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del 07 05 2005

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Proiezione pubblica de "I cento passi" a Montalto Uffugo

Riceviamo e pubblichiamo:

La notte fra l'8 e il 9 maggio 1978 fu una delle più tristi per il nostro Paese. All'alba del 9 maggio c'era già, in Via Caetani a Roma, una renault 4 rossa con il cadavere di Aldo Moro nel bagagliaio. Grande fu lo sgomento per l'uccisione del Presidente Moro, televisioni, giornali, fotografie, riportarono incessantemente quell'immagine, quella macchina col cofano aperto, quel cadavere coi capelli brizzolati semi-coperto da un telo; ad uccidere Aldo Moro sono state le "brigate rosse", e così si tagliò corto su tutte le incongruenze, i punti oscuri, le testimonianze "scomode". Questo fatto, associato a quella stella a 5 punte, catalizzò tutta l'attenzione, e pochi trovarono il tempo di far notare che a Cinisi, un paesino siciliano dimenticato da Dio vicino a Palermo, quella stessa notte, Giuseppe"Peppino"Impastato fu vittima di un infame assassinio. Peppino era nato proprio a Cinisi il 5 gennaio del '48 da una famiglia legata a filo doppio con le "cosche" locali. Era sempre stato quello che si definisce un "ribelle", uno sempre "contro", un rompiballe insomma (per qualcuno!). Fin dai tempi del liceo quando fonda il giornalino "L'idea Socialista" nel '65, Peppino rifiuta orgogliosamente e con una tenacia da lasciare senza fiato la logica mafiosa e la subalternità imposta dai "mammasantissima" delle famiglie locali. Egli comincia giovanissimo a colpire con insospettabile coraggio il "boss" Gaetano "Tano" Badalamenti e i suoi infami tirapiedi, non aveva paura lui (a 18 anni!) di quei luridi assassini, anzi non perdeva occasione per denunciare i loro sporchi traffici e delitti e le loro collusioni con la politica e le "divise". Conduce le lotte dei contadini, espropriati delle loro terre per la costruzione della terza pista di un aeroporto (quello di Palermo) che doveva servire da scalo "merci-speciali" per Badalamenti (il quale gestì l'affare); nel 1976 fonda "Radio Aut", radio libera e autofinanziata, attraverso la quale denuncia quotidianamente gli affari mafiosi, e col programma satirico "Onda Pazza" sbeffeggia in modo evidente "Tano-seduto" (così chiamava Badalamenti) e i suoi amici della finanza e dei tribunali. Quasi immediatamente il programma diventa un piccolo fenomeno, e così arrivano le prime intimidazioni, l'assassinio del padre Luigi, i giorni trascorsi nascosto in un garage per sfuggire ai killer, l'isolamento totale creato intorno a lui. Nel 1978 si candida alle elezioni amministrative per il comune di Cinisi , ma in piena campagna elettorale, la notte tra l'8 e il 9 maggio, Peppino Impastato viene legato a una rotaia della linea per Paleremo e con una carica di dinitrotoluene viene fatto saltare in aria dai "soliti noti"…Alle elezioni Peppino, primo e forse unico caso al Mondo, viene comunque eletto, anche da morto, dando così l'ennesimo schiaffo ai vigliacchi che volevano (compresa stampa, arma dei carabinieri, magistratura) far passare l'avvenimento come un incidente seguito a un tentativo di atto terroristico! C'è voluto il gran coraggio della madre di Peppino, Felicia Bartolotta, del fratello Giovanni, e di due uomini che non dimenticheremo mai: Rocco Chinnici e Giovanni Falcone, per far riaprire il caso andando contro tutto e tutti. Dopo 24 anni Gaetano "Tano" Badalamenti venne condannato all'ergastolo per esser stato riconosciuto mandante dell'omicidio di Giuseppe Impastato, e noi immaginiamo la gioia che la signora Felicia ebbe nel vedere che alla fine quel figlio che le avevano ammazzato, quel ragazzino che OSO' ribellarsi a cosa-nostra, ottenne, sia pure da morto, quello per cui aveva sempre lottato, Tano-seduto, il "grande" boss che abitava a 100 passi da casa sua, quello che disponeva della vita e della morte dei suoi concittadini, insieme ai suoi lacchè erano finiti in galera, e ci sarebbero morti! L'esempio della vita e della morte di Peppino Impastato DEVE essere divulgato, tutti, specialmente i più giovani, devono sapere chi era e cosa ha fatto Peppino, un ragazzo, da solo!!! 

SABATO 7 MAGGIO 2005, DALLE 20.00 IN PIAZZA CASTELLO, A MONTALTO UFFUGO (CS), CENA CON IL LABORATORIO + PROIEZIONE DEL FILM "I CENTO PASSI" di Marco Tullio Giordana.

 

07/05/2005                                                                                                       Laboratorio Aufugum

 

 
 
 
 
 
 
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