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Editoriale

Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi.

di Sara Troilo

Possiamo anche decidere di far finta di niente e di ignorare le circostanze in cui scriviamo di cinema e ne parliamo tutti i giorni. Possiamo scegliere di credere che la realta' storica sia marginale e soltanto sullo sfondo, possiamo farlo noi da spettatori, possono farlo gli autori di cinema. Il fatto e' che, sempre piu' spesso, il risultato del tentativo di arroccarsi in posizioni da bella statuina che snobba la realta' e' la deriva verso il grottesco. Il mondo ci riporta di continuo alla cronaca. Il cinema fa lo stesso.

Da quando Micheal Moore ha sdoganato il genere documentario aprendogli la strada del grande schermo e liberandolo dalla gabbia televisiva, si sono fatti strada, prima negli USA e nei festival, ora anche in Italia, altri film che documentano uno stato di fatto che i mezzi di informazione nascondono. Mi riferisco all'ottimo The Corporation, da una settimana in programmazione, ma anche ai documentari in uscita a breve: Supersize Me mostra gli effetti devastanti di una dieta basata sul cibo dei fast food messa in atto sulla pelle del regista Morgan Spurlock, The Agronomist di Jonathan Demme racconta la storia dell'assassinio di un attivista politico haitiano, Mondovino di Jonathan Nossiter ci offre uno sguardo sull'appiattimento del vino su un gusto uniforme dal momento che si sta diffondendo come bevanda mondiale, L'angolo buio, la segretaria di Hitler di André Eller e Othmar Schmiderer ci estende i segreti di Traudl Junge, la segretaria di Hitler, appunto, rimasti inespressi dalla fine della seconda guerra mondiale. Tutti questi documentari verranno distribuiti da Feltrinelli nella nuova collana Real Cinema, una collezione di film del reale, come la definiscono nei comunicati stampa, che e' stata inaugurata con l'enorme successo di Fahrenheit 9/11.

Il compito che toccherebbe ai grandi network di informazione e alle tv nazionali, lo svolge egregiamente il cinema e riesce anche a diffondere il proprio lavoro. Tutto cio' avviene a fronte di elucubrazioni sulla coppia inutili quanto quella roba che fa la schiuma e si appende ai bordi delle tazze delle toilette, portate avanti ancora da alcuni registi italiani che hanno il coraggio di impressionare (sul serio) pellicola con soggetti del calibro di: "Una coppia di medici sposata felicemente da anni viene messa in crisi dalle tentazioni che i due coniugi affrontano nella stessa nottata: Matteo, che lavora in ambulanza, è attratto dalla bella volontaria Elena, mentre la moglie Emma dal primario di chirurgia, che da tempo la corteggia e con cui si trova ad operare un caso disperato." E prendo Placido ad esempio paradigmatico, lui e il suo Ovunque sei senza congiuntivo. E tutto questo avviene dopo che Stanley Kubrick ha girato Eyes Wide Shut, (ma si', dai, facciamo finta che ci sia ancora qualcosa da dire sulla coppia borghese!).

Ecco, in Italia non c'e' Hitler, non c'e' neanche Bush, ma qualcosa da documentare, si'. Sarebbe bello poter conoscere, per esempio, tutti i retroscena della cacciata di Biagi e Santoro dalla RAI, cosi' come sarebbe auspicabile avere un quadro preciso delle circostanze in cui Raiot, il programma di Sabina Guzzanti, e' stato stroncato sul nascere. Pare che la Guzzanti, a un anno dalla chiusura del programma, stia preparando un documentario sull'argomento. Pare che abbia intervistato Gasparri in merito. Speriamo nella distribuzione e facciamo il tifo per Sabina. Non e', pero', necessario aspettarsi i cambiamenti dall'esterno, si puo' iniziare a parlare di cinema in modi differenti, si puo' includere il mondo, la realta' politica, quella sociale. Farlo con la speranza che questa scelta incoraggi la diffusione di film documentari italiani e faccia desistere chiunque dal mostrarci che i mariti e le mogli si giurano fedelta' eterna, ma poi si tradiscono, ma poi stanno insieme perche' la coppia borghese funziona cosi'. Magari Placido fara' pedinare una coppia e ci tirera' fuori un docufiction di corna. Magari ci andra' meglio e cambiera' proprio tutto, senza nulla togliere al Gattopardo…

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 8 commenti

 
 
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Tino
  • commento Come al solito, Stella, tanto di cappello!!! Cosa posso dire, se non: ora e sempre, resistencia!
 
 
 
 
 
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Tino
  • commento E concedetemi un p.s. vs Placido: è da quando fa la pubblicità con quella scema della figlia che sogno che qualcuno gli dia un calcio in cXXX!!! Grazie Venezia!!! (Uei, ma era Venezia???...)
 
 
 
 
 
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Angelus
  • commento Era Venezia, e calci no ma fischi ne sono volati.
 
 
 
 
 
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Angelus
  • commento E risate anche.
 
 
 
 
 
utente
Tino
  • commento Grazie!!! Beh, penso che piu` o meno sia lo stesso, no?\ Se poi c'e' qualcuno in ascolto che vuole organizzare una spedizione punitiva, io prendo la figlia...
 
 
 
 
Pagine: 1 2
 
 
 
 
 
 
 
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