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Info

Incontri ravvicinati del terzo tipo

di Steven Spielberg

 
    Dati
  • Titolo originale: Colose encounters of the third kind
  • Soggetto: Steven Spielberg
  • Sceneggiatura: Steven Spielberg
  • Genere: Fantastico - Catastrofico
  • Durata: 136'
  • Visto in: DVD
  • Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
  • Formato video: 16:9
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 1977
  • Produzione:
  • Distribuzione: Columbia Tristar
  • Anno di uscita in homevideo:
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese
  • Contenuti speciali:
  • Standard:
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Extraterrestre, portalo via!

di Francesca Caraceni

Uno ha sempre paura di bestemmiare, quando si accosta ad un "classicone" e non ci trova neanche un elemento che lo renda tale, un piccolo grande elemento che faccia di un film buono un grande film. Seconda visione, a distanza di anni, di Close Encounters: il fatto che Spielberg si senta un po' il paggetto di Kubrick è chiaro dalle battute iniziali del film, è chiaro nei rimandi a Space Odyssey, è chiaro da certi tagli d'inquadratura disseminati nei 136, interminabili minuti. E' chiaro ed irritante. Ma ci si può tranquillamente passare sopra. Il fatto che Spielberg ami trattare i suoi spettatori come una mandria di bovini premendo con gusto sul tasto emozionale, è chiaro ed altrettanto irritante. E su questo non ci si può proprio passare sopra.

Alla luce di tanta letteratura e filmografia fantascientifica, la domanda dal tono vagamente vocativo: "Spielberg, perché?" echeggia, durante i titoli di coda, imponente e luminosa proprio come una navicella spaziale, al centro del salotto. Perché, invece di costruire un film di fantascienza vagamente intelligente e critico, ci propini una favoletta che ha come protagonista un alieno anoressico ma sorridente? Perché in questo tuo capolavoro alieni ed umani comunicano come Mork e Mindy? E perché sei tanto ottimista da pensare che il satellite musicale mandato in orbita qualche anno fa sia stato recepito dalle Altre Forme di Vita e sintetizzato in un motivetto universale di cinque o sei note? Dove starebbe la politica, o la fantapolitica, in un film in cui due civili riescono a beffare allegramente esercito, servizi segreti, ufologi, santoni e pure François Truffaut? Perché ti rifiuti di usare intelligentemente la tua eccezionale bravura con la macchina da presa?

Ma che buontemponi, questi "Alieni secondo Steven Spielberg"! Rapiscono dei militari e un bambino a caso (bella scena quella dell'abduction), poi li rivomitano sulla terra qualche tempo dopo e scelgono il loro messia: il fanatico che si è costruito una montagna di fango nel salotto.

Individuato l'alter ego del regista, riposto nell'oblio l'incipit kubrickiano, iniziamo pure a cercare a mente qualcosa di non scontato in qualsiasi film di Spielberg… Non facile, eh?

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 11 commenti

 
 
utente
Francesca
  • indirizzo IP 82.57.119.86
  • data e ora Lunedì 21 Novembre 2005 [15:25]
  • commento Evidentemente lui ha capito proprio tutto della vita, con un nickname così! E in ogni caso, grazie o crepi il lupo? :)
 
 
 
 
 
utente
Sara
  • indirizzo IP 151.38.135.241
  • data e ora Mercoledì 23 Novembre 2005 [10:27]
  • commento Crepi il lupo: mai!
 
 
 
 
 
utente
Elwood
  • indirizzo IP 87.6.22.86
  • data e ora Lunedì 26 Dicembre 2005 [17:38]
  • commento Il film di Spielberg, oltre a voler andare controcorrente rispetto a tutti gli stereotipi di film sugli alieni cattivi, vuole essere una sorta di messaggio di pace e fratellanza.
 
 
 
 
 
utente
anonimo
  • indirizzo IP 212.171.128.128
  • data e ora Mercoledì 24 Gennaio 2007 [18:40]
  • commento mi ha fatto schifo
 
 
 
 
 
utente
il cico
  • indirizzo IP 213.156.52.96
  • data e ora Lunedì 02 Aprile 2007 [23:29]
  • commento credo questa sia la recensione più imbecille che abbia mai letto.perchè poi citare la mancanza di fantapolitica in un film che è introspettivo,tuttoincentratosull'incomunicabilità?e duel banale?bah
 
 
 
 
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