feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Articolo 4
Per strada
  • data 08 02 2010
 
 
 
 
 
 
 
Articolo 5
Pare impossibile, ma è vero?
  • data 23 11 2009
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

Editoriale

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Editoriale

Campagna di civilita' a favore del "cinema da soli".

di Magdalene

Pensando all'iconografia del "puveriello e sfortunato" e' facile immaginarselo mentre varca la soglia di un cinema da solo. Tutto questo e' ingiusto e anche molto lontano dalla verita'. Al fine di sdoganare la famigerata usanza per collocarla sotto una luce piu' adatta, tentero' di dimostrare la seguente tesi: andare al cinema da soli e' un atto di civilta' estrema e dimostra una buona autostima. Innanzitutto il cinema, Natale compreso, non e' quella simpatica alternativa alla pizza o alla bevuta tra amici e possa io diventare snob se dico il falso. Esiste, invece, la maledizione del "cinema di gruppo" che consiste nel ritrovarsi in una sala buia circondata da gente che avresti anche potuto stimare e che inevitabilmente, al termine del supplizio, tendi a sovrapporre alle facce di Boldi e De Sica. Persone che ti erano anche sembrate sensate, magari e che, dopo Palle al balzo, ti ritrovi a guardare con sospetto, aspettandoti il primo simpatico rutto che fara' capottare dal ridere tutta la compagnia. Dire no al "cinema di gruppo" e' dire no alla misantropia. Poi, diciamola tutta, nessuno sceglie i film meglio di te. Certo, puoi sempre trovare qualcuno da convincere, ma a volte lo sforzo e' inutile, altre volte puo' portare addirittura con se' effetti boomerang, ne citero' uno solo: l'etichetta. Chiami un'amica/un amico, gli chiedi se le/gli va un cinema, presumibilmente la risposta sara' affermativa, e' il momento di lavorasela/o. Poniamo il caso piu' difficile, e' uscito il nuovo film di un regista iraniano che ti fa sbavare oppure il primo capitolo di una saga cyberpunk very splatter e non hai con te ne' pentothal ne' anestetici forti. Ti resta l'abilita' oratoria e poniamo anche il caso che tu ne sia dotato. Risultato: la persona da te convinta capira' perche' non si e' mai interessata alla cinematografia iraniana o al cyberpunk e ti cataloghera' senza dubbio alcuno sotto la voce "fissato con le paranoie cinematografiche, essere umano da evitare". Per quanto riguarda i fidanzati, si sa come sono. Sono docili solo all'inizio, poi tendono ad alzare la cresta. Sceglierne uno gia' tendente al cyberpunk e' una scelta estrema che pero' non elimina il problema del film iraniano, quindi tanto vale. Il fatto e' che la prospettiva e' errata, andare al cinema da soli accresce l'allure, alimenta il fascino, fa crescere, rende la pelle luminosa. Quando si e' in quel particolare stato d'animo da "ora vado a casa, faccio i bagagli e me ne vado da questo paese infame dove nessuno mi capisce e nessuno mi vuole bene" cosa c'e' di meglio che chiudersi in una sala cinematografica? Preferibilmente di pomeriggio, quando si rischia addirittura che ci siano soltanto altre tre anime (84 grammi in tutto, ammesso che tu ne abbia una) in sala. Infine sarebbe stupido non pensare a La rosa purpurea del Cairo e quel rapporto univoco e incondivisibile tra spettatore e attore. E se tutte queste allettanti prospettive non fanno breccia nei vostri aridi cuori, c'e' sempre l'alternativa. "Ieri ho visto Almodovar" "Ah, ma ci sei andato da solo?", "No, non sono mica uno sfigato, sono andato con tutti i miei amichetti immaginari!".

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 12 commenti

 
 
utente
Frank
  • commento Perché porti quel costume da donna?
 
 
 
 
 
utente
Donnie
  • commento Vero, sempre meglio senza.
 
 
 
 
Pagine: 1 2 3
 
 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.