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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 4.5/5
  • valutazione
  • Cremagnani e Deaglio ci offrono un ottimo spunto e ci incitano a pretendere un po' di chiarezza.
  •  
 
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.9/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 25 lettori
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Info

Uccidete la democrazia!

di Ruben H. Oliva

 
    Dati
  • Titolo originale: Uccidete la democrazia!
  • Soggetto: Enrico Deaglio, Beppe Cremagnani
  • Sceneggiatura: Enrico Deaglio, Beppe Cremagnani
  • Genere: Giallo - Documentario
  • Durata: 90 min.
  • Visto in: DVD
  • Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
  • Formato video: 4:3
     
  • Nazionalità: Italia
  • Anno: 2006
  • Produzione:
  • Distribuzione: Editoriale Diario spa
  • Anno di uscita in homevideo: 2006
  • Sottotitoli:
  • Contenuti speciali: Tabelle e dati
  • Standard:
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Se la Democrazia è come Laura Palmer, nell'ultima puntata avremo a che fare con il soprannaturale?

di Sara Troilo

Questo di Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio è un esempio di docu-fiction, siamo infatti di fronte a una tesi esposta attraverso spezzoni di telegiornali, trasmissioni televisive e interviste, messe accanto a una trama gialla che vede una giornalista che indaga sulle innumerevoli stranezze occorse durante lo spoglio delle schede nelle elezioni del 10 aprile 2006. L'ottimo Elio De Capitani interpreta Gola Profonda.

Ci sono molti misteri che aleggiano su quei risultati, alcuni di questi precedono di mesi le elezioni stesse, per esempio il continuo gridare al broglio di Berlusconi che ha aizzato il popolo di Forza Italia, anzi i "legionari azzurri" in tal senso. Chiunque abbia frequentato un seggio durante lo scorso aprile può testimoniare quanto i suddetti legionari fossero stati indottrinati al controllo del nemico rosso, roba da sfiorare la paranoia. Il clima era davvero pesante. Anche durante la trasmissione "In 1h e 1/2" della Annunziata, Berlusconi non perde occasione per diffamare gli avversari politici a testa bassa e mirando sotto la cintura; e anche lì parla di brogli. I fatti più eclatanti sono altri, però: la distanza abissale tra exit-poll e risultati, la cosiddetta centrifuga delle schede bianche che sono passate da percentuali molto diverse nelle varie regioni d'Italia (dati delle politiche del 2001) ad un appiattimento, omogeneo quanto mai, posizionandosi tra l'1 e il 2 %; la strana lentezza nella trasmissione dei voti, soprattutto nella provincia di Caserta che si è sbloccata solo poco prima che intervenisse Marco Minniti (DS). Altra stranezza (forte stranezza): Pisanu, allora ministro dell'Interno, lascia il Viminale per andare a palazzo Grazioli a raggiungere Silvio Berlusconi che l'ha convocato, furibondo. Minniti va al Viminale e poi decide di correre a Caserta da dove i dati hanno smesso di arrivare da un'ora. Berlusconi è fuori di sé, fa convocare l'avvocato Ghedini, ha la ferma intenzione di scrivere un decreto che congeli il voto finchè le schede non verranno ricontate, assicura che Ciampi lo firmerà, ma il Presidente della Repubblica annuncia che non lo farà mai. Alle 2.44 c'è l'annuncio di Fassino "Il centro-sinistra ha vinto le elezioni", un annuncio dato con la faccia molto scura, preoccupata.

Ma veniamo all'analisi delle cosiddette stranezze.

  • Il crollo delle schede bianche. Passate da 1.692.048 nelle politiche del 2001 ad appena 445.497 in questo aprile 2006, ma non solo. Come già accennato, durante queste elezioni politiche non si registra nemmeno alcuna differenza tra una regione e l'altra, stessa percentuale di schede non votate dalla Lombardia alla Sicilia; mai pima di allora il trend italiano era stato così omogeneo, infatti si sono sempre registrati scarti che arrivavano fino a 5 punti percentuali.

