Cinezoom sta per schiudere l'uovo in cui è contenuto. Nell'attesa si pratica lo sport stagionale, lo slalom tra i cinepanettoni ben sapendo che il tripode Christian De Sica è difficilissimo da schivare. Facile non andare a vedere i suoi film, fattibile non accendere una TV da cui imperversa in innumerevoli spot, ma avete provato a prendere un treno? Le FS hanno deciso di investire denaro nell'intrattenimento coatto delle persone in attesa ai binari con schermi piatti disseminati ovunque che proiettano spot in loop, molto spesso lo stesso spot in loop, molto spesso lo spot della TIM in loop che è quanto di peggio in fatto di pubblicità sia mai stato concepito da animo umano. Non è mai esistita una pubblicità gradevole della TIM, mai mai mai. Il concetto di “filo logico” va ben oltre le possibilità di comprensione dimostrate da chi scrive questi capolavori non voluti di incoerenza. Gli spot della TIM, da sempre, ballonzolano a casaccio di qua e di là senza riuscire a tenere un fondo di coerenza nemmeno all'interno dei trenta secondi canonici. Professoresse di latino diventano poliziotte, padri diventano agenti segreti, vigili diventano nobili, il tutto senza preoccuparsi minimamente di nulla, tanto il pubblico ha la memoria ancora più corta di uno spot.  Vedere una di queste metamorfiche scemenze ripetuta in loop può mettere a dura prova i nervi di qualunque viaggiatore. Avete idea della rabbia profonda che ciò può generare in chi già sta aspettando un treno (che se va bene, arriva puntuale e se va di lusso non è invaso dalle pulci) e al binario deve sentirsi gli stessi secondi della canzone di Lady Gaga per venti milioni di volte?

La cittadina e il cittadino di questo mondo godono di qualche diritto, ancora. Uno di questi dovrebbe essere quello di decidere che cosa vedere e quando, decidere se sottoporsi alla pubblicità o meno. Perchè invece bisogna rimpiangere il momento in cui si è deciso di non mettere da parte quel gruzzoletto per acquistare il proprio jet privato, anche usato, che ti porti ovunque senza l'obbligo della sempiterna pubblicità? Le compagnie low cost ormai sono un incubo, dei treni si è già detto, anche i cinema non fanno eccezione. Si limitassero ai trailer invece di inondarci di spot di profumi e autovetture già per altro ben presenti all'interno dei film!

Viene facilmente in mente Minority Report, le sequenze in cui pannelli pubblicitari in grado di identificare le identità dei passanti ne approfittano per assillarli con spot mirati individualmente. Sanno chi sei, sanno cosa hai comprato, ti dicono cosa dovresti comprare. E tu non puoi farci niente.

Siamo decisamente a un passo da lì.

Se esistesse uno scudo anti spot io lo acquisterei subito. Se fossimo in grado di inventarlo lo regalaremmo come strumento di autodifesa di cittadine e cittadini bombardat* di continuo. Per ora possiamo solo limitarci alle nostre scelte, lasciando a chi non ha paura di niente i Babbi Natale della Wind, i Natali nei vari posti del mondo della Tim, le star di Hollywood griffate perchè davvero, non se ne può più! Anche il buon vecchio Clint ci ammorba con il blackberry nel suo Hereafter, alla faccia del suo personaggio tutto d'un pezzo. Per non parlare di Clooney che si dà arie da noglobal e poi sponsorizza la Nestlè. Ma che? Davvero a questi individui servono altri soldi? In epoca di crisi brutta, con i lavoratori costretti anche da alcuni sindacati a stare a sporchi ricatti, siamo qua a sbavare per questi viziati che piangono se non alloggiano nella suite? Che razza di contrappasso efferato è mai questo? Allora scegliamo il limbo, preferiamo star sospesi che appoggiarci agli escrementi.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 2 commenti

 
 
Antinoo
  • indirizzo IP 78.13.8.239
  • data e ora Sabato 15 Gennaio 2011 [11:35]
  • commento A volte basta un buon lettore di mp3 e una discreta capacità di adattamento dello sguardo per non accorgersene nemmeno.
 
 
 
 
 
Luigi Faragalli
Luigi Faragalli
  • indirizzo IP 151.65.217.168
  • data e ora Sabato 15 Gennaio 2011 [23:39]
  • commento Hai ragione, occorre trovare il modo di inviare spot anche all'interno dei lettori mp3 della gente :)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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