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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 4.5/5
  • valutazione
  • L'opera di un grande autore. Imperdibile.
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.3/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 5 lettori
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Bangkok Dangerous
  • di Danny Pang, Oxide Pang Chun
  • uscito nel 2007
  • genere Azione
  • tipo Noir
  • Sara Troilo
 
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Info

Sympathy for Mr. Vengeance

di Park Chan-wook

 
    Dati
  • Titolo originale: Boksooneum Na-eui Gut
  • Soggetto:
  • Sceneggiatura: Lee Moo-young, Lee Jong-yong, Park Ridame
  • Genere: Azione - Noir
  • Durata: 121'
  • Visto in: DVD
  • Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
  • Formato video: 16:9
     
  • Nazionalità: Corea del Sud
  • Anno: 2002
  • Produzione: Studio Box
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Anno di uscita in homevideo: 2005
  • Sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti
  • Contenuti speciali: Commento audio del regista, Making of, Storyboards del film, Effetti speciali, Trailer Originale, Cast & Credits, Galleria fotografica
  • Standard: PAL
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Un massacro

di Sara Troilo

La nostra esistenza di spettatori italiani e' quella di essere subissati di inutili produzioni statunitensi per lo piu' rivolte agli adolescenti, ma ai loro adolescenti, colme quindi di principi azzurri idioti e ragazzine che diventano adulte in un colpo grazie a ogni sorta di incantesimi, oppure di undici e tredicenni dediti al sesso sfrenato, allo spaccio, al consumo di droghe e allo sport nazionale: l'omicidio (Michael Moore docet). Anche alzando il target di eta' il panorama non varia, bastano il sequel di Miss Detective o de La rivincita delle bionde per comprendere con che razza di nulla assoluto si ha a che fare. Ogni tanto anche a noi sfortunati, nati e cresciuti con il ritmo del film nordamericano negli occhi, capita qualcosa di buono, pero', a volte infatti la buona sorte ci e' propizia e ci permette di scoprire autori di cui ignoravamo l'esistenza. La buona sorte o il Festival di Cannes, come in questo caso, che ha premiato il film di Park Chan-wook successivo a questo e cioe' Old Boy. Ed ecco comparire in alcune videoteche il DVD di Sympathy for Mr. Vengeance prima parte della trilogia sulla vendetta (Old Boy e Sympathy for Lady Vengeance, che partecipera' a Venezia 62, ne sono il completamento). La storia e' molto articolata e assai crudele, arriva dritta al parossismo e all'estremo del dolore mantenendo, pero', l'ironia che a tratti affiora dal mare di sangue che si sparge in questo strabiliante film coreano. Ryu e' un ragazzo sordomuto che ha una sorella malata a cui serve un trapianto di rene e una fidanzata sanissima e anarchica, il ragazzo lavora come operaio in una fabbrica.

All'ospedale la lista d'attesa per il rene che occorre alla sorella e' molto lunga e dall'andamento imprevedibile, Ryu a un certo punto si scoraggia e si rivolge a una banda di malavitosi che commerciano in organi con il risultato di ritrovarsi senza i 10.000 won che aveva risparmiato per l'operazione e senza un rene. Poco dopo arriva la telefonata dall'ospedale: il rene c'e' e per l'operazione occorrono quei 10.000 won. A quel punto Ryu ha perso il lavoro (licenziato per esubero) e non ha piu' un soldo, cosi', insieme alla fidanzata, rapisce la figlia di un ricco imprenditore che, in seguito al divorzio, vive per la bambina.

Questo e' il passo decisivo verso l'abisso, la scelta da non compiere, il tasto che innesca gli ingranaggi della vendetta che il regista vuole analizzare. Si tratta di una vendetta quasi automatica, effettuata come in trance, non ci sono ragionamenti alla base se non quelli tecnici che portano al compimento dei numerosi ed efferati omicidi. Non c'e' alcuna alternativa per chi ha perduto ogni cosa in un mondo in cui i sentimenti vengono dopo il bisogno primario di far del male a chi ce ne ha fatto. La vendetta assume anche il ruolo di mezzo d'espressione: la carneficina nella tana dei malavitosi e' un grido che si eleva altissimo. Ovviamente non c'e' soddisfazione, ne' riscatto, soltanto quella: la vendetta, una dea feroce che chiede sangue e quello ottiene, a litri. Il taglio del film e' netto, deciso, affonda fino al nervo dello spettatore e gli fa male, si dimostra molto coraggioso, non e' un regista esordiente, ne' una piccola produzione quella che ha per le mani, eppure non si risparmia e non risparmia chi guarda. Anche nel successivo Old Boy le circostanze sono assolutamente tragiche, la differenza e' che in quel film la storia e' circoscritta, coinvolge due famiglie e pare che abbia una fine. In Sympathy for Mr. Vengeance, invece, prende forma un vortice che risucchia nel meccanismo tutti i personaggi. A fronte di una trama piu' complessa e piu' difficile da articolare, il regista gestisce alla perfezione sia lo spessore dei personaggi, raccontati attraverso i loro gesti quotidiani (quasi nel rispetto della prospettiva di vita di Ryu che non parla e non sente) che l'andamento narrativo, in modo che tutta la storia sia chiara, tanto che, una volta finito il film, lo si puo' ricostruire applicando il potere della vendetta come fosse un coefficiente matematico.

Nei primi due film dedicati alla vendetta Park Chan-wook si attesta come grande autore, in grado di delineare un'idea studiata e precisa senza nessuna paura di spingersi troppo in la', capace anzi di spostare i confini e di utilizzare il cinema come mezzo di trasporto corazzato che demolisca le colonne d'Ercole, senza limitarsi ad oltrepassarle. Dopo di lui la strada sara' molto meno impervia per chi schifera' il manierismo e non avra' timore di dirci qualcosa che ancora non sappiamo o che abbiamo sempre visto riproposto entro i medesimi schemi. Se al termine di Sympathy for Mr. Vengeance rimarrete senza parole, tranquill*, e' tutto sotto controllo. Semplicemente non esistono formule verbali adatte, inutile cercarne, meglio trovare un angolino dove leccarsi in pace le ferite aperte e sanguinanti.

 
 
 
 
 
 
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Audio
 
  • Traccia 1: Coreano - 5.1 - Dolby Digital
  • Traccia 2: Italiano - 5.1 - Dolby Digital
 
 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 20 commenti

 
 
utente
Tino
  • commento Un film che va visto, lasciato decantare e poi ripensato.Solo così può essere apprezzato a fondo. Chan-wook si conferma.Complimenti! Dico 4,5 anch'io (anche se Old Boy è migliore).E 5 alla recensione.
 
 
 
 
 
utente
Fabrizio
  • commento Yawn. Rarefatto come la ionosfera. Ho bisogno della camera iperbarica ora. E delle salsicce, grazie.
 
 
 
 
 
utente
Sara
  • commento non e' che volevi commentare madagscar? :) ehi, chan-wook e' un grande, vedi di portare rispetto, ragazzo.
 
 
 
 
 
utente
Tino
  • commento Anche perchè se questo film è rarefatto quasi tutto il resto cos'è? Vuoto assoluto? :)
 
 
 
 
 
utente
Fabrizio
  • commento Anch'io sostengo che Old Boy sia decisamente meglio. Questo è radicchio bollito. Désolé Sara.
 
 
 
 
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