  • Il clamoroso errore degli exit-poll. E qui prendo una citazione del romanzo Il broglio: "Non ci sono casi nel mondo in cui gli exit-poll abbiano potuto sbagliare di cinque punti percentuali. Qualcuno cita il caso Bush-Kerry, con il rovesciamento determinato dall'aumento della partecipazione elettorale, ma si trascura il fatto che negli Stati Uniti c'è il maggioritario puro, stato per stato. Se alle prossime elezioni del 9-10 aprile il centrodestra dovesse vincere, dopo anni di sondaggi e di elezioni reali che lo danno in svantaggio, ci troveremmo di fronte a un caso di studio di interesse mondiale" (Renato D'Alimare, OreDodici, 2 aprile 2006). [Il broglio, Editoriale Diario, 2006]

  • La forbice dei risultati che diminuisce in modo regolare. Ogni ora lo schieramento di centrosinistra perde mezzo punto e quello di centrodestra lo guadagna.


A questo punto nel dvd ci si chiede quale sia l'arma del delitto,in perfetto stile noir. E si vola neli Stati Uniti a intervistare Clinton Curtis, esperto di sistemi informatici ed ex repubblicano che ha denunciato i brogli avvenuti nel suo paese nel 2001 proprio grazie a un software a lui commissionato. Gli ci vuole meno di un'ora per ideare un sistema informatico che dia le schede bianche tutte ad uno schieramento lasciando la percentuale di queste tra l'1 e il 2%. Et voilà: abbiamo tutto ciò che hanno previsto in modo "erroneo" gli exit-poll. Perchè allora il centrodestra ha perso le elezioni? Qui si apre lo scenario imprevisto, i DS che invitano a presidiare i seggi e che mandano a Caserta il rappresentante regionale, l'arresto di Provenzano il giorno seguente che non ha lasciato spazio a nessuna manovra e quello che Gola profonda definisce il fiuto infallibile tipico dei democristiani, Pisanu ha fiutato il declino avvenuto di Berlusconi e l'ha mollato al suo destino.

Ma non ci si limita al presente, si dà un'occhiata anche al passato e più precisamente agli antecendenti "illustri" di queste stranezze, dal Gattopardo, con la consultazione elettorale riguardo al passaggio da Monarchia a Repubblica, alla strage di Portella della Ginestra, 1 maggio 1947, durante la quale un gruppo di persone si trovano a festeggiare la vittoria alle elezioni dell'Assemblea regionale del Blocco del Popolo e a manifestare contro il latifondismo. Salvatore Giuliano e i suoi uomini sono sempre stati identificati come gli esecutori dell'eccidio in cui morirono 11 persone. Non furono però mai chiariti i fatti perchè il bandito fu ucciso dal suo luogotenente Pisciotta che a sua volta venne avvelenato in carcere con la stricnina. Cremagnani e Deaglio partono da Salvatore Giuliano e arrivano a un giornalista americano vicino al bandito: Michael Stern che possiede un museo sulla II Guerra Mondiale allestito in una portaerei e che parla dell'Italia del dopoguerra e dell'Italia attuale che lo vede testimone dei tentativi della Cdl di portare investimenti americani in Italia.


Il dvd è ben costruito, invoglia a estendere la visuale e non annoia mai. Schede e numeri, tutti rigorosamente autentici, si trovano negli extra del dvd per una più rapida consultazione e per una più agevole visione del docu-fiction. E' possibile acquistarlo online direttamente dal sito ufficiale.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 6 commenti

 
 
utente
Dudoski
  • indirizzo IP 83.103.92.98
  • data e ora Lunedì 09 Luglio 2007 [10:52]
  • commento Quando c'era Silvio e Gli imbroglioni, che continua l'indagine iniziata con questo documentario. Te li consiglio vivamente entrambi.
 
 
 
 
Pagine: 1 2
 
 
 
 
 
 
 
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