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Nessuna verità

Cloaca del 21 12 2008

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Cloaca

Nessuna verità. Il resto, invece...

di Antinoo

Salve, sono il film che, nelle intenzioni, doveva mostrarvi la vera faccia di uno 007 a differenza dei vari sopraciglioni fascinosi, poi evolutisi in rancidi e butterati biondastri simil "più di là che di qua". Ma, sempre e comunque, leccati da qualsiasi co-protagonista abbiano a fianco, tranne una.

E, invece, eccomi qui: ho la pretesa, parafrasando il titolo originale in inglese, Body of Lies, di scindermi in 3 per farvi vedere i tre volti della verità:


  1. quello seviziato dal sole, dai morsi dei cani e dalle ossa dei suoi compagni che, simpaticamente, esplodono accanto a Roger Ferris (Leonardo Di Caprio) che, per dare un minimo di memorabilità all'intera opera, stranamente non schianta a fine pellicola;
  2. quello francamente obeso del capo della CIA Ed Hoffman (Russell Crowe) che, in attesa di girare il sequel di quell'altro orrore de Il Gladiatore qui si traveste da Anfiteatro Flavio, detto anche Colosseo, ma che risulta somigliare più a Gianni Boncompagni, con la mania che ha di parlare al suo pupillo Ferris tramite auricolare. Il gioco dello zainetto, qui, è sostituito da "a quale dei miei figli sto pulendo il culo mentre tu lo rischi e io credo di dominare il mondo?" Figo no?
  3. quello elegantemente mellifluo, ma spietato e carico d'odio e d'onore, di Hani Salaam (Mark Strong), che pare il padrino della mezza luna stellata.


Voi vi chiederete: cosa succede durante tutto il film? Uhm, nulla. Mi limito a mandare Ferris in tour per le principali sagre del terrorismo, senza un particolare movente. Pare c'entri Al Quaeda, ma chi può dirlo? Potrebbero essere gli USA, il mio sponsor principale. Magari è segreto anche quello. Tanto, la battuta chiave è: "Voi americani non siete capaci di mantenere i segreti: siete una democrazia!". Che arguzia, eh?Niente, in pratica Ferris si fa un paio di amici e scampa ad una serie discreta di attentati, tortura un po' di concorrenti e si innamora dell'infermiera di turno, visto che in The Departed gli era riuscito così bene.

Magari è per questo che ha mantenuto la stessa identica recitazione, solo che quello era un bel film. Come? lo sceneggiatore è lo stesso di quell'altro? Ah, ecco. Bè, poteva impegnarsi un poco di più pure lui. Comunque, dicevo di Leonardo Di Caprio: è proprio bravo, ma non può mica reggere l'intera narrazione. Poi, non per dire, ma moro fa abbastanza recere. Ricorda Jovanotti e ne mantiene lo stesso spessore politico, con i suoi proclami. Che poi, con tutto quel sole non gli si dovevano schiarire i capelli? Uhm, forse è colpa di tutti i satelliti che lo seguono a distanza ravvicinata: hanno causato una mutazione genetica. Magari anche a Russell Crowe è successo lo stesso. Altrimenti non s'è capito perché è identico ad un frigobar semovente. Che altro? Uhm, mi sembra sia tutto. Anzi, no. La bella musulmana di Ferris lo vende, probabilmente per un mucchio di lenticchie, qualche paio di calze a rete e un biglietto di sola andata per la California. L'avevamo conosciuta come pia donna che si occupava di opere di carità e bisognosi, ma magari ha visto un paio di MTV Awards e voleva portarci la sorella e i nipotini. Si sa come vanno 'ste cose nell'immaginario collettivo occidentale. Ferris, invece, pensa sia stata rapita. Quindi, dopo aver tradito l'unico che non lo aveva trattato come un minipimer, si fa fare a sua volta a pezzi, mentre il suo capo ingrassa a vista d'occhio: forse spera di essere brevettato come arma di distruzione di massa, implodendo.


Vabbè, quando alla fine Ferris manda Hoffman giustamente affanculo, lui lo minaccia: "se volti le spalle a me, lo fai a tutti gli Stati Uniti". Ora, ok che sei francamente un enorme bidone di merda, doppiogiochista e guerrafondaio, ma non ti starai un attimino sopravvalutando con 'sta identificazione? Certo, il presidente americano uscente ha pure dichiarato che forse forse la guerra che ha scatenato parte della mia narrazione si basava su un errore. Del resto, anche quest'ennesima collaborazione tra papà Ridley Scott e Russell Crowe lo è. E aspettatevi la prossima, tale Nottingham, in cui ve lo improseremo in un doppio ruolo: lo sceriffo e Robin Hood. Immaginatevelo in calzamaglia. Paura eh? Alla prossima. Sicuramente.

 
 
 
 
 
 
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