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Per strada
di Sara Troilo
Che non significa soltanto in cammino, ma bensì anche ritrovarsi per strada, senza una casa, per esempio o senza più il mondo in cui abitavi. Il romanzo di Cormac McCarthy è magnifico, tagliente e desolante, leggendolo si ha un unico colore in mente: il grigio. Un grigio pervasivo che parte dalla strada di asfalto e si insinua nelle carnagioni e nel cielo. Non c'è alcuna speranza, non esistono appigli, c'è solo la paura degli altri che sono pronti a divorarti per sopravvivere e che non conoscono più il senso della parola civiltà. Solo un legame resta integro, saldato dall'amore, quello di un padre verso il proprio figlio, quello che permette di percorrere chilometri a piedi spingendo un carrello e con le orecchie tese a percepire qualsiasi minimo rumore, con gli occhi che vagano nel grigio del mondo che non esiste più e che ha lasciato il posto ad un terribile panorama post atomico.
Il grigio è accompagnato dall'angoscia, profonda, desolante, che non lascia scampo. Sarebbe l'unica emozione del racconto se non fosse per il già citato amore del padre. Leggere il romanzo (premiato con il Pulitzer nel 2007) di McCarthy non è semplice, ogni volta che lo si chiude per prendere fiato non è automatico riaprirlo, occorre sforzarsi perchè la lettura è dolorosa. Da La strada è stato tratto un film, la regia è di John Hillcoat, i protagonisti sono Viggo Mortensen nel ruolo del padre e Kodi Smith-MacPhee in quello del figlio, negli USA è uscito nel settembre del 2009, in Italia è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ma nelle sale italiane non si sa quando uscirà. La verità è che non si sa se uscirà perchè a quanto pare la distribuzione temporeggia temendo un flop. C'è anche chi dice che in Italia sia considerato poco adatto perchè troppo deprimente. Ancora una volta si ignora la causa di questa mancata o tardiva distribuzione, ma la risposta vale anche per il film su Ipazia: chi decide di vedere un film deve fare i conti con le scelte delle case di distribuzione che ragionano per logiche commerciali. E' una brutta barzelletta che nel 2010 io non abbia il diritto di vedere al cinema alcuni film e debba vedere invasa ogni sala da centinaia di orridi film di cassetta. E che, questo è davvero il massimo, quando trovo un film al cinema prima che cominci mi sottopongono anche alla catechizzazione dei pirati ladri e cattivi che scaricano i film da internet. Se la sala cinematografica deve ospitare solo Muccino e i suoi fratelli almeno ditecelo chiaramente, nessuno vi biasimerà perchè seguite il profitto, ma troviamo una soluzione per potere vedere anche i film di un altro livello. Trattateci almeno da adulti, per favore.
I lettori hanno scritto 3 commenti
- indirizzo IP 93.145.178.243
- data e ora Domenica 28 Febbraio 2010 [14:11]
- commento hai pienamente ragione!
- indirizzo IP 151.65.222.205
- data e ora Sabato 24 Aprile 2010 [12:43]
- commento Fortunatamente Agora ha trovato, faticando, una coraggiosa distribusione. Ovviamente speriamo che il loro dio fulmini quei beoti che avevano cincischiato per timore reverenziale del clero.
- indirizzo IP 151.65.218.216
- data e ora Giovedì 18 Novembre 2010 [0:06]
- commento Ovviamente poi, una volta visto, Agora si è rivelato un vero, limpido, capolavoro.
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